Stati generali, terzo giorno di audizioni. Sfilano le società degli ippodromi e i giudici.
Ora ne è convinto anche il ministro: per rilanciare l’ippica c’è bisogno innanzitutto di riformare tutto il sistema recuperando in primo luogo “garanzie di trasparenza e di correttezza delle competizioni, a tutela degli appassionati, dei cavalli, degli operatori e dell’intero mondo dell’ippica”.
Per noi, come per tutti quelli che hanno da sempre avuto a cuore l’ippica, non sono concetti nuovi. Tutt’altro. E’ proprio da qui, abbiamo sostenuto mille volte, che bisogna ripartire. E ci fa piacere che Zaia punti il dito proprio su questo perché rappresenta un ottimo inizio.
Non ci si può lamentare se l’attenzione del pubblico è attratta dalle altre scommesse o se quella dei media si concentra sugli sport più popolari. Siamo noi che dobbiamo coinvolgere pubblico e stampa e non aspettare sempre che siano gli altri a fare un passo in avanti. E’ l’ippica che deve proporre uno spettacolo accattivante e di qualità evitando di conquistare le prime pagine sempre e solo con notizie di cronaca nera.
Stati generali, terzo giorno. Continuano a sfilare davanti alla commissione romana i protagonisti dell’ippica tra critiche, suggerimenti e ricette personali. Oggi è toccato ai rappresentanti delle società che gestiscono gli ippodromi, ai dirigenti Unire, ai rappresentanti dei giudici e dei commissari sportivi e ai presidenti degli enti regionali di sviluppo ippico.
Dall’audizione odierna sono emerse diverse proposte sugli ippodromi: la possibilità di consolidare le risorse straordinarie messe a disposizione del parlamento oppure di utilizzare la copertura fornita da questo finanziamento proprio per avviare la riqualificazione della rete dei campi di gara attraverso una loro accurata selezione.