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associazione :  Ippica ieri oggi domani
Inviato da roberto il 3/5/2010 15:18:00 (1103 letture)

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Da un mese è nato il Coordinamento delle Categorie professionali dell'ippica fortemente voluto da tutti gli operatori professionisti di trotto e galoppo a conferma dell'unità di intenti e di azioni in questo momento estremamente critico e incerto per il futuro del nostro settore.
Oltre alle problematiche che quotidianamente possono sorgere, il Coordinamento si è posto alcune priorità:
-  piano di riforma della Cassa di Previdenza e Assistenza, necessaria in un ottica di riassetto e riduzione del comparto ippico, per permettere agli operatori di guardare più serenamente al futuro;
- attuazione del piano di rilancio dell'ippica, che aprirebbe uno spiraglio di luce in questo nostro "mondo" oggi molto buio;
- regolarità dei pagamenti (premi al traguardo e indennità tris), necessità inderogabile per il proseguimento dell'attività di tutti noi operatori.

Questo il quadro generale della situazione, ora entriamo nel particolare.

Il Coordinamento (e l' AGIT al suo interno) si è riunito e si sta muovendo affinchè queste priorità vengano rispettate.

Notevole preoccupazione è stata manifestata per la situazione di stallo in cui versa il piano di riforma della Cassa di Previdenza e Assistenza, vuoi per cavilli legali, vuoi per la volontà contraria di pochi.
Nonostante le ripetute assicurazioni da parte dei vertici dell'UNIRE, a tutt'oggi nulla di definitivo è ancora stato concluso.
E questo non è un bel segnale!
Da parte nostra non ci sono, né ci saranno mediazioni: la riforma della Cassa di Previdenza è necessaria, e in caso della sua mancata attuazione, inevitabile sarà una nostra reazione.

Riguardo al futuro dell'ippica, buona, anzi buonissima, l'impressione generale scaturita dalle parole del Commissario Tiziano Baggio durante la conferenza stampa del 22 aprile pv, riportate da tutta la stampa tecnica e non.
Qualcuno ha detto:"Se mi avessero chiesto di esporre le problematiche dell'ippica e le sue possibili soluzioni, non avrei usato parole diverse".
Un vero plauso, quindi, da tutti noi a Tiziano Baggio.
Possiamo finalmente dire che oggi c'è qualcuno che a preso a mano (e "a cuore"?) questa ippica, che ne ha visto i lati negativi e che all'ippica vuole restituire l'immagine che si merita?
Ma attenzione (consiglio da amico...!), incrociamo le dita: esperienza insegna che nel "nostro mondo" dare tutto per scontato non si può e il timore che interessi potenti e contrari possano tarpare le ali anche ad un esperto e deciso manager come Tiziano Baggio non si può escludere.
Di sicuro,se si proseguirà in questa direzione, non troverà ostacoli da parte nostra.

Se le parole del Commissario ci hanno fatto tornare un pallido sorriso, ciliegina sulla torta è arrivato il servizio di REPORT RAI 3 sull'ippica.
Molto esplicito, molto chiaro, ma soprattutto molto vero!!!
Un grazie sincero a Milena Gabanelli e Luca Chianca, grazie perché, oltre a esporre quello che da anni noi denunciamo come vere cause del degrado e della crisi dell'ippica, ha mostrato all'opinione pubblica il "lato oscuro e nascosto" del nostro settore (fino ad oggi pochissimi avevano osato farlo), puntando il dito sui veri colpevoli.

E dei nostri rapporti con l'UNIRE?
Si è parlato molto, e vanamente, fino a ieri con i suoi vertici.
Bisogna ammettere che oggi la situazione è un po’ cambiata.
Sembra (sbilanciarsi non va mai bene, visti i precedenti!) che la politica del dialogo costruttivo sia oggi quella perseguita dall'UNIRE, nel particolare, dal Segretario Generale, Riccardo Acciai.
Nota dolente: i pagamenti.
I premi al traguardo si sono ormai standardizzati: 45/50 giorni successivi al mese interessato.
Fu un accordo preso subito dopo i giorni tumultuosi dello sciopero 2008.
"Mancanza di liquidità dell'Ente" si disse. Va bene, accettammo, ma che non diventi la regola: se e quando si potrà, bisogna tornare al "regime" precedente dei 15 giorni successivi al mese interessato.
Indennità Tris: qui il "dolore" diventa più acuto!
Dopo 3 mesi di silenzi e incomprensioni, voci soffocate che davano colpe ad uno o ad altri, si è arrivati a capire perché ancora ad aprile non erano state pagate le indennità Tris di novembre.
All'UNIRE è stato cambiato il programma. Molto più nuovo. più preciso e più sicuro. Ma, e qui nasce il problema, trasportando i dati dal vecchio sistema a quello nuovo, si è venuto a creare un enorme "pentolone", dove si sono mescolati tutti i dati.
Problema trovato, problema risolto? Così almeno è quello che si spera!
Collaborazione per arrivare ad un risultato ottimale? Quanta più se ne può dare.
Ma credo sia necessario ricordare a queste persone che stanno lavorando per risolvere il "problema dati", che per noi operatori questi soldi che stiamo aspettando ormai da 4 mesi, rappresentano il nostro stipendio e di conseguenza il nostro sostentamento.
Se loro dovessero ancora oggi ricevere lo stipendio di novembre, servirebbe da incentivo per accelerare il ripristino corretto del sistema?
Lasciamo libera la risposta!!!
                    

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