Nuove prove parte III: la Scuderia Bolgheri S.r.l. attuale è una società, entità, persona giuridica diversa dalla Scuderia Bolgheri S.r.l. (oggi Daguet s.r.l.) allevatrice di Island Dream.

Una vicenda quella di Infinitif che sin qui l’Unire ha gestito all’acqua di rose e con poca trasparenza.
Su cui ogni giorno emergono ulteriori inquietanti particolari che sembrano coinvolgere pesantemente anche i quadri dell’Unire e per cui il Regolamento (articoli 16, 17 del Disciplinare del Libro genealogico Italiano) prevede radiazione di cavallo e allevatore.
Una decisone che questa Unire sta inspiegabilmente ritardando, minando quel poco di credibilità che resta al settore. Nonostante anche il terzo dei nuovi elementi di accusa da La Gazzetta dello Sport, “Premi per l’allevatore non all’allevatore”, sia un altro di quelli che inchiodano il re del Derby .
Infatti l’allevatore del cavallo Infinitif - e quindi colui che incassa i premi allevatori - non può essere l’attuale Scuderia Bolgheri S.r.l.Infatti, secondo l’art. 19 del Regolamento delle corse al trotto, “è allevatore il proprietario della fattrice al momento della nascita del puledro” - nella specie, 09.05.2004 – “e come tale è riconosciuto ad ogni effetto, purché iscritto nell’Albo degli Allevatori di cui all’art. 9 del Disciplinare del Libro Genealogico del Cavallo Trottatore Italiano” .
Per il medesimo articolo 19 “Le provvidenze a favore degli allevatori non sono cedibili”.
Provvidenze che per la disciplina fiscale dell’allevamento non debbono essere fatturate e che vengono accreditate mensilmente ai numeri di conti correnti che ogni allevatore comunica all’ufficio Premi dell’Unire.
Ora, la scuderia Bolgheri S.r.l., con codice fiscale e partita Iva 070113650010, si costituisce il 05.12.1995 con sede a Vinovo, via Stupinigi n. 29, con 4 soci (Dubois Jean Pierre, D. J. Etienne, D. J. Philipe, D. Veronique Etiennette). Il 18.11.1998 si trasferisce a Castagneto Carducci (LI), Donoratico - via Toniolo 9, cessando solo la partita Iva 070113650010 – che rimane come codice fiscale- e assume come nuova partita Iva 01272410497. Questa è la società iscritta all’albo allevatori e che dalla stampa dello storico Unire risulta aver anche rinnovato i colori in qualità di proprietaria di scuderia per gli anni 2004-05-06-07-08, come verificabile dal sistema informatico dell’Ente.
E’ questa scuderia che dichiara di essere proprietaria di Island Dream nel Certificato di Intervento Fecondativo (CIF) 09.06.2003, ma che all’epoca non era tale in quanto risulta che la scuderia Bolgheri S.r.l ha acquistato la fattrice con regolare fattura solo il 02.12.2003 da Haras de la Brosse, per poi successivamente presentare in data 10.12.2003 la domanda di iscrizione di Island Dream nel Libro genealogico italiano.
Nel frattempo – il 21.10.2003- si costituisce la società Scuderia Bolgheri 2 S.r.l. unipersonale (unico socio e amministratore Baroni Chiara), avente sede legale identica a quella della scuderia Bolgheri s.r.l., codice fiscale e partita Iva 01444110496.In data 17.06.2004 vengono redatti più atti notarili, ed in particolare:
a) La Scuderia Bolgheri S.r.l., rappresentata dall’amministratore J.P.Dubois, cede la propria azienda (comprendente Island Dream), a Scuderia Bolgheri 2 S.r.l. unipersonale, rappresentata da Baroni Chiara. Sono espressamente compresi nella cessione di azienda i futuri premi di allevatore relativi ai cavalli oggetto della cessione. Operazione permessa civilisticamente, ma non consentita dal Regolamento delle Corse al trotto (art. 19),per il quale, si ribadisce, “Le provvidenze in favore degli allevatori non sono cedibili”.
b) La Scuderia Bolgheri S.r.l. – quella iscritta nell’albo allevatori- muta la propria denominazione sociale (cambia nome) in “Daguet S.r.l.”, mantenendo gli stessi C.F. e P.Iva.
c) Nello stesso giorno, subito dopo, la signora Baroni Chiara cede le proprie quote (100%) della Scuderia Bolgheri 2 S.r.l. unipersonale al signor J.P. Dubois, in qualità di amministratore unico. Muta ragione sociale da “ Scuderia Bolgheri 2 unipersonale a Scuderia Bolgheri S.r.l”, mantenendo gli stessi C.F. e P.Iva (01444110496).
Tutti questi atti sono stati registrati (dunque con piena efficacia nei confronti di terzi) presso la Camera di Commercio di Livorno in data 29.06.2004.
Dunque dal 29.06.2004 Dubois aveva pieno titolo per firmare documenti in qualità di proprietario (unico socio) e amministratore unico della Scuderia Bolgheri Srl. Vi è anche che la prova che J. P. Dubois è in Italia perché in quella data un suo cavallo Daguet Rapide corre e vince il Triossi, ed egli presenzia alla premiazione.
Naturalmente la stessa cosa riguarda il cavallo In Dix Huit, il cui verbale di identificazione è falso allo stesso modo, con in più una significativa correzione alla data del 29 giugno.
