Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Unagt : Tg Comitato 15.07.08: nuovo botta e risposta, tra veleni e disillusioni
Inviato da roberto il 15/7/2008 23:24:44 (861 letture)

Gragnaniello: non ho alcuna intenzione di abbandonare i vertici dell’Upt.

                 
                                                     Francesco Gragnaniello - Presidente UPT



L’avvocato Francesco Gragnaniello non ci sta e con poche, concise motivazioni si scrolla facilmente di dosso l’immagine di oppositore dell’ultim’ora che qualcuno ha cercato di confezionargli su misura.
L’operazione è spiacevole, come per chiunque si senta in pace con se stesso, convinto di aver sempre agito per il bene comune.
Ma non complicata, perché sono i numeri a parlare per lui.
E’ la realtà, purtroppo, a sostenere le sue tesi. Purtroppo perché una volta tanto vorremmo sbagliarci. Vorremmo aver fatto male i nostri conti. Vorremmo che dati e risultati fossero diversi. Significherebbe che l’ippica ce la può ancora fare e che ai suoi vertici ci sono persone migliori di quelle attuali.

Ecco la lettera con la quale il presidente, più che mai convinto di restare alla guida dell’Unione, risponde punto per punto alle disquisizioni di Guido Melzi D’Eril, l’uomo della continuità… ma solo per pochi intimi.

CARO MELZI, SEI UNA CANNONATA!

Caro Conte Guido,
non ti nascondo l’imbarazzo nel rispondere alla Tua lunga “”esternazione”” pubblicata su Trotto & Turf del 14.7.2008, che non ho trovato conforme al Tuo stile e soprattutto non conforme alla realtà della crisi attuale dell’ippica, che, al di là di mistificazioni ed autoencomi, è al limite della tragedia.

Mi meraviglia che tu abbia fatto ricorso a bugie  -perché omettere dati reali, non riconoscere lo sfascio tecnico dell’ente, fingere di ignorare l’avvio irreversibile verso il calo del montepremi, significa percorrere la via della fallacia- per replicare ad uno sfogo di una persona che aveva creduto in te: per la tua esperienza ippica, per la tua dialettica efficace le categorie ti avevano  appoggiato perché raggiungessi i più alti incarichi in sede UNIRE, dove hai fatto il Presidente, il Commissario ed attualmente occupi la posizione di segretario generale, che è ancora più “efficace” della presidenza. Lo hanno voluto fortemente perché erano convinte che avresti fatto non i “loro interessi”,  ma avresti agito secondo giustizia, senza guardare in faccia a nessuno.

I fatti hanno smentito le aspettative delle categorie e i numeri appaiono inesorabili
:

a) le scommesse sono in calo verticale (- 22.398.694,92 di euro di prelievo nel primo semestre 2008 rispetto al primo semestre 2007, con una variazione del -10,96%, e in luglio, malgrado l’avvento dei corner, il trend è rimasto inalterato)
b) i pagamenti dei premi erogati direttamente dall’UNIRE avvenivano con ritardo, ora avvengono con enorme ritardo.
c)  Le provvidenze a favore degli ippodromi sono salite da 114 milioni del 2004 a 135 nel 2007, (+13%), mentre nello stesso periodo il  montepremi è sceso da 274 a 218 milioni ( -20,43%)
d) Avevi garantito la consultazione delle categorie in materie decisive quali il doping e la giustizia sportiva: al contrario è stata data attuazione al  regolamento antidoping per i guidatori senza averlo fatto vedere a nessuno; era stato dato per pronto il nuovo regolamento antidoping per i cavalli, ma non è stata disposta la sospensione dei procedimenti disciplinari in corso in materia di doping,  in attesa della introduzione di soglie tali da consentire la distinzione fra somministrazione diretta, coda di somministrazione diretta e inquinamento ambientale, o comunque in attesa che la Commissione Scientifica potesse dare in argomento il proprio parere sui singoli casi (ai sensi dell’art. 15 commi 4 e 5 del Reg. per le sostanze proibite, che per questo non hanno bisogno di modifiche) prima della istruttoria della procura della disciplina;  

