Da ottobre. La decisione perentoria per ribellarsi al crollo del settore.

Dal primo ottobre l’Unagt non corre più.
Basta parole, promesse e discorsi-spot. Fine delle riunioni e delle “cene a tema”. In un momento di crisi come questo non c’è più posto per le mediazioni. Bisogna agire e basta, se non sono gli altri a farlo. E siccome all’Unire, naturalmente, non si muove una foglia, è l’Unagt a dichiarare guerra alla crisi.
La decisione perentoria di disertare i convegni è arrivata al termine dell’incontro che si è svolto a Bologna.
Un incontro in cui per l’ennesima volta si sono affrontati i temi caldi che hanno arroventato l’estate: i tagli al montepremi, i ritardi nei pagamenti dei premi e, più in generale, la gestione “casereccia” dell’ente.
Ecco il comunicato diffuso al termine della riunione.
“Il Consiglio Direttivo U.N.A.G.T. riunitosi a Bologna, alla presenza di numerosi allenatori e guidatori, considerato:
- il grave momento di crisi;
- il brutale taglio del montepremi che segna un -40%, determinando l’impossibilità di continuare l’attività ippica;
- viste le ancor più gravi previsioni di bilancio che ci attendono per il 2009 (-50%);
- viste le irrisolte problematiche quali il doping ed il ritardato pagamento dei premi;
DELIBERA
a) che gli accordi del 13/08/2008 sottoscritti in sede U.N.I.R.E. saranno rispettati sino alla scadenza del 30/ 09/2008;
b) dal mese di ottobre p.v. verrà proclamata l’astensione totale ad oltranza dalle corse sino alla risoluzione delle sopra esposte problematiche”
G.R.