Se ne riparlerà a fine mese. Mente continua il declino delle scommesse ippiche.

La partenza dei due campi nei corner continua a farsi desiderare.
E con essa la tranquillità di centinaia di operatori che non riescono a far quadrare i conti.
L’annunciato via, infatti, è stato rinviato di nuovo. Questa volta di circa un mese.
Se ne riparlerà a fine maggio, se le procedure burocratiche seguiranno il normale iter prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Alle esigenze burocratiche si affiancano, poi, quelle tecniche dovute alla mancanza dell’adeguamento del software dei principali concessionari, i cui terminali non sono in grado di accettare scommesse su più eventi ippici contemporaneamente.
Secondo Trotto & Turf (clicca qui) si potrebbe partire entro fine maggio.
Speriamo. Ma sottoscriveremmo per fine giugno.
Infatti, considerato anche il totale disinteresse per i giochi ippici dei Monopoli e la scarsa capacità di reazione del settore (ancora incapace di anticipare gli eventi), sembra alquanto probabile che tutto accada secondo vecchi schemi e consolidate logiche, con tempi molto lunghi. Intanto continua il lento ma inarrestabile declino delle scommesse ippiche.
Al 30 aprile, rispetto al corrispondente periodo del 2007, nelle casse dell’ente sono entrati 15,717 milioni di euro in meno.
Una cifra che fa pensare.
Mentre continua a crescere l’ansia degli operatori che vedono sempre più a rischio l’invarianza del montepremi varato nel bilancio di previsione 2008, stabilita in base a un aumento delle scommesse.
Una cosa è certa: più si aspetta a intervenire, maggiore sarà il segno meno da affrontare.
GRAN PREMIO LOTTERIA: BIS DEGLI STRANIERI CON “FORMULE MAGICHE”
Per il secondo anno il Gran Premio Lotteria è vinto da un cavallo italiano (nel 2007 risalto per Exploit Caf) allenato da un trainer straniero, per di più residente in Francia: Fabrice Souloy.
Inoltre quest’anno tutti i cavalli qualificati per la finale erano allenati da professionisti stranieri.
Una volta dagli altri Paesi venivano in Italia per imparare i segreti di questo mestiere.
Ora è l’inverso.
Fabrice Souloy afferma di non avere nessuna formula magica: “molto lavoro sul fondo e paddock” la sua ricetta: troppo semplice, la sanno tutti.
Per alcuni esiste solo un problema di utilizzo.
In Italia la frenetica ricerca di un ritorno finanziario immediato spingerebbe a sfruttare prima del tempo i cavalli con il risultato di sacrificarne una buona parte.
Sarà, ma una capatina nel centro d’allenamento di Souloy per carpire la formula magica sarebbe necessaria.
Qualsiasi essa sia.
G.R.