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Unagt : Tg Comitato 4.4.08: Alemanno e la memoria pre elettorale
Inviato da roberto il 4/4/2008 22:55:55 (952 letture)

L’ex ministro ricostruisce a modo suo la gestione Unire. Ma non incanta nessuno.



Le campagne elettorali, si sa: sono un concentrato di promesse.
E la maggior parte di quello che viene detto, spesso riguarda un futuro e un passato guardati con una lente distorta.
Più o meno quello che è successo a Gianni Alemanno che oggi (venerdì) su “Trotto Sportsman”, insieme ad affermazioni condivisibili, ha dichiarato riferendosi all’Unire: “Dopo un’attenta analisi delle problematiche decidemmo di varare la legge 200/2003 per sanare le criticità economico-finanziarie e iniziammo, quindi, un’azione  di riorganizzazione dell’ente tendente a riportare la gestione tecnica e quello economico–finanziaria in equilibrio”.
Infatti quello che è avvenuto è esattamente il contrario.
La legge 200 (1 agosto 2003) ha permesso di cancellare crediti dell’Ente verso le agenzie ippiche per minimi garantiti (dal 2000 al 2002) pari a 129,657 milioni di euro.
Soldi giustamente messi a bilancio e sui quali gli operatori avevano programmato i loro investimenti.
Per buona o cattiva che fosse, la riforma dei  minimi garantiti del 1999 era legge (il bando fu pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’11 maggio) e come tale da rispettare.
Poi, sempre in tema di distorsioni, riguardo all’equilibrio finanziario si è sfiorata addirittura la sfacciataggine.
Prima
dell’insediamento di Guido Melzi (che sembra stia copiando l’Unire di Alemanno) l’ex segretario Panzironi aveva trasmesso una lettera all’allora Commissario Saverio Abate (clicca  qui) denunciando un “fabbisogno finanziario” per l’ultimo trimestre 2006 di 34 milioni di euro, recuperabile con “una riduzione  del montepremi per l’ultimo trimestre” diminuendo “giornate di corse in programma, sostituendo ad una parte delle corse nazionali quelle estere”.
Praticamente erano state rimpinguate le tasche delle agenzie ippiche, ma si  dimezzava il montepremi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
In aggiunta l’ex segretario aveva proposto un bilancio preventivo 2007  (clicca  qui) con un montepremi di 175 milioni contro i 250,162 del 2006 e i 274,377 del 2007 per una calo per il periodo 2004-07 pari al 20,47%.
Praticamente la strana coppia Alemanno-Panzironi aveva, con una personalissima economia creativa, ridotto l’Ente sul lastrico. Ma tutto di questo, naturalmente, non c’è traccia nei discorsi elettorali.
Non stiamo certo ad appoggiare l’attuale gestione Unire di Melzi e De Castro, ma è giusto che i fatti vengano raccontati così come si sono svolti anche perché chi c’era e c’è ancora ricorda esattamente cosa avvenuto.
E in molti ne stanno ancora pagando le conseguenze.

PREMI: L’UNIRE AVVIA LE VERIFICHE

Apprendiamo dall’agenzia Agipro che l’Unire, secondo le indicazioni contenute nel decreto ministeriale del 18 gennaio 2008, ha reso noto di aver provveduto ad effettuare le dovute registrazioni presso Equitalia al fine delle verifiche per tutti i pagamenti, ivi compresi i premi dovuti ai proprietari, allenatori e allevatori di importo superiore ai 10 mila euro.
Equitalia Servizi Spa, entro i 5 giorni feriali successivi alla ricezione della richiesta, dovrà dare riscontro di eventuali inadempimenti a carico del beneficiario, relativi al versamento di un ammontare complessivo pari almeno a 10 mila euro, derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento.
Nel caso in cui la predetta Società comunichi l’esistenza di tali inadempimenti, il pagamento rimarrà sospeso per i 30 giorni successivi a quello della comunicazione in attesa delle indicazioni da parte della stessa Società Equitalia.

ELEZIONI E CONVEGNI: ANCHE L’UNIRE SOTTO LA LENTE

Siamo prossimi alle elezioni.
Si infittiscono gli incontri politici e tutti, politica e operatori, hanno una ricetta per rilanciare il settore. Credendo fermamente che la propria sia quella giusta.
Domani riunioni del Pdl a Taranto e del Pd a Follonica, dove sarà presente Vannino Chiti e molto probabilmente Giovanna Melandri.
Unire, un’ente quasi irrecuperabile” il tema dell’incontro organizzato da Roberto Morsiani in collaborazione con il comune di Follonica.
Un titolo appropriato, purtroppo.
Lunedì il carrozzone politico si sposta a Napoli, hotel Terme.
Di scena di nuovo il Pdl, con Paolo Scarpa Bonazza.
Argomento, la riforma della legge di riordino dell’Unire e una sua eventuale privatizzazione.
Speriamo che questa volta le parole, gli impegni e le promesse non svaniscano nel dopo voto.
Sarebbe l’ennesima, forte delusione.

G.R.

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