
Non bastava la bufera che si è abbattuta sull’ippica, con il montepremi da straccioni, con le giornate soppresse, con i raggiri dell’UNIRE e degli Ippodromi che pur di correre (tanto incassano anche se si corre per un piatto di lenticchie..) carpiscono la buona fede dei guidatori e li costringono a firmare accordi – capestro. Ci volevano anche le pesanti minacce della camorra, che, profittando del bisogno estremo dei guidatori, ritiene ora di poterli costringere a truccare le corse.
Nei giorni scorsi due episodi hanno fatto drizzare le antenne ed hanno allertato le Forze dell’Ordine. Alcuni individui si sono presentati al mare ed hanno chiesto agli allenatori Scherillo e Panico di “fermare” i loro cavalli che partecipavano alla 4.a corsa di Pontecagnano. Al netto rifiuto dei due, li hanno picchiati di santa ragione e si sono allontanati profferendo minacce gravissime. I due sembra abbiano sporto denuncia, dopo aver ritirato i cavalli. Ciò ha provocato il logico annullamento della corsa, com’è noto e come si dovrebbe SEMPRE fare in casi del genere..
Ieri, 11 Settembre, ancora alcuni individui hanno compiuto un nuovo raid al mare: stavolta hanno preso di mira Sarnataro, e, al suo rifiuto, non solo l’hanno malmenato, ma lo hanno costretto a chiudere la scuderia e lo hanno minacciato di gravi ritorsioni se “si fosse permesso di continuare ad allenare i suoi cavalli”: insomma lo hanno “sloggiato”.
La corsa in predicato si sarebbe dovuta svolgere a Pontecagnano nel pomeriggio. Naturalmente i colleghi, saputo dell’episodio, si sono rifiutati di correre per solidarietà. Ma non solo. Anche perchè hanno capito che forse domani sarebbe toccato a loro.
In queste condizioni chi avrà il coraggio di rischiare dando i partenti?
Danneggiate quindi ancora una volta le categorie produttive, ma stavolta anche l’ippodromo Valentinia e gli altri ippodromi, perchè è prevedibile che a queste condizioni, con i guidatori accerchiati (da una parte i premi ridotti al minimo, dall’altra la spinta a truccare le corse attraverso pesanti minacce) difficilmente si potrà riprendere l’attività. Senza contare il danno per l’immagine dell’ippica. già pessima.
Che cosa accadrà ora? Nella migliore delle ipotesi dovrà attuarsi quanto già fatto per Aversa anche negli altri ippodromi, ma stavolta le Forze dell’ordine non dovranno limitarsi a controllare gli ippodromi, ma gli insediamenti al mare ed i centri di allenamento, perchè è lì che gli allenatori sono indifesi.
Aspettiamoci un periodo estremamente caldo. Ormai non è più tempo di chiacchiere. Se ora non si uniscono tutti, senza guardare ostinatamente i propri interessi, e non si fa fronte unico contro gli affossatori dell’ippica, da una parte, e la camorra dall’altra, saranno tutti responsabili della parola FINE sullo schermo una volta brillante dell’ippica.
G.R.