Manifestazioni spontanee da nord a sud, cancellati 11 gran premi in 12 giorni.

Le parole del sottosegretario Gianni Letta hanno raggiunto il popolo dell’ippica ma senza convincerlo. I venti di guerra che si sono levati dopo la notizia di un ulteriore ribasso del montepremi non tendono a placarsi tanto che in tutta Italia, da Nord a Sud, è tutto un fiorire di proteste, spontanee quanto clamorose. E’ il caso dei blocchi autostradali che hanno creato file chilometriche sull’A14 all’altezza di Cesena e di Loreto. O di Napoli, dove un centinaio di operatori hanno bloccato per circa un’ora lo svincolo di Agnano della tangenziale, proprio nei pressi dell’ippodromo. Non sono mancati gli incidenti. Alle azioni di protesta sulle strade scaturite dalla rabbia degli operatori fa eco lo stop alle corse che in 12 giorni ha cancellato 11 gran premi.
Intanto è stata programmata a Palermo per martedì prossimo una manifestazione in Piazza Politeama con 20 Cavalli e van mentre il C.d A. Unire si è riunito oggi, dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi.
Constatato il trend negativo delle entrate, si auspica un reperimento di risorse finanziarie da parte del Governo per superare il difficilissimo momento del settore ma ieri a Roma il messaggio in questo senso è stato chiaro: non c’è disponibilità.
Nel frattempo, come se non bastasse, è stato nominato Segretario Generale dell’Unire Riccardo Acciai, già Direttore Generale Area Amministrativa: evidentemente i “meriti” hanno ottenuto la giusta ricompensa. Acciai è anche segretario facente funzioni in sostituzione di Melzi D’Eril.
G.R.