Dall’Unire tutti i dettagli della nuova, ampliata offerta.

Da lunedì 16 giugno prenderà il via l'ampliamento dell'offerta corse nei punti vendita delle scommesse ippiche ubicati sia nei negozi ippici e sportivi sia negli esercizi commerciali.
E’ quanto reso noto oggi dall’Unire con un comunicato stampa che riporta anche le prime indicazioni di massima.Le corse offerte, in una prima fase, saranno 9 o 10. Si comincia con la Tris del “caffé” per chiudere con la tris ordinaria.
Le altre sette-otto corse, con numero di cavalli dichiarati partenti variabile tra i 10 ed i 20, saranno riversate, unitamente alle due tradizionali corse tris, nel totalizzatore che gestisce l'ippica nazionale e seguiranno, pertanto, le norme relative alle scommesse previste per le corse tris.
Non cambiano gli appuntamenti con Quartè e Quintè.
Il campo dei partenti dell'ippica nazionale sarà reso noto entro il secondo giorno antecedente lo svolgimento delle corse e sarà composto da corse che si disputeranno, di norma, su due ippodromi. L'orario di svolgimento delle corse dell'ippica nazionale sarà dalle ore 14 alle ore 19, nel periodo settembre/giugno, e dalle ore 17.30 alle ore 21.30 nel periodo delle notturne, con un intervallo di 25/30 minuti tra una corsa e l'altra.
La scommessa minima per Vincente e Accoppiata è di 1 euro, per la Tris è di 50 centesimi. L'Accoppiata si gioca in ordine.
Tutte le scommesse saranno rimborsate nel caso in cui il numero dei cavalli regolarmente partiti è inferiore a sette.
Su tutte le corse nazionali – comprese le due Tris tradizionali – si scommetterà anche nella rete delle agenzie ippiche e degli ippodromi e sull’accoppiata non in ordine, a differenza di quanto avviene oggi.
Il comunicato Unire specifica inoltre che tutte le corse su cui si punterà nei corner saranno trasmesse in diretta negli stessi punti vendita abilitati, attraverso un canale tv dedicato (canale Blu).
Tutto messo insieme un po’ alla buona. Come al solito.
Ma è pur sempre un inizio.
MA SI FA CALDO IL FRONTE “IPPODROMI”
Un problema che invece potrebbe sorgere arriva dal fronte ippodromi.
I proventi destinati alle società di corse per l’”ippica nazionale” si aggirano attualmente intorno all’8% sul gioco sul campo (contro una media del 21% sulle corse ordinarie) e allo 0,15% sul gioco esterno (contro l’1,50 delle corse ordinarie).
Ora, già gli ippodromi mal digerivano l’assegnazione delle attuali due tris giornaliere e pochi sono disposti a correre il rischio di quintuplicare tale perdita.
Nel 2006 fu sottoscritto un protocollo d’intesa con le società di corse in cui l’Unire si impegnava a ricompensare le società della perdita subita con un gettone fisso.
Quanto inteso non è mai stato disposto, quindi gli ippodromi non sono mai stati risarciti.
Ora si ripropone la stessa minestra (clicca qui): l’Unire offre, relativamente all’ippica nazionale, un’integrazione del 9,6% del gioco sul campo che sommata all’attuale 8% porta a un 17.60% totale, percentuale più che soddisfacente.
Ma questa volta se non verrà deliberato al più presto temiamo che ben poche corse verranno offerte nei corner.
Melzi intanto, in una dichiarazione rilasciata ad Agipro, esprime soddisfazione e commenta "Mi rendo conto che siamo solo all'inizio di un cammino che nella prima fase sarà comunque denso di difficoltà, l'importante però era partire per poi migliorare in corsa”.
Noi, invece, siamo di diverso avviso.
Pensiamo che partire con il piede sbagliato rappresenti comunque un handicap.
Soprattutto se c’era tutto il tempo per programmare gli interventi nei minimi dettagli, lasciando poco o nulla al caso.
Ma per fare questo occorrevano competenze ed esperienza che difficilmente riscontriamo nell’attuale dirigenza.
Ora, comunque, non resta che adeguarsi e seguire passo passo gli avvenimenti.
Soprattutto per verificare che le eventuali correzioni servano davvero a migliorare una corsa densa di ostacoli.G.R.