Unire sull’orlo della bancarotta: i conti erano sbagliati, in cassa non c’è un euro.
In attesa delle decisioni del CdA dell’Unire che si prolungherà fino a domani venerdì 28, dalla riunione di ieri del Comitato di Crisi con Acciai sono emerse alcune delucidazioni, riguardo i bilanci, assolutamente sconcertanti.
Il Segretario ha detto a chiare note che la situazione economica dell’Ente non avrebbe permesso di poter disputare le corse di dicembre, questo, unito alle scommesse che sono sempre più in profondo rosso, fa sì che i 25 milioni di euro riescano solamente a permettere di svolgere l’attività ippica fino alla fine dell’anno.
Alla magnanimità del Consiglio la decisione di far recuperare, forse, alcune giornate di corse anti-affollamento. Domani si saprà se, quando, dove e quante.
A luglio c’e stato un doloroso assestamento del montepremi fino a fine anno del meno 30% che ha portato gli operatori alla fame, ora scopriamo che i conti erano sbagliati, in cassa non c’è un euro, meno male per l’Unire che c’è stato lo sciopero di un mese che ha evitato all’Ente la bancarotta. Per gli ippici cosa è cambiato? Sono stati fermi il mese di ottobre per la loro giustificatissima iniziativa, lo sarebbero stati in dicembre per iniziativa di chi deve promuovere, incrementare e organizzare il settore.
Anche se non è nell’ordine del giorno, siamo solo alla fine di novembre, vorremmo leggere domani qualcosa su come il Consiglio di Amministrazione pensa di organizzarsi ed organizzare la nostra vita e la nostra attività nel 2009.
Le categorie non sono disposte a pagare ancora sulla propria pelle gli errori ed i misfatti dei responsabili di questo sfascio.
Si vigilerà e si pretenderà chiarezza, trasparenza, organizzazione e regole per non vanificare l’opportunità di rinascita e di rilancio che la legge, per la quale si è tanto lottato, ci ha dato.