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Unagt : Tg Comitato 28.1.08: Infinitif: la difesa con il buco intorno
Inviato da unagt il 28/1/2008 22:09:35 (868 letture)

Il Claudio Zanetti show, con il solito pieno di contraddizioni.

            

                 



Il giornalismo ha acquistato una nuova stella, che punta dritta al premio Pulitzer.

Nella pagina che parla di ippica sul quotidiano Libero (lautamente pagata da una società delegata alla raccolta delle scommesse) il signor Claudio Zanetti ha scritto l’ennesimo articolo in difesa di Infinitif. Una difesa totalmente priva di un solo elemento che possa scagionare la evidente incompatibilità del cavallo di Jean Pierre Dubois con l’iscrizione al Registro genealogico.
Cosa dice il signor Zanetti? A parte le accuse di faziosità (pensate un po’) a questo giornale (Gazzetta, Stampa ecc.) o a quel sito (il nostro) l’articolista sostiene che Infinitif è italiano perché è un grande campione e perché è stato allevato da un genio.

Sulla questione relativa alle prove contro Infinitif, il signor Zanetti se la cava parlando solo di una registrazione della madre di Infinitif in ritardo, dimenticandosi (casualmente) di tutto il resto e cioè due documenti (Certificato di intervento fecondativo e Verbale di identificazione) completamente irregolari (e/o falsi) che rendono inammissibile l’iscrizione di Infinitif  al Libro genealogico.
E senza considerare altri elementi molto importanti come il fatto che la scuderia che incassa i premi per l’allevatore di Infinitif (inalienabili) non ha allevato Infinitif.

Ma per il signor Zanetti questi piccoli dettagli non contano, anche se nella parte finale del suo capolavoro giornalistico ammette  che ci sono altri cavalli (centinaia) che non sono stati iscritti regolarmente.

Ma proprio per questo motivo tutto dovrebbe restare com’è.
Il signor Zanetti dimentica, altrettanto casualmente, di considerare il fatto che esistono delle regole e che vanno rispettate.

E che se qualcuno sbaglia deve pagare.
Anche a costo di   “dare una spallata al settore”.
Perché il sistema che il signor Zanetti difende ha già mandato a pezzi il settore.
Errare è umano, perseverare diabolico.
Ma evidentemente a qualcuno fa comodo.

PAGAMENTI IN RITARDO: LA PROTESTA SI ALLARGA


Le richieste degli operatori si moltiplicano.
Ma all’Unire non si muove una foglia. 
Dopo la protesta dei proprietari e dei guidatori pugliesi (posticipo di 30 minuti per l’inizio del convegno), dei premi di novembre pagati direttamente dall’Unire non si ha ancora notizia. Mentre quelli di ottobre, anche se accreditati, non sono ancora arrivati nelle tasche degli interessati che non sanno più a quale santo rivolgersi.

E allora dopo Taranto, domani proprietari e allenatori toscani ritarderanno di 30 minuti l’inizio del convegno di Firenze.

Le categorie chiedono solo puntualità, la stessa che rispettano per i propri convegni e che, giustamente, pretendono sia ricambiata da un’Unire sorda a qualsiasi richiesta, anche la più elementare.

ALLEVATORI: UN NUOVO COMITATO SI CONTRAPPONE ALL’ANACT

Come avevamo anticipato, dopo le diffide di alcuni allevatori che hanno intimato all’Ente di non procedere in futuro al prelievo del 5% sulle provvidenze erogate a loro favore, è stato costituito un nuovo Comitato allevatori in contrapposizione all’Anact.
Sarà presieduto probabilmente da Bepi Biasuzzi con l’obiettivo di attuare tutte le opportune e legittime iniziative per interrompere il versamento del 5% all’Anact e di formulare lo statuto della nuova associazione allevatori.

Una dimostrazione di quanto sia lontana la politica della nuova Anact dalle esigenze della gente dell’ippica e di quanto sia necessario restituire trasparenza a un’associazione accusata, come ha sottolineato sabato “Lo Sportsman”, di essere influenzata dalle stesse persone responsabili del degrado del settore e disposte ad accettare il montepremi di 175 milioni di Panzironi.

G.R.

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