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 : “ Si parte con l’autostart…anzi no”
Inviato da unagt il 12/9/2004 21:19:16 (689 letture)

Il Presidente di Federippodromi, già Presidente Unire, Conte Guido Melzi D'Eril, interviene su temi scottanti come la formulazione del programma ufficiale delle corse e le nomine degli handicappers.

Ritengo doveroso un intervento su argomenti attuali e delicati come quelli della formulazione del programma ufficiale delle corse e delle nomine degli handicappers, troppo spesso oggetto di contraddizioni e interpretazioni personali, da cui sono estranee le Società di corse.
La normativa in materia di programma ufficiale delle corse si è sviluppata seguendo la medesima linea direttrice. Secondo l’art. 7 del Regolamento per le scommesse sulle corse dei cavalli, il programma ufficiale, redatto e pubblicato dalle Società di corse a seguito della dichiarazione dei partenti, costituisce il documento che fa testo agli effetti delle scommesse e in riferimento al quale le stesse vengono accettate negli ippodromi ed al di fuori di essi; peraltro, ai sensi del terzo comma della medesima disposizione regolamentare, la dichiarazione dei partenti, corredata dalle informazioni necessarie, diffusa dall’UNIRE, può sostituire il programma ufficiale.
L’art. 5 del DPR 169/98 ha ribadito e rafforzato questo sistema, recitando, al punto n. 2, che “”il programma ufficiale delle corse costituisce il documento che fa testo agli effetti delle scommesse e in riferimento al quale le stesse vengono accettate, e può essere sostituito dalla dichiarazione dei partenti diffusa dall’UNIRE, purchè corredata di tutte le informazioni richieste per l’effettuazione delle scommesse e resa pubblica prima dell’inizio dell’accettazione delle scommesse””.
Infine, dalla mera eventualità di sostituzione del programma ufficiale con la dichiarazione dei partenti diffusa dall’UNIRE, si è passati alla codificata generalizzazione del sistema, attraverso l’art.. 2, lett. e) dello Statuto UNIRE (del. n. 83 del 07.08.04), a mente del quale, per il raggiungimento dei propri fini, fra l’altro, l’UNIRE “diffonde il notiziario ippico, nel cui ambito è ricompresa la dichiarazione dei partenti delle corse, che, corredato di tutte le informazioni richieste per la effettuazione delle scommesse e reso pubblico prima dell’inizio dell’accettazione delle scommesse, sostituisce a tutti gli effetti, il programma ufficiale delle corse come previsto dall’art. 5 del dpr n. 169/98”. Sinotticamente, per quanto concerne il trotto (ma corrispondente norma vige anche per il galoppo) tale disciplina si salda con l’art. 46 del Regolamento delle Corse al Trotto e con la circolare Programmazione 2003, efficace anche per il 2004, secondo cui l’UNIRE deve approvare i libretti- programma presentati all’ UNIRE Area Trotto almeno trenta giorni prima di ogni riunione. Ne segue che, secondo l’attuale disciplina regolamentare, la dichiarazione dei partenti diffusa dall’UNIRE, come sopra redigenda, costituisce il documento che fa testo agli effetti delle scommesse. L’UNIRE assume pertanto, all’evidenza, come è giusto che sia, ogni e qualsiasi responsabilità per la diffusione della dichiarazione dei partenti, centro di riferimento ufficiale per l’accettazione delle scommesse. D’altra parte, la stesura dei programmi delle corse e la presenza alla dichiarazione dei partenti costituiscono, per il trotto, compiti importanti e decisivi dell’handicapper, che altri non è se non un organo della direzione delle corse, nominato dall’UNIRE, la cui partecipazione è obbligatoria e indispensabile ai fini della validità della dichiarazione dei partenti (v. artt. 78 e 82 del Regolamento delle corse).
In tale contesto, la funzione delle Società di corse, è, per dir così, di supporto logistico, di registrazione, di trasmissione di dati, salvo il compito specifico ed autonomo di comunicare eventuali ritiri alle 9,30 del giorno previsto per lo svolgimento della corsa (v. art. 18 bis Regolamento per le scommesse sulle corse dei cavalli). Ora, è accaduto che il 21.08.04, ore 20.24 sono state annullate le scommesse accettate sulla prima corsa programmata all’ippodromo di Pescara, disputata, quindi, senza accettazione di gioco, ma solo per assegnare i premi al traguardo, perchè la dichiarazione dei partenti trasmessa dall’UNIRE riportava una partenza con l’autostart e non con i nastri, come invece prevedeva il libretto programma approvato dall’UNIRE e come comunicato il 18.08.04 dallo stesso handicapper al Servizio scommesse UNIRE. In sostanza l’UNIRE ha diffuso un notiziario ippico contenente la dichiarazione dei partenti, con elementi diversi da quelli comunicati dall’handicapper, per motivi sconosciuti, non giustificabili con la sola disattenzione, in quanto l’Ente deve esercitare un idoneo controllo di tutte le informazioni che compongono il programma ufficiale per la credibilità del prodotto corsa e per evitare danni erariali.