e)  non è stato riformato il processo disciplinare, né il modus operandi delle Commissioni di disciplina e delle Procure dalla disciplina;

f) E’ diminuito in continuazione il montepremi, ora è ridotto all’osso e si parla (vox populi…) di un ulteriore dimagrimento;

g) in questo ambito, le categorie non potevano e non possono aiutare l’Unire per avallare la diminuzione del montepremi delle corse ordinarie, la diminuzione del montepremi delle corse differenziate, l’erogazione di soldi alle società di corse, continuare a non far rispettare i regolamenti delle corse, personalizzati a secondo dell’ippodromo e della giuria che vi è stata nominata.

Il tutto, in una conduzione tecnico-amministrativa dell’UNIRE assolutamente deficitaria, incapace persino di pagare i premi senza ritardi abissali.

La tua descrizione dell’avvocato Gragnaniello come pazzo furioso, che inventa bugie e calunnie nei confronti dell’Ente per il solo gusto di destabilizzare, di fronte alla tua figura di un lavoratore certosino nel solo interesse dell’ippica, appare come una mistificazione vera e propria.

Caro Guido, non vado oltre: sarebbe un’offesa per la tua intelligenza.

Puoi però capire la reazione di un ippico, Presidente di una storica associazione dei proprietari, che esprime in pieno (e forse, credimi, anche con toni sin troppo pacati) la volontà della base che di fronte a una situazione di vera e propria povertà vede elargire più di 10 milioni di euro (8,4 milioni più Iva che rappresenta un costo per l’Ente) a pochi ippodromi, senza alcuna classificazione e senza alcuna valutazione meritocratica, in difetto di qualsiasi controprestazione e senza alcuna fonte contrattuale. La lettera di Panzironi del 29 marzo 2006 a Ippodromi&Città è senza protocollo e i vari accordi sulla spartizione dei fondi  non sono firmati da tutte le società di corse.

Inoltre senza voler inflazionare il conflitto di interessi la firma per Federippodromi nel Protocollo d’Intesa del 26 luglio 2005, nel quale per la prima volta comparivano le personalizzazioni agli ippodromi, è la Tua.

Questi documenti  costituiscono il “nulla” giuridico.

Ed ora, leggo su “Libero”, forse nemmeno tutti i 20 milioni che l’UNIRE avrebbe “risparmiato” (sic!), andranno a montepremi.
Ed è inutile ancora che tu cerchi di trincerarti dietro alla necessità dell’approvazione dei Ministeri competenti; credimi, tale condizione di efficacia mi è nota, ma questa non cambia la natura di una decisione la cui unica responsabilità grava sugli attuali vertici dell’UNIRE.


Era meglio per te non scomodare consorterie, organizzazioni malavitose, voti di scambio, e così via, perché si tratta di concetti scontati: c’è solo da vedere a chi dovere o potere attribuire certe condotte che non mi competono.

Invece mi sorprende che qualcuno trovi corretto e democratico “offrire un presente” da 10,5 milioni per recuperare 20 milioni di crediti.

Aggiungo solo una cosa a proposito della tua risposta, perché è indigeribile: non è da te chiedermi le dimissioni insinuando che i proprietari “attendono” con ansia elezioni democratiche. Perché questa è una bugia non degna di te: sai benissimo che i proprietari, a parte Di Stefano, non hanno mai avuto un Presidente che si è interamente votato a loro come me.

E chi spera che mi dimetta, lo fa solo perché è dalla parte di chi l’ippica se l’è mangiata e vuole spollicarsi anche l’osso senza che nessuno si opponga.


Deve dimettersi chi fallisce gli obiettivi - cercando di giustificarsi, come te, dando sempre la colpa agli altri - e chi non sa rispondere alla domanda degli operatori ippici, pur guadagnando non pochi soldi pubblici.

Il Presidente UPT
Avv. Francesco Gragnaniello"

  Pagina stampabile Invia questa notizia a un amico

I commenti sono di proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&