Massimo Passamonti, Gabriele Baldi, Gianfranco Fabbri: connessioni casuali.

L’ippica deve liberarsi dalle strumentalizzazioni dei soliti noti.
Su Trotto-Sportsman di oggi (giovedì) il solito Nestore (Massimo Passamonti) non perde occasione per accreditarsi con il centrodestra.
Riferendosi a Isabella Bezzera dà il “benvenuto a tutti”.
L’ospitalità è un dovere e a casa Sisal, si sa, non è mai mancata.
Nemmeno a Panzironi quando riduceva il montepremi a 175 milioni e scontava canoni tv alle agenzie ippiche.
Silenzio assoluto.
Donato Carelli (Responsabile ippico Forza Italia) non è da meno e ci tiene a dimostrare che è vicino alle categorie.
Sempre Trotto-Sportsman pubblica un suo comunicato (firmato anche da Sandro Bondi) che riferisce di un recente incontro in Puglia tra il Coordinamento Nazionale di Forza Italia e le associazioni del settore.
Senza menzionarne, però, le sigle.
Non ci risulta tuttavia che Passamonti abbia molta familiarità con le associazioni ippiche. E che a Taranto fossero ufficialmente presenti la maggior parte delle sigle nazionali di categoria.
In ogni caso su alcuni punti concordiamo: la riforma della legge 449/99 (Riordino dell’Unire) è inderogabile e l’inefficienza della rete Bersani un dato oggettivo.
La musica potrebbe cambiare se davvero fossero introdotti nei corner i due campi principali con la possibilità di effettuarvi tutte le scommesse.
Ancora meglio se fossero accettate da 17 anziché 9.000 mila punti vendita.
Ma a Piazza Mastai di chiacchiere se ne sono sempre dette molte e di fatti l’ippica ne ha visti pochi.
Anche Gabriele Baldi non si dà pace.
Ha presentato ricorso al Tar contro la nomina di Guido Melzi a Segretario Generale Unire per sopraggiunti limiti d’età (nella pubblica amministrazione) e per presunto conflitto d’interessi.
Notizia pubblicata ancora da Trotto-Sportsman. Temi, quelli di Baldi, condivisi anche da Gianfranco Fabbri su “Il Giornale” di martedì scorso.
Possibili collegamenti sono solo frutto di fantasia.
Trotto-Sportsman è edito da Memini proxima, società amministrata da Massimo Passamonti, consulente di Sisal, ben accolto, come lo era Fabbri, in via Paleocapa (ora via Tocqeville).
Per puro senso dell’ospitalità, s’intende.
Ma non è finita.
Siamo in clima elettorale e nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il vertice con i cattolici, Roberto Morsiani ha fatto una capatina al loft del partito democratico.
Chi ha incontrato e cosa ha detto non si sa.
Ma difficile immaginare che non si sia parlato di cavalli. Dovrebbe uscirne un Manifesto.
Il tutto in attesa del convegno Upt del 10 marzo a Napoli : “Ippica italiana, quale futuro?”.
Speriamo che da questo caos, che poi tanto calmo non è, gli ippici trovino la forza per sostenere quei valori culturali, sociali e professionali legati alla cultura del cavallo, senza i quali il settore non può sopravvivere.
Finora non ci sono riusciti, condizionati da polemiche interne e da quei poteri forti che quelle polemiche hanno alimentato e continuano ad alimentare.
PAGAMENTO PREMI. ANCORA RITARDI
Domani a Firenze solito ritardo di mezz’ora dell’inizio delle corse.
I premi di dicembre pagati direttamente dall’Unire (le società di corse li hanno saldati entro il 18 gennaio) non sono ancora arrivati e le persone non ne possono più della disfunzionalità dell’Ente.
G.R.