Cambio di gestione per far fronte alla pesante situazione debitoria.

Come avevamo anticipato ieri e come oggi (mercoledì) riportano alcuni quotidiani tra cui Il Mattino, “Ippodromi e Città”, che comprendeva gli impianti di Roma Tor Di Valle, Firenze (trotto e galoppo) e di Napoli (trotto e galoppo), ha ceduto gli ippodromi a nuove società.
Per quanto riguarda Napoli e Firenze, da lunedì gli impianti sarebbero, rispettivamente, di proprietà della “Agnano ippodromi Srl” e della “Ippodromi fiorentini Srl”, mentre Roma rimane alla Sais Spa.
I motivi del cambio societario secondo i dirigenti vanno ricercati nell’opportunità di “poter svolgere un rigoroso ed efficace controllo di gestione”.
La verità, a nostro parere, va cercata invece nel forte indebitamento.
Infatti l’ammontare dei debiti esistenti al termine dell’esercizio 2006 è pari a 30,719 milioni (clicca qui) di euro di cui 11,405 milioni tributari e 1,714 verso istituti previdenziali.
Non c’è dubbio: un buon esempio di finanza creativa.
Soprattutto tenendo presente che gli enti pubblici dal 29 marzo scorso prima di effettuare il pagamento di un importo superiore a 10.000 euro devono preventivamente verificare la situazione debitoria tributaria-previdenziale del beneficiario, sospendendo i pagamenti fino a regolarizzazione.
Basterà il solito giochino all’italiana per eludere l’articolo 2560 del codice civile (che obbliga gli acquirenti di un’azienda a rispondere dei debiti del cedente se essi risultano dai libri contabili obbligatori) e sfuggire ai controlli di Equitalia?
IPPODROMI FIORENTINI: PARTITA LA GARA PER LA GESTIONE
Ieri (martedì) è scaduto il termine per la presentazione delle domande per la gestione degli ippodromi fiorentini di trotto e galoppo.Sarebbero rimaste in lizza le società Trenno, Hippogroup e Ippodromi fiorentini (a cui Ippodromi e Città ha ceduto gli impianti di Firenze).
L’apertura delle buste è prevista entro tre settimane alla presenza degli interessati.
Intanto oggi (mercoledì) si è discusso l’ennesimo ricorso al Tar presentato da Ippodromi & Città contro la validità del bando pubblicato dal Comune di Firenze.
Un consiglio al nuovo concessionario: non segua la scia della vecchia gestione che invece di far quadrare i conti preferiva percorrere le vie giudiziarie.
Anche perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
CHE FINE HA FATTO PANZIRONI?
Dov’è finito il caro amico Franco Panzironi, l’uomo della più grande riduzione di montepremi (dai 274 milioni di euro del 2004 ai 175 proposti per il 2007) che ricordi l’ippica?
Se lo chiedono in molti, specialmente dopo la nomina di Gianni Alemanno a sindaco di Roma.
Fonti attendibili lo indicano come direttore della Acea. Uno tra i maggiori operatori italiani di riferimento nei servizi di pubblica utilità, concentrato sullo sviluppo e la valorizzazione delle due attività principali: acqua ed energia.
Le Società del gruppo operano gestendo direttamente e indirettamente i servizi idrici integrati in Toscana, Lazio, Campania.
Da segnalare l’abbandono di Raffaele Marra alla guida dell’Area Galoppo.
Il fedelissimo di Alemanno dovrebbe far parte del suo entourage presso il Comune di Roma.
Altra segnalazione, scontata per i più, quella di Antonio Bonfiglio a sottosegretario per l’Agricoltura, sempre con la benedizione di Alemanno.
LUCA ZAIA MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Luca Zaia, già vicepresidente regionale leghista del Veneto, è ufficialmente il nuovo Ministro per le Politiche Agricole e Forestali.
Luca Zaia è nato il 27 marzo 1968 fa a Conegliano in provincia di Treviso.
È stato eletto, nel 1993, a 25 anni, nelle file della Lega Nord Liga Veneta come Consigliere Comunale di Godega di Sant'Urbano.
Nel 1995 è consigliere provinciale e assessore all'agricoltura.
Nel 1998 diventa presidente della Provincia di Treviso, è il presidente di provincia più giovane d'Italia.
Nel 2002 viene riconfermato presidente di una giunta monocolore.
Nel 2005 è stato nominato Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto con delega alle Politiche dell'Agricoltura e del Turismo.
Zaia, uomo serio e bossiano di ferro, sembra la persona adatta per combattere lo sperpero di denaro pubblico della politica romana.
E’ appassionato di cavalli, in particolar modo di trotto, specialità che lo ha visto protagonista all’ippodromo di Treviso, dove ha partecipato a una corsa con l’allora presidente della provincia Fabio Scocimmarro e alcuni giornalisti.
Le premesse per una buona gestione del ministero ci sono tutte.
G.R.