Da Roma nessuna garanzia.

Riunione a Roma di alcune categorie del trotto e del galoppo. Formate due commissioni, una per il trotto e una per il galoppo.
Per riprendere a correre dovranno essere ripristinate le dotazioni originarie delle corse, quelle del 2007 e poi correre sino a esaurimento del montepremi a disposizione di ogni ippodromo dopo la riduzione del meno 38% disposta dall’Unire.
Ciò significa che non si correrà più negli ultimi tre mesi dell’anno per mancanza di fondi.Quale ippodromo accetterà di tagliare il numero dei convegno a disposizione all’infuori di Cesena che può usufruire del montepremi di Bologna, che a sua volta scenderà ben sotto il meno 38%?
Che significato ha avuto fermare i partenti se l’intenzione era accettare la diminuzione del montepremi.
Di fatto si accetta la riduzione del montepremi pari a un meno 38% rispetto al 2007 dal 1 agosto 2008, per di più con la certezza di non correre negli ultimi mesi dell’anno, con conseguente calo di scommesse.
Questo modo di operare riflette il poco spessore di tutte le componenti dell’ippica.
Non c’è da meravigliarsi se il settore è allo sbando.
Spariscono 80 milioni di euro dal montepremi 2009
Fonti attendibili affermano che il ministro delle politiche agricole, Luca Zaia, avrebbe firmato la transazione di canoni tv che, di fatto sconta più di 80 milioni di euro che le agenzie ippiche debbono all’Unire per l’utilizzo del segnale tv e che vengono a mancare dal bilancio Unire.
A questo punto il montepremi 2009 dovrà essere ridotto di una pari somma. Non ci vuole la laurea per fare 194 (attuale montepremi) – 80, uguale a 114.
G.R.