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Unagt : Tg Comitato 22.04.08: Unire: bilancio virtuale, ma solo per alcuni
Inviato da roberto il 22/4/2008 23:08:03 (743 letture)

Basta con lo sfruttamento del settore. L’ippica ha bisogno di giustizia.



Il Giornale oggi titola "la sorte dell'ippica poggia su un bilancio virtuale".
Considerando che il mantenimento del montepremi a 218,2 milioni è subordinato all’aumento delle entrate dal prelievo delle scommesse e che al 15 aprile 2008 nelle casse dell’ente sono entrati 14,3 milioni in meno rispetto al corrispondente periodo 2007, l’affermazione ha un significato.

Ma solo sul piano dei numeri.

Cosa doveva fare il CdA dell’Unire?

Appostare un bilancio con montepremi a 175 milioni, prevedere di incassare decine di milioni di euro in meno dalle scommesse e dimenticare che il ritardo dei due campi e dell’apertura di corner e negozi ippici (dati per certi al 31 dicembre 2007) non dipende né dall’Ente né dagli operatori del settore?

Rinunciando così a presentare il conto al prossimo Governo e a pretendere un dovuto sostegno finanziario per questo anno di transizione, in attesa del totale ripristino e funzionalità  di una rete ippica dedicata?

Una rete che era nostra e che ci è stata espropriata, diventando terreno di conquista per tutti i tipi di scommesse. 

Inoltre è corretto precisare che in passato l'Unire, a forza di prevedere entrate maggiori delle reali, era stata costretta a  proporre un bilancio di previsione 2007 di soli 175,384 milioni, riportato poi a 218 dall’attuale gestione
E ricordare
 i 129,6 milioni di euro (soldi dell’ippica per legge), riferiti agli anni 2000-01-02, per minimi garantiti scontati da Alemanno alle agenzie ippiche con la legge 200/2003.
Purtroppo si continua ad affrontare il problema secondo vecchi schemi e vecchie logiche, favorendo la fazione amica solo per qualche “spicciolo”. 

Dimenticando unità di intenti e di forze, la sola che possa portarci fuori dalle secche, difendere i diritti delle categorie, adoperarsi per il rispetto delle regole e il mantenimento del montepremi attraverso un piano programmatico che da un lato sappia far fronte all’emergenza e dall’altro pianificare un rilancio.

La verità è che non a tutti interessa cambiare questo stato di cose: una situazione che permette di continuare a lucrare qualche “spicciolo” o qualche vantaggio senza correre troppi rischi.

Il tutto a discapito della collettività, confidando nell’impotenza degli operatori.

IL PDL CHIEDE ALLE CATEGORIE UN PIANO ANTICRISI

Alla riunione del Pdl di oggi a Roma, presso gli uffici del circolo del Buon Governo, il responsabile di Forza Italia Donato Carelli, dopo aver analizzato lo stato del settore, ha invitato i responsabili delle categorie ippiche presenti a formulare, in breve tempo, dei piani atti a superare l’attuale crisi.
Le eventuali proposte legislative che potrebbero derivare dalle richieste avanzate dalle categorie saranno avanzate dal Sen. Paolo Scarpa Bonazza e dall’on. Giuseppe Marinello, che ha presentato alle categorie presenti una bozza di proposta di legge per riformare l'Unire.
 

G.R.

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