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Unagt : Tg Comitato 02.11. 08 - l’ippica fanalino di coda degli incassi sui giochi
Inviato da roberto il 2/12/2008 22:49:00 (827 letture)

RINNOVARSI O MORIRE.



Il giro d’affari legato al mercato del gioco, in Italia, è uno dei più fiorenti al mondo: per il 2009 si stima infatti che gli introiti raggiungeranno i 50 miliardi di euro. E' quanto rende noto l'Eurispes che, in una nota pubblicata oggi, mostra come l’industria del gioco si posizioni al terzo posto, dopo Eni e Fiat, in termini di fatturato prodotto. È di quasi 39 miliardi di euro, infatti, il giro d’affari complessivo del mercato dei giochi italiano per i primi dieci mesi del 2008: più del doppio rispetto al 2003, anno in cui l’incasso è stato di oltre 15 miliardi di euro.Basti pensare che a farla da padrone tra gli incassi dei principali giochi sono soprattutto gli apparecchi da intrattenimento, le NewSlot appunto, per le quali il totale delle entrate è cresciuto di quasi 47 volte dal 2003 ad oggi, passando da 367 a 17.282 milioni di euro e che rappresentano, da sole, circa il 45% delle entrate complessive del totale dei giochi, seguiti, sempre nel 2008, dalle lotterie (7.611 milioni di euro) e dal lotto (5.348 milioni di euro).

Domani pomeriggio all’Unire incontro delle categorie convocate da Acciai, per un confronto sui criteri generali per l’articolazione del calendario nazionale 2009. Non volendo perdere tempo in chiacchiere, l’Unagt presenterà insieme ad altre categorie, il prospetto che riportiamo:

CRITERI  GENERALI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE GIORNATE DI CORSE  E DEL CALENDARIO NAZIONALE 2009.

1)  Le categorie considerano come punto irrinunciabile l’eliminazione del gioco sulle corse estere ad eccezione dei grandi eventi internazionali. 
2)  
E’ fondamentale, per programmare il calendario del 2009, l’analisi e la valutazione del numero dei campi giornalieri che sono necessari per ottimizzare il gioco. I calendari 2007-2008 presentano, salvo qualche eccezione, una media di 7 campi al giorno dal lunedì al giovedì, di 8  il venerdì e di 9-12  il sabato e la domenica.  A grandi linee, escluse le differenziate, è 56 il numero dei campi alla settimana, si ha un totale  di  2900 giornate di corse all’anno, per un numero di 23.000 corse.
3) Deve essere ottimizzata anche la distribuzione delle giornate di corse sul territorio nazionale, impiegando in contemporanea campi del nord, del centro e del sud.

4)   
La concentrazione estiva va ridimensionata, con una più omogenea distribuzione delle corse nell’arco dell’anno si favorirebbero le categorie ippiche e ne trarrebbe vantaggio la raccolta delle scommesse.
5)   Le categorie ippiche esigono che entro il 15 dicembre c.m. L’Unire comunichi l’entità del montepremi per il prossimo anno, calcolato senza l’introito delle slot- machine

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