Incontro con la Commissione Scientifica e i vertici Unire. Sul tavolo diverse modifiche dell’attuale sistema. 
Si è svolto oggi (mercoledì) presso la sede dell’Unire, il programmato incontro tra le categorie e la Commissione Scientifica.
Alla riunione hanno anche partecipato il Presidente, il vicepresidente, il Segretario generale e i massimi dirigenti Unire.
La riunione si è svolta in un clima sereno, come gli operatori auspicavano da tempo.
I vertici Unire hanno ascoltato i suggerimenti delle categorie e in alcuni casi condiviso le motivazioni.
Sul tavolo c’erano diverse questioni ritenute dalle categorie di rilevante importanza.
In particolare si è discusso di:
- affidare le seconde analisi ad un altro laboratorio purché in Italia, certificato o in via di certificazione, (suggerimento accolto anche dai dirigenti di UnireLab);
- valutare la possibilità di introdurre soglie tali da consentire la distinzione fra “somministrazione diretta, coda di somministrazione diretta e inquinamento ambientale”
- predisporre un nuovo e più affidabile metodo per il controllo dell’abuso di bicarbonato;
- rivedere le modalità di prelievo, conservazione e trasporto dei campioni. L’attuale sistema, purtroppo, non è in grado di garantire né l’immunità da inquinamenti ambientali né la stabilità e l’integrità del campione, oltre all’anonimato.
Al termine dell’incontro il presidente dell’Unire ha sollecitato le categorie, tramite i propri esperti, ad inviare, a breve, suggerimenti e relazioni sui temi che sono stati affrontati.
Tutti gli argomenti portati all’attenzione dei vertici dell’ente saranno vagliati attentamente e contribuiranno a costruire la base di una solida riforma.
Le categorie si dicono soddisfatte di questo primo incontro ritenendolo un primo passo in avanti verso una sistematica consultazione su argomenti di vitale importanza.
I suggerimenti che arrivano dagli operatori non sono mai campati per aria, come in qualche caso possono essere le decisioni prese da chi di ippica non ha mai vissuto.
Per questo incontri del genere rivestono un’importanza strategica per il futuro del settore.
Solo coordinando e unendo le forze si può pensare, nonostante la gravissima crisi in atto, di aprire uno spiraglio verso il rilancio.G.R.