Il ministro diventa gentleman driver e prepara un piano industriale e un libro bianco

On. Luca Zaia
Un piano industriale per dare un nuovo volto all’ippica e un libro bianco per raccogliere il contenuto degli incontri e delle audizioni attualmente in corso. Nei piani del ministro Luca Zaia il futuro ha già una sua precisa strada da seguire. Ma sono soprattutto le salite a preoccupare la gente dell’ippica. Zaia ha dichiarato che ci sarà bisogno di fare sacrifici e chi di sacrifici ne ha fatti fin troppi, giustamente si preoccupa. Preoccupano i bilanci perennemente in rosso, i segni meno che campeggiano da mesi nei resoconti sulle scommesse. Preoccupa l’inefficienza dell’Unire, così come le decisioni che fanno cassa seguendo solo gli interessi di pochi.
Di positivo, invece, c’è l’energia di un ministro pronto a spendersi in prima persona per il rilancio del settore. Come farà il 31 gennaio prossimo quando, grazie alla licenza ad honorem che gli è stata concessa su proposta di Cesare Meli, presidente Federnat, vestirà i panni del gentleman driver per correre in una gara tutta da vedere e che di sicuro non si farà dimenticare. L’ippica ha bisogno di un rilancio che prenda forza anche dalla spinta mediatica. E se non bastano le iniziative, rare a dire la verità, dell’Unire, ci pensa il ministro a fare notizia accendendo i fari di tv e giornali sul settore.
Zaia ritiene fondamentale l’apporto di stampa e tv per accompagnare il rilancio. Il piano industriale è necessario, ma deve essere affiancato da un adeguato sostegno che può arrivare solo dal ritorno mediatico. “Altrimenti – ha dichiaro il ministro – rischiamo di restare isolati”.
Da più parti ci si lamenta del poco riscontro che l’ippica ha sulla stampa. Della poca attenzione che viene rivolta al settore se si escludono i casi di cronaca nera. Tutto vero. Ma è anche vero che è l’ippica stessa ad allontanare sempre di più i suoi sostenitori e, di conseguenza, la stampa. Lo raccontano le scommesse perennemente in calo, lo testimonia il degrado di certi ambienti.
Zaia lo ha capito e scalda i motori del sistema pronto a farlo ripartire.
Si spera solo che, a proposito di isolamento, non si ritrovi solo, alla guida di una barca che per non affondare ha bisogno dell’aiuto di tutti.