Partenza in sordina per le corse nei corner. Ed è sempre più crisi.

Non è andata come avremmo voluto, ma come ci aspettavamo.
Per questo l’esordio in sordina della programmazione dei due campi nei corner non ha stupito nessuno. Ma ha deluso tutti.
In pieno stile Unire, all’insegna della scarsa qualità, nove corse di cui cinque programmate ad Albenga e quattro al Garigliano, riuscite sotto l’aspetto numerico, un fallimento quanto ad omogeneità e tecnica.
Viste le premesse, come prevedibile si è registrato l’ennesimo giro a vuoto, con un movimento per le nove tris di soli 1,258 milioni di euro contro 1,422 milioni (-11.48%) della corrispondente giornata 2007 con sole due tris oppure contro 1,259 milioni delle due tris di lunedì scorso.
Di questo passo difficilmente saranno recuperati i 18 milioni di minor prelievo (154 contro i 173 del 2007) che mancavano nelle casse dell’Unire al 31 maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Inutile nascondersi dietro un dito.
"Che piaccia o no", con tutte le attenuanti possibili, se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, per la riuscita del progetto è necessaria un'impostazione tecnica diversa.
Il problema non sta nel fallimento di una giornata o in una falsa partenza che si può sempre recuperare.
Il problema è che senza un progetto trasparente (e la trasparenza può arrivare solo dalla trasparenza delle persone) all’Unire prima di tutto, subito dopo ai vertici delle categorie, non sarà possibile avviare quel piano di stabilizzazione e rilancio che tutti aspettano da tempo.

Nemmeno se la rete di raccolta delle scommesse ippiche fosse allargata non a dodicimila ma a trenta, quaranta, centomila punti di raccolta.
L’approssimazione di questa Unire e dei Monopoli sta mascherando i problemi reali che sono più gravi di come possono apparire.
In questa gestione del settore continuano a tenere banco solo i numeri e le combinazioni di numeri e tutto è lasciato al caso, alla corsa impazzita della pallina di una roulette.
E noi che stiamo ancora ad ascoltare i proclami.
E’ proprio vero: fiducia e passione sono dure a morire.
Ma ce la stanno proprio mettendo tutta per allontanare anche l’ultima speranza.

G.R.