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Unagt : Tg Comitato 29.9.08 - Ippica: la crisi dalla doppia vita
Inviato da roberto il 29/9/2008 23:17:00 (1350 letture)

L'Unire: con una mano si chiedono prestiti e con l'altra si sperpera a più non posso.



Davvero non credevamo ai nostri occhi mentre leggevamo il comunicato dell’Unire emanato dopo la riunione tenutasi a Merano in occasione di quel G.Premio.Commentiamolo punto per punto.
“Nel quadro delle iniziative volte ad avvicinare ancor più i vertici dell’UNIRE agli operatori ippici si è tenuta una riunione straodinaria fuori sede del C.d.A. presso l’ippodromo Maia...”

In un momento in cui mancano i soldi per il montepremi e che gli sprechi addebbitati all’UNIRE ci hanno ridotto alla fame, il C.d.A. si sposta a Merano e vuol essere “lodato” perchè così dimostra di essere ancora più vicino alle categorie! Quello che possiamo chiedere è invece: “Quanto è costato all’ippica questo consiglio straordinario? Se i consiglieri volevano vedere il Gran Premio, non potevano pagarsi la trasferta senza gravare sull’asfittico bilancio dell’ippica? (lieti di essere smentiti, per la stima che nutriamo per alcuni di loro...)

Proseguiamo: l’Unire ha chiesto un prestito bancario di 30 milioni di euro “per venire incontro alle pressanti richieste che provengono dai vari settori degli operatori ippici”.

L’unico pressante bisogno era quello di coprire il buco di 35 milioni di euro venuti meno al montepremi. Quando è stato chiesto dalle Categorie di fare un debito con le Banche per quella cifra per tirare fino al 31 Dicembre, l’Unire rispose che non era possibile. Ora, se non per il montepremi, per chi è stato fatto il debito? Per i soliti noti? Nulla cambia, allora, la lezione non è servita a nulla? Chi pagherà il nuovo debito? Caliamo ancor più il montepremi?

Andiamo avanti nell’incubo. Al punto 2 del comunicato apprendiamo che “per la funzionalità ed il rilancio dell’Ente (omissis...) attese le carenze numeriche del personale...”
Siamo alle barzellette: che purtroppo fanno piangere, piuttosto che ridere. Oltre duecento persone che:

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non rispondono (con rare eccezioni) al telefono,
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che non sono in grado di fare i conti per pagare puntualmente i premi (al punto da dover fare contratti di collaborazione a chi è già in pensione),
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che inviano richieste di documenti mancanti dopo due, tre anni o più, durante i quali chi non è in regola corre regolarmente.

Piuttosto che parlare di rilancio, sarebbe il caso di parlare di ridimensionamento.

Al punto 3 si parla di TV ippica. E’ la cosa più pietosa che abbia messo...in onda l’Unire. Un veicolo di propaganda ed un servizio essenziale che è concepito in modo da non avere acquisito all’ippica neanche uno spettatore e da irritare gli stessi ippici, gestito con un’incapacità assoluta e al disotto del dilettantismo. Che oltretutto costa senza produrre, se non per gli altri giochi concorrenziali all’ippica...Ed in fondo il colpo del ...secolo: senza una lira per il montepremi, ridotta a chiedere i soldi con l’interesse alle banche per compiacere ancora una volta chi ci ha sfruttati e ridotti sul lastrico, l’Unire decide di partecipare (pagando) alle Fiere di Verona, del Dubai e di Parigi. E che mettiamo in mostra in quelle Fiere? Lo sfascio dell’ippica? Quale esempio positivo possiamo portare? L’unico vantaggio sarà per “i rappresentanti del fallimento dell’ippica italiana” che si faranno tre bei viaggetti gratis, in lussuosi alberghi.

Ma via, signori, salvate almeno il pudore, non gravateci di altre spese per mostrare le nostre VERGOGNE !

RIUNIONE URGENTE COMITATO DI CRISI

Oggi a Roma si riunisce il Comitato di crisi. L’incontro è necessario in previsione della manifestazione programmata per l’8 Ottobre, durante la quale il Ministro Zaia ha promesso che riceverà i membri del Comitato.Si dovrà preventivamente decidere come comportarsi qualora le risposte del Ministro alle richieste delle Categorie non siano soddisfacenti.Adesso si ha bisogno di provvedimenti che possano sbloccare la situazione di pericoloso stallo nel quale versa l’ippica. Bisogna sapere in concreto in che modo si vorranno contrarre le spese, dove saranno effettuati i tagli, in che modo si pensa di incrementare le entrate.Soprattutto si spera che l’informazione giunta al Ministro lo abbia convinto che la riforma totale dell’Unire non è più rimandabile, e che il ripristino dell’autonomia degli Enti tecnici è condizione indispensabile per una ripresa qualitativa.Una volta raggiunto l’accordo di tutte le Categorie su quanto si dovrà fare di fronte alle proposte del Ministro, sarà molto importante stavolta mantenere l’unità di intenti, senza lasciarsi lusingare da piccoli vantaggi per gli uni o per gli altri.

Questo chiede l’Unagt ai partners, questa dovrà essere la linea comune.

G.C.

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