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Unagt : Tg Comitato 16.9.08: Allenatori e guidatori vittime vere del disastro
Inviato da roberto il 16/9/2008 9:49:00 (1240 letture)

Senza i piloti gli aerei non volano, senza le guide i cavalli non corrono.



Finalmente, nel corso del Consiglio – Assemblea dell'Unagt tenutosi a Bologna lunedì 15 è venuto fuori che, a differenza delle altre componenti dell’ippica, guidatori ed allenatori  hanno da perdere tutto, in quanto l’ippica è la unica fonte di reddito.
Proprietari, allevatori,  funzionari, ecc., una volta scomparse le corse dei cavalli, hanno la loro bella professione a cui dedicarsi per sbarcare il lunario: ai proprietari degli ippodromi non sarà difficile far fruttare le loro aree per altri tipi di manifestazioni o speculazioni edilizie.
Detto questo, vediamo quali analogie ci sono con la vicenda dell’Alitalia. Anche nell’azienda di volo, varie sono le componenti: impiegati, funzionari, meccanici, magazzinieri, assistenti di volo, piloti.
La trattativa si è protratta per mesi per la crisi che attanaglia la compagnia di bandiera, sacrifici chiesti a tutti. Quando, sotto la minaccia – ricatto del fallimento, sembrava che le varie componenti dell’Alitalia fossero d’accordo e si stava per firmare un contratto – capestro, sono saltati su i piloti che hanno detto: “Amici cari, firmate tutti gli accordi che volete, ma senza i piloti, gli aerei restano a terra!”
Ora purtroppo i segnali dell’ippica sono negativi: allevatori, Unire ed ippodromi premono affinché le corse non si fermino, a qualunque condizione. Per loro, anche se il premio al traguardo diventa una sottiletta, nulla cambia, perché attingono dal gioco. I proprietari in fondo non vivono di ippica, ed allora i soli a soffrire davvero saranno allenatori e guidatori che dovranno vivere con la percentuale sui premi vinti.
A questo punto, ed è quanto emerso dalla riunione bolognese, tuttu i guidatori debbono prendere coscienza che loro sono i piloti dell'ippica. 
E siccome vivono di quella, o si reperiscono in qualche modo i soldi per un montepremi decente, o bisogna pagarne la prestazione in pista analogamente a quanto il galoppo già attua da tempo.
Il 30 Settembre scade l’accordo firmato il 13 Agosto, che i guidatori hanno rispettato nonostante l’Unire e gli Ippodromi siano venuti meno ai patti.
Da quel momento in poi, se non sarà cambiato nulla, e continuerà l’indifferenza dell’ippica, l’unica misura da prendere è quella di astenersi dalle corse, ma tutti e davvero.

"SENZA LE GUIDE I CAVALLI NON CORRONO"


Le manifestazioni di piazza sono sconsigliabili, perché l’ippica gode purtroppo di considerazione negativa. La pubblica opinione è orientata a pensare che i cavalli sono roba per i ricchi, che le corse sono tutte truccate e che è un mondo da evitare.
Ed anche di questo dobbiamo ringraziare l’Unire che in tanti anni non ha saputo applicare le regole, organizzare uno spettacolo trasparente e fare una promozione efficace, pur avendo tra le mani un animale estremamente simpatico come il cavallo…

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