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Unagt : Tg Comitato 26.3.08: la polemica diventa scontro: lo sciopero si allarga
Inviato da andrea il 26/3/2008 22:35:30 (1045 letture)

L’Unire non molla, le categorie nemmeno.



Diminuzione montepremi matinèe: l’Unire giustifica la sua presa di posizione affermando che “qualcosa a qualcuno bisognava pur togliere.
I giornali tecnici (sempre al servizio del padrone di turno) continuano a parlare di qualità senza sapere cosa sia esattamente.

E alle categorie non rimane che rilanciare.
Dalle matinèe probabilmente si passerà al blocco totale.
Bel risultato, i primi a dolersene sono le categorie, che vorrebbero rispetto delle regole e sacrifici in eguale misura.
Un vera riqualificazione basata su fatti e non su slogan pubblicitari.
Venerdì riunione a Bologna per pianificare tempi e modalità di sciopero per la prossima settimana.
Molti parlano di blocco totale.


Intanto venerdì ancora niente partenti per domenica (Firenze tr.) e martedì (Palermo e Modena).

PROPRIETARI E GUIDATORI SEMPRE PIU’ ESCLUSI DALLE DECISIONI DEL PALAZZO



L’Unire è sempre più sorda.

Nonostante i richiami al dialogo, si ostina a escludere proprietari e guidatori dalle proprie decisioni, rinunciando a quella concertazione che il suo ruolo istituzionale impone.

E anche nel caso delle scelte e soprattutto delle norme che regolano l’introduzione dei due campi su cui effettuare le scommesse nazionali le categorie interessate debbono apprendere modalità di attuazione solo da voci di corridoio o dalla carta stampata.

 
Ecco il comunicato trasmesso da Upt, Fipt, Anagt, Unagt, Apigt, ai vertici Unire, al Mipaf e ai Monopoli:

Le sottoscritte categorie ippiche del trotto (uniche deputate alla dichiarazione dei partenti) intendono manifestare il proprio stupore nell'aver appreso che verranno introdotti due campi nei negozi e corner ippici e sportivi, sui quali effettuare le scommesse così dette nazionali.
L'Unire ha interpellato pochi intimi (leggasi società di corse), senza neppure prendere in considerazione gli operatori ippici direttamente interessati, in particolare proprietari, allenatori e guidatori.

Condotta
che sarebbe rimasta relegata al rango di sprezzante omissione, se non avesse comportato l'adozione di soluzioni tecnicamente inaccettabili, che, forse, senza presunzioni e sommessamente, potevano evitarsi consultando coloro che scendono in pista quotidianamente: i veri tecnici delle corse.

Le categorie ippiche sono già in sciopero da due settimane proprio perché non condividono le scelte tecniche dell'Ente contenute nella circolare “Programmazione 2008” (con eloquenti conseguenze in termini di danni per la mancata raccolta delle scommesse).

Tale ulteriore errore tecnico determinerà l'aggravamento della protesta, preannunciandosi, in difetto di un tavolo con Monopoli e Unire, sin da ora la volontà di non dichiarare i partenti nelle corse dei campi destinati anche ai negozi  e ai corner ippici.

Perseverare nell’errore, anziché correggerlo, è sintomo non solo di poca lungimiranza, ma anche di rifiuto di confronto.
E tutto questo fa sorgere più di un dubbio sulla reale natura ed entità degli interessi che girano intorno.

G.R.

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