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associazione : QUALE LOGICA HA SEGUITO LA POLITICA ?
Inviato da roberto il 13/6/2010 20:23:00 (1211 letture)

QUALE LOGICA HA SEGUITO LA POLITICA ?



"Incredibile" è l'aggettivo giusto per descrivere quello che è successo e sta succedendo nell'ippica, tra coloro che tengono, nostro malgrado, in mano i fili per muoverla.
Ippica controllata dal MIPAAF, e al MIPAAF due Ministri si succedono, Ministri della stessa coalizione di Governo.
Seguendo la logica, tutto perfetto, le linee guida non possono che essere consequenziali, eppure....
Il primo Ministro, Luca Zaia, pone le basi per il rilancio dell'ippica.
Dopo 2 anni il suo "Piano Industriale di rilancio dell'ippica" prende forma e per attuarlo si concerta la nomina a Commissario di Tiziano Baggio, manager veneto, uomo "non" politico, proveniente dal settore privato, dove ha brillantemente saputo risollevare aziende economicamente in crisi.
Ben presto conquista la fiducia delle categorie ippiche: schivo di parole inutili, arriva subito al fulcro delle questioni;in due mesi ripercorre 10 anni di ippica, "scopre" (nel senso letterale di "portare alla luce") le cause della sua crisi, ne mette in risalto le responsabilità (incredibili i "vantaggi" dati ai concessionari del gioco, SNAI in testa, a discapito del settore).
Ma quando arriva il momento dei fatti, ecco, arriva il cambio al vertice del MIPAAF.
E nominato Ministro è proprio l'"antagonista" di Luca Zaia, il dott. Giancarlo Galan, colui che giocoforza ha dovuto rinunciare alla Presidenza della Regione Veneto a favore di Zaia.
Il timore che qualcosa potesse cambiare in questo ancora debole equilibrio che si stava creando grazie al Commissario Baggio e che si potessero vanificare tutti gli sforzi fino a quel momento fatti è stato ben presto confermato: la stessa stampa (tecnica e non), non ha mai nascosto ai lettori la  volontà del Ministro Galan, confermata in più di una occasione da più o meno palesi dichiarazioni, di "eliminare" tutti gli "uomini" che il suo predecessore aveva voluto alle guida di enti a lui referenti.
E l'ippica non ha potuto sottrarsi alle conseguenze di questo scambio di ruoli.
Tiziano Baggio (da noi sostenuto e difeso, ieri e oggi) è stato "costretto" a rimettere le dimissioni: non ha potuto, per dignità del suo ruolo di manager dell'ippica e per dignità dell'ippica stessa, che lui aveva ben compreso essere stata depauperata dalla politica e anche da alcuni suoi stessi uomini di "quella politica" complici, non ha potuto, ripetiamo, accettare di firmare un bilancio nei termini perentori impostigli dal Ministro Galan, consapevole che quella firma avrebbe scritto la parola "fine" alla storia dell'ippica.
E come da copione, le dimissioni sono accettate, senza esitazione alcuna, dal Ministro Galan!
Per noi ippici, un solo risultato: dopo due anni di attesa, si ricomincia da zero!!!
E un unica certezza: ancora una volta, la politica, per voce del Ministro Galan, sta incolpando gli ippici della crisi del settore!!!
Non possiamo restare inerti di fronte a questo ennesimo sopruso; l'ippica non può essere ridotta ad una semplice scelta tra le due opzioni "mi piace" o "non mi piace"!
L'ippica rappresenta numericamente 50.000 persone solo tra gli operatori attivi e non è accettabile che un Ministro si permetta di "denigrare" un settore, descrivendolo come "sciupasoldi" e relegandolo a comparto di scarsa rilevanza per l'interesse del paese, che dovrebbe invece tutelare e difendere, in virtù di quell'impegno che, accettando l'incarico di Ministro, ha preso di fronte a tutti.

La logica che muove la politica è sicuramente poco comprensibile per chi la osserva dall'esterno, ma sicuramente risulta incomprensibile, anche per i più ferrati in materia, quella logica che ha portato a nominare successore di un Ministro, un uomo che nell'attualità di quel momento altro non poteva esprimere che astio e rancore personale nei confronti del suo predecessore, tanto da farne dipendere tutte le sue azioni e decisioni, senza preoccuparsi se questo arrecava danni a terzi incolpevoli.

 

Il Presidente Enrico Dall’olio

I Vice Presidenti Sabina Breccia, Matteo Di Meo

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