In sostanza, la Scuderia Bolgheri S.r.l. attuale (con C.F./P. Iva 01444110496) è una società, entità, persona giuridica diversa dalla Scuderia Bolgheri S.r.l. (oggi Daguet s.r.l., C.F. 070113650010/P. Iva 01272410497) allevatrice di Island Dream.Quindi, proprietaria di Island Dream non è la scuderia Bolgheri S.r.l, ma la Daguet S.r.l, unica società avente diritto al premio allevatori in quanto proprietaria della cavalla Island Dream (fattrice) al momento della nascita del puledro Infinitif.
Fatto dimostrato documentalmente, atteso che nell’atto pubblico di cessione di azienda da Daguet Srl, ex Scuderia Bolgheri Srl, a Scuderia Bolgheri S.r.l., ex Scuderia Bolgheri 2 Srl unipersonale, del 17 giugno 2004, figurava Island Dream (analogamente a Guilty of Love) come di proprietà Daguet S.r.l.
Le variazioni di denominazione e gli atti posti in essere il 17.06.2004 sono legati al fatto che il premio allevatori non è trasmissibile secondo Regolamento delle Corse (Art. 19). Infatti dai bilanci della società Daguet Srl (ex Bolgheri Srl) risultano ricavi derivanti dall’esercizio dell’attività tipica dell’azienda sino all’anno 2004, mentre negli anni 2005, 2006 risultano solo proventi diversi che nulla hanno a che fare con la percentuale destinata agli allevatori.
Viceversa dall’anno 2004 la Scuderia Bolgheri srl (ex Scuderia Bolgheri 2 Srl unipersonale) ha iniziato ad incassare i premi, così come per gli anni 2005 e 2006.
Questo significa che la variazione della denominazione da scuderia Bolgheri 2 in scuderia Bolgheri Srl ha consentito di creare confusione all’Unire, Ente che ha semplicemente corrisposto i premi ad un'altra società (magari dopo che quest’ultima ha comunicato le proprie coordinate bancarie) senza preoccuparsi più di tanto di verificare chi fosse (codice fiscale e P.Iva peraltro noti perché utilizzati dalla nuova scuderia Bolgheri nella corrispondenza con l’Unire) e se corrispondente alla società iscritta all’albo degli allevatori.
All’albo degli allevatori non risulta iscritta alcuna società con denominazione Daguet Srl, ma soltanto scuderia Bolgheri Srl, tuttavia la scuderia Bolgheri Srl iscritta all’albo non dovrebbe essere la ex Bolgheri 2 Srl unipersonale, ma la vecchia denominazione dell’attuale Daguet Srl.
Iscrivendo all’albo la nuova società, all’Unire si sarebbero accorti di corrispondere dei premi ad una società diversa dall’allevatore originario (unico avente diritto) con l’ovvia conseguenza che la nuova Scuderia Bolgheri S.r.l. deve restituire tutti i premi allevatori incassati dal 2004 ad oggi (circa 800 mila euro).
Riassumendo da quanto sopra esposto il cavallo Infinitif non può essere registrato nel Libro genealogico del Cavallo Trottatore italiano e quindi non può correre in Italia. (Fine)
ALLEVATORI DIFFIDANO L’UNIRE: STOP AL PRELIEVO DEL 5%
Domani saranno consegnate al Segretario Unire 50 lettere di diffide di altrettanti allevatori che intimano l’Ente a non procedere in futuro al prelievo del 5% sulle provvidenze erogate a loro favore.
Inoltre gli stessi presenteranno domanda di accesso ai documenti relativi ad eventuali deliberazione o delega da Unire a Anact per la tenuta dei libri genealogici o la gestione di qualunque atto che disciplini i rapporti Unire/Anact e che attribuisca all’Anact compiti istituzionali come la tenuta del libro genealogico del cavallo trottatore italiano.
Tra i firmatari, Giuseppe Biasuzzi, Roberto Brischetto (Grif), Roberto Toniatti (Jet), Antonio Carrraretto (Kronos), Alessandro Ferraris (La Bambolaccia), Gastone Grendene (Jesolo). A breve l’istituzione di un Comitato presieduto probabilmente da Bepi Biasuzzi con l’obbiettivo di seguire legalmente lo stop del 5% e di formulare lo statuto di una nuova associazione degli allevatori.
L’iniziativa dimostra chiaramente quanto sia scarso il consenso riscosso dal direttivo della nuova Anact e quanta poca fiducia gli operatori ripongano in questi professionisti che fanno di tutto per allontanarsi dai veri problemi dell’ippica e della sua gente: quella che si alza tutte le mattine pensando solo a come tirare avanti e che merita tutta l’attenzione dei dirigenti.
AGGRESSIONE A GIUSEPPE RUOCCO
Oggi (mercoledì), a Roma due sconosciuti, dopo la quinta corsa dalla tribune si sono diretti nelle scuderie,da Giuseppe Ruocco e con una testata lo hanno ferito al labbro.
Al di là della reazione del guidatore (solidali i colleghi) e degli eventi che ne sono conseguiti, sarebbe interessante sapere dov’erano gli addetti al controllo e alla vigilanza dei recinti riservati.
Al bar a sorseggiare un caffè ?
G.R.