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 : L'analisi della salita delle scommesse dal 2000 al 2003
Inviato da unagt il 11/10/2004 20:53:43 (551 letture)

Il popolare "ballardo" esce alla scoperto e vuole dire la sua sulla situazione contingente dell'ippica.


Articolo pubblicato sul quotidiano Libero del 08.10.04

Analisi della salita delle scommesse dal 2000 al 2003

IPP.+ A.I. SC.2000--------SC.2003-----DIFFERENZA
1.977.772.868,14 / 2.307.777.457,00 /330.004.588,86 / +16,69%

TRIS 2000---- ------TRIS 2003---DIFFERENZA
462.433.664,21 / 601.007.175,50 / 138.573.511,29 / +29,97%

Il nostro settore è ancora sicuramente e, fortunatamente, ottimizzabile. Asserire però che vive d’assistenzialismo (Lo sportsman 11.9.04) costituisce come dimostrano i numeri sopra riportati un’affermazione inaccettabile e contraria al vero, diretta per inesplorabili ragioni a screditare un settore altamente produttivo, e che quindi rispediamo al dott. Panzironi. Il montepremi, invariato dal 1999, deve essere ottimizzato aumentandolo in percentuale all’incremento delle scommesse. Altro che vivere di assistenza. Noi si, le Categorie, tutte indistintamente, abbiamo lavorato per tutelarlo e i numeri ci danno ragione, nonostante la mancanza di competenze tecniche e le discrasie politico - amministrative di un Unire sempre più virtuale. Il taglio sulla nostra pelle previsto dalla legge 200/03 lo abbiamo accettato a malincuore solo perché avrebbe dovuto garantire il mantenimento del montepremi. Quei soldi erano nostri per legge (D. Lvo. 20.04.1999 art. 5 e D.P.R. 169/98 art. 12). Ci dimostri qualcuno il come e il perché fideiussioni dei minimi garantiti prese per buone al momento del rilascio della concessione, non sarebbero risultate più valide al momento di pagare. E se anche ciò corrispondesse al vero, perché dovrebbero pagare solo gli ippici per uno sbaglio dello Stato. Noi, le Categorie, siamo stufi di sacrifici per colpe non nostre. I nostri sacrifici li viviamo quotidiniamente per 14 ore al giorno. Anziché togliere soldi ai siciliani, per ridistribuirli ingiustamente ad altri, che si inizi con l’ottimizzare le spese per la vigilanza, disciplina e controllo tecnico delle corse, salite, come risulta dalle relative voci di bilancio, a 15.000.000 di euro nel 2003 rispetto ai 8.779.787.00 euro del 2002, con gli effetti tragico-comici cui quotidiniamente assistiamo. Ed a proposito di ottimizzazione, sarebbe certo più opportuno ottimizzare il lavoro dei propri funzionari, e verificare se per caso qualcuno di loro vada in giro preoccupandosi più di vendite che di ippica.
Nei feriali sono presenti negli ippodromi più funzionari che spettatori. E’ necessaria maggiore competenza, corsi di aggiornamento (il problema, all’Unire, sarà trovare gli insegnanti), non aumentare il numero dei funzionari. Al trotto, ce n’erano troppi anche prima dell’ultimo corso del 2002.

Presidente Unagt Emilia - Romagna: Vittorio Ballardini

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