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Unagt : Tg Comitato 29.05.08: Personalizzazioni: in scena l’ultimo bluff
Inviato da roberto il 29/5/2008 23:59:01 (863 letture)

Cda Unire: le società di corse sono con noi. Ma non è vero niente.



Ha avuto un doppio esito l’incontro di mercoledì tra l’Unire e le società di corse sull’accordo  quadro che prevede, fra l’altro, l’elargizione discrezionale di denaro pubblico per alcuni ippodromi: le cosiddette “personalizzazioni“ ora chiamate contributi aggiuntivi.
Dalla riunione del Cda che si è tenuta oggi emerge infatti un quadro altamente rassicurante sia in fatto di adesioni che di partecipazioni.

Ma se si ascolta la voce delle società sembra proprio di parlare di un’altra partita.

Infatti, secondo molte di queste (tra le quali Albenga, Tagliacozzo, Civitanova marche, Aversa, Pontecagnano, Ravenna, Taranto, Foggia e Follonica), l’accordo in questione non sarebbe assolutamente soddisfacente, visto che parla di aiuti destinati ai soli tre più grandi ippodromi.

Ma non c’è problema, perché tanto il CdA dell’Unire è convinto di procedere a testa bassa anche senza l’unanimità. 


Ecco cosa dichiara in proposito:


Nella riunione odierna, come si legge nel comunicato stampa, è stato preso atto del lavoro svolto dal segretario e si è constatata con soddisfazione la larga adesione manifestata dalle società all’ipotesi di accordo predisposto dall’Unire ….. La formalizzazione avverrà, peraltro, nella prossima riunione del Consiglio fissata per il 12 giugno al fine di consentire ulteriori adesioni all’accordo che dovrà essere, in ogni caso, sottoposto alle valutazioni dell’Avvocatura Generale dello Stato e del Ministero vigilante……..Si è creato  così un nuovo clima costruttivo e collaborativo fra l’Ente ed i soggetti che con esso interagiscono, indispensabile per il rilancio dell’ippica italiana; il Consiglio di Amministrazione è fortemente intenzionato a proseguire su questa linea, anche in assenza della pure auspicata unanimità di tutto il comparto degli ippodromi”
.

Larga
adesione? Si, ma solo nel bluff.
Voci bene informate raccontano che i soliti professionisti allo sbando in cerca di ricollocazione, hanno telefonato ai “dissidenti” raccontando ad ognuno che altri avevano già dato il proprio consenso.

Forse qualcuno ci sarà pure cascato ma di sicuro la maggioranza no

Per fugare ogni dubbio, infatti, l’Ani ha inviato ieri all’Unire un telegramma nel quale si conferma “la totale opposizione ad ulteriori ingiustificate elargizioni di denaro pubblico a sole tre società a titolo di personalizzazioni…” .

Ora è solo questione di tempo e mentre prosegue il balletto della ricerca delle adesioni alcune società di corse si preparano ad affilare le armi nel caso in cui il CdA decida di proseguire su questa strada.

AGENZIE STORICHE RIMESSE A BANDO: LA CAMERA DICE SI

Varato alla Camera, con 209 voti a favore, uno contrario e 31 astenuti l'emendamento governativo 4.01 al decreto “salvainfrazioni” con il quale verranno rimesse a bando le concessioni delle 329 agenzie ippiche storiche e le 210 concessioni non assegnate nella gara seguita al decreto Bersani, nel 2006.
Delle 329 agenzie la maggior parte sono Snai.

E gli effetti di tale emendamento si sono fatti sentire sul titolo quotato in borsa che oggi ha perso il 3,10%.

DUE CAMPI NEI CORNER CI SIAMO. MANCANO SOLO POCHE FIRME.

Due campi nei corner: probabilmente siamo arrivati alla meta 
Il dirigente del Ministero per le Politiche Agricole ha firmato il decreto, adesso mancano ancora alcune “firmette”, ma la vicenda dovrebbe velocizzarsi.

Al di là delle autorizzazioni rimane sempre il problema tecnico, infatti il progetto  non sarà varato fino a che tutti i principali provider non saranno “allineati”.

L’entrata dei due nuovi campi rappresenta comunque un fatto molto positivo.

E lo sarebbe ancora di più se a tutto questo si affiancasse l’auspicato rilancio del settore.

Rilancio che non più non passare da una ristrutturazione globale del prodotto corsa in modo da poter competere con le altre scommesse, che in questo momento stanno andando alla grande.

Lo ripeteremo fino alla nausea: c’è bisogno di restituire credibilità all’ambiente e passione agli operatori per conquistare nuovo pubblico e frenare una volta per tutte l’emorragia di spettatori.

G.R.

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