Niente matinèe. Mentre l’Unire difende i soliti interessi.

L’Unire a forza di parole, di intessere le solite alleanze (a proposito, che notizie si hanno della riunione di Rimini tra Gianfranco Fabbri, Sandro Viani, Massimo Passamonti e un esponente del Partito Democratico. Il solito inciucio bipartisan?), di impegnarsi (un'esaltazione della trasparenza) più che a svolgere il proprio ruolo istituzionale ad appoggiare la nascita di nuove associazioni (qualcuno lo si trova sempre a certi patti) che difendano la diminuzione del montepremi e l’immobilismo tecnico e in materia di doping, è riuscita, suo malgrado, a compattare le categorie del trotto.
Un’alleanza che speriamo duri.
Potrebbe risollevare l’ippica attraverso un confronto costruttivo e paritario tra istituzioni e tutte le componenti del settore.
Da oggi in assenza di certezze, niente matinée.
Non sono stati dati i partenti per Modena (mercoledì), Montecatini e Taranto (giovedì).
La protesta proseguirà sino alla soluzione della vertenza, estendonsi anche alle corse ordinarie in assenza di un piano concertato anche con proprietari, allenatori e guidatori. Il motore del sistema ippica.
Pubblichiamo il comunicato diffuso da Upt, Fipt, Anagt, Unagt, Apigt.
“Proprietari, allenatori, guidatori del trotto ribadiscono l’indifferibilità di immediati interventi su punti nodali particolarmente sentiti dagli operatori ippici, atteso che dalla loro soluzione dipende la sopravvivenza di decine di migliaia di persone che traggono sostentamento dal lavoro nell’ippica. In particolare non è più ammissibile procrastinare:
1) L’ufficializzazione dell’invarianza del montepremi 2008. Ad oggi, le uniche certezze – a parte le solite rassicurazioni preelettorali – riguardano la diminuzione dal 1° marzo, in molti ippodromi, del 10% delle dotazioni delle corse e la riduzione del 16,42% del montepremi delle corse differenziate, da euro 3.410 a euro 2.860. Tagli che colpiscono come sempre solo proprietari, allenatori, guidatori e che non possono più essere tollerati;
2) La riforma del doping. Seguendo le indicazioni della relazione della commissione ministeriale voluta da De Castro (Presidente Gianluca Autorino) si manifesta la necessità indilazionabile di una nuova disciplina: a) sulla riforma del Regolamento antidoping rivisitando in particolare il principio della responsabilità oggettiva dell’allenatore, vera e propria puntata nelle zone archeologiche dell'ordinamento giuridico; b) sul sistema di prelievo e i relativi obblighi delle società di corse atti a garantire l’affrancamento di inquinamenti ambientali; c) sul sistema di conservazione e trasporto che assicuri sia l’anonimato sia l’inalterabilità dei campioni.
La lotta al doping è sacrosanta, ma non può essere risolta né con servizi scandalistici né improvvisando una caccia alle streghe.
L’ippica è giunta a un punto di non ritorno per l’insensibilità dell’Unire e dei Ministeri dell’agricoltura e dell’economia, venuti meno agli impegni assunti il 5 settembre scorso.
Per questo le sottoscritte associazioni di categoria hanno dichiarato l’astensione dalla dichiarazione dei partenti nelle matinèe in attesa delle assicurazioni di poter immediatamente discutere e affrontare con spirito costruttivo le problematiche sopra esposte e tutte le altre che ostacolano gravemente il rilancio dell’ippica.”
Basta con il monopolio della politica, gli slogan elettorali e gli inciuci di palazzo.
La brava gente deve rispettata e messa in condizioni di vivere onestamente del proprio lavoro.
L' addio di "DIECIONE"
Sabato è morto Vivaldo Baldi.
Il rivale di Sergio Brighenti, l’uomo di Crevalcore, di tanti altri campioni. Di oltre 110 Gran Premi vinti. Se ne va un pezzo importante di ippica. Di un’ippica che non c’è più e che rimpiangiamo.
Che ci ha avvicinato ai cavalli e agli uomini di cavalli. Il trotto (l’ippica intera) perde un personaggio che ne hanno segnato la storia .
Un uomo vero.
G.R.