Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Unagt : Tg Comitato 10.06.08: personalizzazioni: i dissidenti rifiutano l’accordo
Inviato da roberto il 10/6/2008 23:12:52 (800 letture)

Diverse società di corse hanno disertato perfino l’incontro.

                



Si è tenuto oggi (martedì) all’Unire il programmato incontro fra gli esponenti dell'Ente e le società di corse sulla bozza di accordo quadro per la soluzione delle diverse questioni sul tappeto dopo la nota sentenza del Tar Toscana.
Le società non aderenti all'Uni e alla Federeppidromi (almeno quelle che si sono presentate, perché c’è stata ampia diserzione) non hanno sottoscritto la bozza di accordo predisposta dall'Unire.
Anche se all’interno della Federippodromi anche l’Alfea ha espresso perplessità per la sottoscrizione dell’accordo.

Non
c'è da meravigliarsi, si tratta di un esito scontato.
Non
vorremmo però che qualcuno cerchi di cavalcare la situazione per ottenere qualche vantaggio, magari effimero, ma immediato, stante l'affermata opportunità - se non necessità - di ottenere un’adesione plebiscitaria da parte dell'Unire.
Ma non si deve a nostro avviso di certo trasformare questa vicenda né in un braccio di ferro fra un'Unire arrogante, onnipotente e lontana dai propri fini istituzionali e le società, né d'altra parte in una sfilata di rappresentanti delle società stesse che vadano a fare questua dai potenti di turno.

Occorre invece prendere le mosse da questa occasione, che potrebbe essere storica, per avviare l'attuazione di principi basilari per un rilancio dell'ippica.

Non
possiamo onestamente negare che nella proposta dell'Unire vi siano spunti interessanti in questa direzione, ma altrettanto onestamente non possiamo avallare la riesumazione delle “personalizzazioni” (vera jattanza per l'ippica e discriminazione penalizzante anche per le categorie professionali ippiche).
Contribuzioni cui non corrispondono effettive prestazioni da parte dei sovvenzionati, ma soltanto una sorta di premi di posizione che vanno a somministrare denaro pubblico in difetto di qualsiasi utilità per la pubblica amministrazione, ma soprattutto sono relegati a rango di pura discrezionalità da parte degli organi dell’ente sia sul piano della configurazione giuridica del concetto di ippodromo di rilevanza nazionale, sia sul piano della quantificazione delle somme da erogare sulla base di criteri slegati da parametri, ma fondati solo sul capriccio del pubblico funzionario responsabile.

L'assistenzialismo è una falsa ricetta, né ci si può nascondere dietro inesistenti giustificazioni come il numero dei dipendenti.
Infatti, al di là dei numeri lanciati a caso dall'Unire, sembra evidente la facilità di assumere dipendenti quando poi non si pagano i contributi (tutti sanno fare gli imprenditori in questo modo).

Non
solo, ma si rompe un equilibrio proteggendo chi non è riuscito neppure a rendere abitabili i propri ippodromi, lasciando strutture fatiscenti e trovando il premio di una personalizzazione priva di motivazione.
Attendiamo che il prossimo Consiglio di Amministrazione, fissato per il 12 giugno, sia convincente nell’attuazione della legge e degli interessi dell'ippica nonché evidentemente del denaro pubblico.

SI DIMETTE IL PRESIDENTE, LA COMMISSIONE SCIENTIFICA VERSO LA SOSPENSIONE

Quando si dice “partire con il piede sbagliato”: la Commissione Scientifica Unire nominata il 4 febbraio scorso non ha fatto in tempo nemmeno a diventare esecutiva che già è sospesa.
La clamorosa novità arriva con la notizia delle dimissioni del
presidente.
E’ bene ricordare che i componenti della commissione non si sono mai riuniti se non per un breve passaggio di consegne con la vecchia commissione nei giorni scorsi.

Dunque non ancora esecutiva e ora anche sospesa.

E sì perché secondo le attuali regole dell’Unire le decisioni sono valide solo con la presenza della totalità dei membri, come successe nel 2003.

Pertanto le dimissioni del presidente rendono di fatto la Commissione scientifica non operativa fino alla prossima nomina.

E il tanto sospirato incontro, previsto per domani, tra categorie, Unire e Commissione Scientifica per un confronto sul tema del doping che fine fa a questo punto?
Lunedì
, intanto, parte la sperimentazione dei “due campi” nei corner ippici e sportivi, e oltre a tutti i problemi abbondantemente evidenziati ieri, c’è un’altra chicca.
Il canale televisivo dedicato sarà a cura di Snai.

Di conseguenza, sembra, che in mancanza di apposito decoder non sarà possibile passare il segnale nei corner.

Ci stupiamo? No.
Lasciamo la meraviglia per la prossima.

Che non tarderà ad arrivare.


CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI IN ABRUZZO, 33 DENUNCIATI

Secondo una nota Agipro, sono 33 le persone denunciate, 30 i cavalli da corsa e 12 gli immobili posti sotto sequestro nel corso dell'operazione dei Carabinieri di Avezzano, coordinata dal sostituto procuratore di Avezzano, Stefano Gallo, hanno partecipato oltre 200 militari, con l'ausilio di unità cinofile nucleo Nas di Pescara e di un elicottero di Pratica di Mare che ha portato a smantellare un'organizzazione dedita alle corse clandestine di cavalli che si svolgevano nei fine settimana, in pieno giorno, nella zona industriale di Avezzano.
I reati contestati sono corse clandestine, violenza privata e maltrattamenti di animali.

L'indagine e' partita alla fine del 2007.

Nelle corse clandestine avevano un ruolo predominante comunità di rom stanziali di Avezzano, Frosinone e Rieti.

Le corse venivano effettuate con una organizzazione perfetta: cavalli da corsa, driver, persone che raccoglievano le scommesse, vigilanza con vedette del circuito e servizio scorta.

Su tutti i cavalli, dei quali alcuni sprovvisti di microchip identificativi, sono stati effettuati i prelievi di sangue in quanto c'e' il fondato sospetto che potessero essere stati sottoposti a sostanze dopanti.

G.R.

  Pagina stampabile Invia questa notizia a un amico

I commenti sono di proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&