Pesante situazione all’ippodromo. I dipendenti chiedono certezze per il futuro.

Oggi, all’ippodromo di Firenze trotto non è stato disputato il convegno del pomeriggio (regolarmente svolta la matineè) per uno sciopero di due ore dei dipendenti della società che hanno incrociato le braccia dalle 14.30 alle 16.30.
La giuria, preso atto del comunicato sindacale e constatato che l’iniziativa avrebbe causato il mancato rispetto dei termini regolari previsti per gli orari, dopo aver sentito l’Unire, ha disposto l’annullamento del convegno. Lo sciopero è stato indetto dalle rappresentanze sindacali dopo che la società si era rifiutata di indire un’assemblea in cui si sarebbe dovuto discutere la difficile situazione degli ippodromi fiorentini.
Infatti la convenzione tra Comune e Ippodromi & Città scade tra pochi giorni, a fine anno.
E Ippodromi & Città (Presidente Gaetano Papalia, amministratore delegato Attilio D’Alesio) si è dichiarata disponibile a gestire per un altro anno (in attesa del bando di assegnazione che il comune dovrebbe pubblicare entro giugno 2008) solo con un contributo dell’Unire.
Negato naturalmente dal Commissario.
La convenzione precedente è stata annullata e se ne deve discutere intorno a un tavolo con tutti gli interessati. Gli sconti discrezionale non rientrano tra i compiti di un ente pubblico.
Ci aveva già pensato la giunta di Firenze ad attuare uno sconto del 40% del canone d’affitto, chiedendo in cambio che fossero eseguiti i lavori minimali per mettere a norma gli impianti che (specialmente il trotto) versano in condizioni pietose.
Non si comprende il rifiuto all’assemblea dei lavoratori che, tenuto conto dell’incontro in mattinata del loro rappresentante con l’assessore competente, avevano tutto il diritto di essere informati sul loro futuro.
Inoltre i dipendenti fiorentini sottolineano che lo sciopero è contro Ippodromi & Città e si dissociano dai tentativi di strumentalizzazione di chi intende perseguire interessi propri.
Gli operai di Firenze vogliono certezze sul loro futuro, chiedono una seria ristrutturazione degli ippodromi, nei cui boxes dei trotto fino a poco tempo fa alloggiavano maiali anziché cavalli.
E con i maiali, fino a prova contraria, non si fanno le corse. Almeno quelle in pista. Per il resto, non ci meraviglia più niente.
Visto come vanno le cose e, soprattutto, il livello di certi interlocutori, ogni stranezza è possibile.
BANDO TV: PIOVONO CRITICHE E SAETTATE
Avevamo criticato la scarsa trasparenza con cui si è svolto il bando per la ricerca del nuovo direttore della Tv Unire.
Tv ai minimi termini, meno che amatoriale, come riconosciuto da tutti gli operatori ippici. E quello che doveva essere un rilancio e un punto di partenza per qualificare il prodotto ippico, si è rivelato il solito inciucio politico.
Come abbiamo scritto, la solita minestra riscaldata in cui ribollono mancanza di trasparenza, scarsa professionalità di un’Unire da rifondare, senza orgoglio, con procedure adottate da Segretario e dirigenti che destano più di un dubbio e di una perplessità.
Oggi sul quotidiano “Libero” (clicca qui) è pubblicata una lettera del giornalista Giuseppe Moscuzza che, in alcuni passaggi, non possiamo non condividere.
E il tutto, come al solito, ci da una grande tristezza.
E la pesante sensazione che nonostante tutti gli sforzi del commissario non si riesca ancora a scrollarci di dosso il passato.G.R.