Tremila manifestanti a Roma. Per la prima volta trotto e galoppo uniti contro la crisi.

La prima, importante battaglia è stata vinta: trotto e galoppo insieme, evento storico, contro una crisi che sta affondando il sistema. Adesso bisogna affrontare la guerra.
Sì, perché dopo le risposte arrivate dal ministero altro non si può fare se non dichiarare guerra aperta sperando che l’unione delle due anime dell’ippica riesca dove tanti anni di sacrifici e lotte, da separati in casa, hanno in parte fallito.
Allevatori, proprietari, guidatori, allenatori, fantini e artieri hanno manifestato a Roma armati di slogan e striscioni. “Alemanno sei stato il nostro danno”, “ma i cavalli che fine faranno?”, “50.000 famiglie rischiano la fame”, “l’ippica pretende rispetto” e “Snai ci hai traditi”.
All’incontro con il ministro Luca Zaia erano presenti i rappresentanti ufficiali delle categorie: Masini, Bezzera, Dall’Olio, Viani, Luciani, D’Angelo, Baldi, Minopoli, Rinaldi ed altri.
Il Presidente dell’Unagt è intervenuto attaccando il sistema di privilegi e d’incompetenza dell’Unire: “Gli ippici devono subire e mantenere una gestione scandalosa dell’Ente, 220 persone che non rispondono al telefono, che non sanno pagare i premi arretrati, tecnicamente inadeguate, la cui gestione fallimentare ha portato all’agonia dell’ippica”.
Il colloquio è stato lungo ma, come era fin troppo facile prevedere, il ministro Zaia non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione estremamente critica, ha anche dichiarato che se il settore è devastato è colpa dell’Ente ma anche di alcuni rappresentanti che, per i loro interessi, hanno contribuito al massacro.
In sintesi i punti cruciali del discorso di Zaia agli ippici:
- non esiste alcuna possibilità che l’ippica ottenga dal ministero dell’agricoltura un contributo-ponte per il salvataggio del montepremi delle corse fino al 31 dicembre;
- esiste invece la possibilità (ma a nostro avviso è solo teorica) che il ministero dell’economia e della finanza conceda un prestito-ponte all’UNIRE;
- impegno a verificare in tempi brevissimi, due giorni, se al ministero dell’agricoltura esistono i documenti ufficiali per i 50 (o 55) milioni di contributi straordinari che i ministri precedenti, Alemanno e De Castro, avevano garantito all’Unire;
- impegno ad andare avanti con la verifica dettagliata degli ultimi bilanci dell’Unire;
- impegno ad adoperarsi con il Governo e con il collega Tremonti per le modifiche legislativo-strutturali ( riduzione dei prelievi sulle scommesse ippiche);
- istituzione presso il Mipaf di un tavolo tecnico, già dalla prossima settima, al quale parteciperanno i rappresentanti di tutte le categorie ippiche (scelti dal ministro stesso) per sviluppare un progetto di rilancio e di riorganizzazione di tutto il settore.
Zaia, infine, ha esortato i rappresentanti dell’ippica a far sentire la loro voce in maniera inequivocabile a Tremonti e all’Azienda Autonoma Monopoli di Stato, cui lo Stato ha demandato il controllo totale su ogni forma di scommessa e di gioco.
La manifestazione si è poi spostata sotto la sede del ministero dell’Economia e delle Finanze dove il Comitato di Crisi è stato ricevuto dal sottosegretario Nicola Casentino, che, sentita la volontà espressa dal Comitato di crisi sul fermo ad oltranza, (preoccupato anche per il Derby), ha preparato insieme al Comitato una lettera da inviare per e-mail a Berlusconi e Tremonti per sollecitare almeno l’esborso di quanto promesso dai precedenti Ministri per tamponare l’emergenza. La risposta entro due giorni.
Nelle prime ore del pomeriggio del primo giorno di chiusura totale degli ippodromi italiani, un gruppo di manifestanti ha “invaso” l’Unire impedendo la trasmissione televisiva delle corse straniere nelle Agenzie Ippiche.
A seguito dell’incontro con il Ministro si è riunito il Comitato di Crisi. Dopo un acceso dibattito è passata all’unanimità la linea che l’Unagt aveva già espresso ieri, nell’eventualità non ci fossero state risoluzioni dal Ministro, (come si è verificato), FERMO AD OLTRANZA delle corse.
Ecco, in proposito, il comunicato diffuso.
COMUNICATO COMITATO DI CRISI
Roma 08/10/08
"Il Comitato di Crisi, rappresentativo di tutte le categorie del trotto e del galoppo, in occasione dell’odierna manifestazione che ha visto più di duemila addetti dell’ippica in piazza, è stato ricevuto dal Ministro Zaia al quale si riserva un particolare ringraziamento per la disponibilità dimostrata.
Nell’occasione il Ministro pur confermando la massima attenzione alla grave crisi del settore non è stato in grado di garantire nell’immediato quelle risorse economiche necessarie alla definizione di un montepremi almeno “decoroso” fino al termine dell’anno 2008.
Il ministro ha in ogni caso garantito un immediato confronto con il sottosegretario con delega del ministero dell’Economia on. Giorgetti per esporre tutte le possibilità di sostegno alla filiera ippica. Infine il ministro per garantire un futuro stabile all’ippica ed all’Unire, ha comunicato la costituzione di una consulta permanente presso il Ministero fortemente caratterizzata dalla presenza dei rappresentanti delle categorie di trotto e galoppo.
Il Comitato si è poi diretto al Ministero dell’Economia ed à stato ricevuto dal sottosegretario on. Casentino che, dimostrando gran capacità politica e decisionale, ascoltate le ragioni esposte, ha immediatamente condiviso la necessità di evidenziare ai massimi livelli governativi la gravità della situazione, non solo per i risvolti economici che penalizzano sia il settore ippico che l’erario, ma soprattutto per il gravissimo danno d’immagine per il nostro Paese causato dalla mancata effettuazione delle più importanti gare a carattere internazionale di trotto e galoppo, nel prossimo fine settimana tra cui il derby del trotto, dove era prevista la partecipazione di famosi team stranieri.
Alla presenza di tale situazione e non avendo acquisito al momento certezze né per l’immediato né per il futuro, il Comitato di crisi dichiara l’immediata astensione dalla dichiarazione dei partenti per i prossimi 10 (dieci ) giorni.
Il Comitato, nel confermare lo stato d’agitazione, si è riconvocato per il giorno 16 p.v. per un’analisi dell’evoluzione degli eventi ed eventualmente prenderà nuove decisioni.
Nel frattempo il Comitato conferma fin d’ora la prosecuzione dell’astensione dalla dichiarazione dei partenti in mancanza di risposte concrete".