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Unagt : Tg Comitato 05.03.08: premi: i soldi ci sono, i pagamenti no
Inviato da unagt il 5/3/2008 22:12:06 (929 letture)

Stasera a Firenze nuovo sciopero di 30 minuti.




Nessuna speranza.

La regolarità nel pagamento dei premi resta una chimera.
E il metodo con cui si continua a procedere rispecchia in tutto e per tutto la professionalità dell’Unire nei confronti degli operatori.

Nonostante i solleciti e le proteste (stasera 30 minuti di ritardo a Firenze per la Tris del pomeriggio) i premi al traguardo di dicembre erogati dall’ente sono tuttora in alto mare.

Ancora “in lavorazione” è l’unica risposta che arriva dall’Unire.

Quando arriva.

E poco importa se sono stati anticipati due dei quattro milioni di euro deliberati per informatizzare l’ente.
Se questo è il risultato, che fine hanno fatto quei soldi?
Di domande come questa ce ne sarebbero decine.

Da proporre anche a chi potrebbe fare chiarezza.

Come, ad esempio, la Procura della Repubblica.

SCOMMESSE ON LINE: PARTENZA COL SEGNO MENO


Da ieri sono operative le scommesse nazionali ippiche on line.
Il decreto dei Monopoli che autorizza i concessionari è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale  n. 51 del 29 febbraio.
La prima a partire è stata Snai, ma l’inizio non è stato incoraggiante.

Tutti segni meno per le tris e i quartè di ieri e oggi. Stesso discorso per il quintè .
– 29,80%  la tris (3,699 contro 2,597 milioni di euro), – 37,% il quartè (868,865 contro 546,052 mila euro), – 29,94% il quintè (393,336 contro 275,581 mila euro).

Siamo all’inizio e speriamo che i numeri si invertano.

Anche se pensiamo che le scommesse sui cavalli non siano una questione di soli numeri.

Un prodotto prima di essere messo sul mercato deve essere qualificato e di conseguenza commerciabile.

Il contrario di quello ippico odierno: completamente da ristrutturare.

INFINITIF: LA VERGOGNA ORA E’ UFFICIALE

Pronto un ricorso alla magistratura.

L’Unire con poche righe ha liquidato il caso Infinitif.
Con una deliberazione commissariale del 14 febbraio, prima della nomina del Consiglio di amministrazione.

L’epilogo di un “delitto perfetto” (clicca  qui).

Che piaccia o no, l’inizio di un nuovo percorso con la presentazione di un esposto alla magistratura ordinaria. 

La sede opportuna per scardinare una “cupola al servizio di pochi eletti con protezioni politiche bipartisan”, con condotte illegittime che meritano sanzioni in tutte le sedi opportune. 

Guido Melzi d’Eril
ci aveva assicurato che non sarebbe stato come nel  primo mandato, che sarebbe andato dritto, che voleva lasciare una traccia.
Una traccia in effetti si sta lasciando.

Peggio di prima, tecnicamente e, soprattutto, moralmente.

'’Il coraggio, uno, se
non ce l'ha, mica se lo può dare”, diventando peggio di un cieco che non vuol vedere.

G.R.

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