Tale errore, documentato e documentabile, è fonte di grave nocumento in senso generale ed assoluto.
Non solo l’Erario, invero, ha perduto il prelievo dalle giocate, non solo l’UNIRE ha pagato egualmente i premi, ma anche la Società di corse ha subito un danno assai rilevante, in quanto ha perduto i proventi derivanti dalla raccolta delle scommesse effettuate nell’ippodromo e al di fuori di esso sulla corsa annullata quoad scommesse. Fra l’altro, non sembra che questo sia l’unico errore commesso dall’Ente, stanti eloquenti precedenti di ordini di arrivo ufficializzati in maniera diversa dalla realtà (casi come quello del Grand Prix Saint Cloud e altri). Le Società di corse, cui certamente non può attribuirsi alcuna responsabilità né in eligendo né in vigilando né tanto meno diretta, restano quindi esposte a condotte dell’UNIRE foriere di danni assai rilevanti.
Rimanendo ancora nel settore trotto non ci si può esimere dal rimarcare un’ulteriore incongruenza.
La nomina degli handicappers per le corse dei cavalli al trotto (addetti alla vigilanza delle corse che provvedono in particolare alla stesura dei programmi delle corse, presenziano alla dichiarazione dei partenti, compilano le corse ad invito, assegnano numeri e distanza ai concorrenti, e in generale sovrintendono a quanto necessario all’organizzazione delle corse: v. art. 82 Regolamento delle corse al trotto, comma 6), è di competenza dell’UNIRE (art. 78 Regolamento delle corse al trotto), e segnatamente del Segretario Generale (come da nota 20.5.2003 del Segretario Generale) che sancisce la propria competenza funzionale in ordine alla nomina periodica degli handicappers.
Quindi, non nominare l’handicapper, ovvero nominare un solo handicapper per diverse piazze, sembra in evidente contrasto con l’art. 82 del Regolamento delle corse al trotto, a mente del quale appunto l’handicapper deve “presenziare ai partenti” e provvedere alla stesura del programma delle corse, trasmesso dal notiziario UNIRE, che è l’unico documento che fa testo agli effetti delle scommesse (art. 5 DPR 169/98). Le ipotesi di corse disputate senza la nomina dell’handicapper, ovvero con handicapper dotati del dono dell’ubiquità, e quindi, comunque, non presenti, sono evidentemente irregolari e debbono essere annullate (in quanto la dichiarazione dei partenti è la base del notiziario ippico che sostituisce il programma ufficiale). La risposta dell’UNIRE a questo proposito (v. nota 13.7.2004), appare quanto mai curiosa: il Segretario Generale ha dichiarato per le nomine di luglio che è stato costretto a “sostituire” gli handicappers perché alcuni non avevano firmato il contratto, e forte di questo elemento, ha nominato appunto un solo handicapper per due o più ippodromi in cui la dichiarazione dei partenti era prevista per la medesima ora ed il medesimo giorno. Ora, a parte il merito della questione della sottoscrizione del contratto (non si comprende perché dovesse comunque essere firmato un nuovo contratto, potendosi perpetuare la precedente disciplina inter partes, collegata a norme regolamentari), sembra più che evidente come si tratti di una querelle interna all’Ente, rispetto alla quale le Società sono del tutto estranee. Ed è quindi piuttosto imbarazzante leggere, nella ricordata missiva, che “la mancata presentazione dell’handicapper designato dall’UNIRE non esclude l’eventuale responsabilità dell’Ufficio tecnico delle Società di corse nei casi di mancata applicazione del Regolamento delle corse”. E’ certo invero che le Società rispondono dell’applicazione dei regolamenti, ma per quanto le competono. Così come l’UNIRE è responsabile per le attribuzioni che la normativa le assegna, prima quelle quali la regolarità della dichiarazione dei partenti e la conformità al vero del notiziario ippico, unico documento che fa testo ai fini delle scommesse.

FEDERIPPODROMI: Il Presidente Guido Melzi D’Eril

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