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associazione : SULL'ORLO DEL BARATRO
Inviato da roberto il 23/10/2010 16:14:00 (1532 letture)

MOLTA CONFUSIONE
TROPPA INDIFFERENZA



Il quadro ippico, o per meglio specificare il quadro che emerge dalle recenti dichiarazioni di esponenti della politica riguardanti il nostro settore, è a dir poco "confuso".
In due giorni si sono sovrapposte affermazioni nettamente in contrasto l'una con l'altra.
- L'On. Alberto Giorgetti dichiara, in occasione della presentazione al MIPAAF di Fieracavalli 2010, che il Governo sta lavorando per un testo unico delle scommesse e che nel bilancio UNIRE 2011 dovrebbero essere confermati i 150 milioni previsti.
- il Ministro Galan interviene sulla crisi dell'ippica con dichiarazioni che confermano la sua totale disinformazione sul settore, anzi, disinteresse è il termine più appropriato, visto che gli stessi dati inesatti riproposti giovedì scorso 14 ottobre erano già stati da lui riportati in precedenza e la loro non veridicità era stata ampiamente rimarcata da tutta la stampa tecnica.
- il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa boccia la nomina a Commissario UNIRE del dott. Claudio Zucchelli per incompatibilità con la nomina a Presidente di sezione del Consiglio di Stato ( davvero imprevedibile questa incompatibilità?), lasciando così l'UNIRE,  Ente unico di riferimento per le categorie ippiche, ancora senza Vertice e quindi nell'impossibilità di agire.
- in data 15 ottobre le agenzie di stampa riportano un emendamento proposto dagli On.li Carra in cui viene chiesta l'abolizione dell'UNIRE ( e il bilancio UNIRE 2011 di cui parlava l'On. Giorgetti?)

Analizzare un quadro di questo genere risulta difficile a molti.
Ma di sicuro noi non possiamo più sopportare inermi questo stato di incertezza in cui (volutamente?) il Ministro Galan da mesi ci sta lasciando.
Da quando ha accettato le dimissioni del Commissario Tiziano Baggio, è un eufemismo dire che il Ministro Galan non ha più fatto nulla per il settore ippico: il "nulla" in questo caso ha significato portare l'intero comparto ippico allo sbando.
Siamo ormai al 25 ottobre; l'UNIRE, pur se acefalo, ha continuato la sua strada, ma ormai è giunto al capolinea: tutto quello che si poteva fare in tali condizioni è stato fatto, ma la mancanza di chi ha il potere di firma sta facendo si che poco si possa concludere.
E questo il Ministro lo sa bene!!!
La situazione sta diventando gravissima.
Il Ministro Galan si rende conto delle difficoltà in cui ha messo, con il suo operato, il settore?
Si rende conto che la sua indifferenza ha portato il comparto ippico al collasso?
Le casse dell'UNIRE sono prive di fondi ed ancora l'Ente sta aspettando che dal MIPAAF arrivi la seconda tranche dei 150 milioni previsti dalla Legge 185/2008
E' consapevole il Ministro Galan di quante migliaia di persone lavorano in questo settore e che con le loro famiglie con quel denaro devono vivere?
Ma da parte del Ministro Galan solo parole dure (e decisamente false!) nei confronti degli ippici e dell'UNIRE.
La storia dell'ippica e del "suo" Ente è nota a tutti noi ippici, ma sicuramente non al Ministro.
L'UNIRE è figlio della politica. E dalla politica è stato nell'ultimo decennio plasmato (come innumerevoli commissariamenti e cambi presidenziali dimostrano) in modo tale da essere messo in condizione di NON agire in proprio, di NON poter svolgere la sua funzione istituzionale di responsabile tecnico del settore ippico.
E' stato strutturato appositamente e intenzionalmente perché NON doveva funzionare.
E se oggi la politica non ha più gli stessi interessi nei confronti dell'Ente, quale miglior soluzione che farlo sparire?
E far sparire con esso qualunque prova di ciò che di torbido vi si potrebbe trovare?
Ma oggi l'UNIRE può funzionare e camminare con le proprie gambe, purché gli sia permesso.
Da oltre un anno è stato preparato dall'UNIRE il piano di rilancio del'ippica, costato tempo e denaro pubblico e fortemente voluto dal precedente Ministro Zaia, ma non gli è ancora stato permesso di portarlo a regime.
Quando parla di ippica, il Ministro Galan esprime solo dati numerici: ci sentiamo in dovere di ricordare che l'ippica italiana da oltre un secolo porta lustro alla nostra nazione con le vittorie in tutto il mondo dei campioni "made in Italy".
Non possiamo più accettare di essere relegati a semplici "numeri".
Non possiamo più accettare l'inerzia e le contraddizioni della politica.
Non possiamo più accettare le maleparole di chi è in realtà causa dell'attuale drammatica situazione del settore.
E' giunto il momento che l'ippica riprenda il "suo" cammino, assieme al "suo" Ente di riferimento, l'UNIRE, messo in grado di riacquistare la sua funzione istituzionale di Ente tecnico responsabile del settore, staccato da tutte quelle interferenze politiche che negli anni ne hanno stravolto i contenuti.
E gli operatori ippici sono pronti a lottare per ottenere questo, perché solo questo può far sperare in un futuro più roseo.

Il Presidente Enrico Dall'Olio
I Vicepresidenti Sabina Breccia   Matteo Di Meo               

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