Un’altra tegola sull’Unire, dopo la sentenza del Tar Toscana.

Convenzioni ippodromi-Unire: il Consiglio di Stato ha detto “no” all’Avvocatura dello Stato, accogliendo la tesi del Tar Toscana.
Al centro della battaglia legale c’è la convenzione tra Unire e Labronica Corse cavalli: un documento che ora è stato messo fortemente in discussione e che, di conseguenza, si è trascinato nel baratro giudiziario tutti gli altri atti che ne sono il presupposto.
Questo significa che le convenzioni, che comunque non avevano la condizione di efficacia perché non ratificate dal Ministero, ora potrebbero, anzi dovrebbero, essere annullate.
E con il loro annullamento si complica non poco il pagamento di compensi, conguagli ed emolumenti alle società di corse.
In particolare non appare più sorretta da alcun titolo giustificativo la corresponsione delle cosiddette “personalizzazioni” (clicca qui) riconosciute agli ippodromi a cui le convenzioni annullate avevano attribuito funzioni di "rilevanza nazionale".
Alla crisi dell’ippica si aggiunge una nuova, pesante tegola che sta cadendo dritta sulle società di corse, tanto che molte strutture, se non si interverrà subito, rischiano il collasso. E quindi la chiusura.
L’Unire dunque dovrà stabilire nuovi termini e modalità di remunerazione, ferma restando, naturalmente, l’impossibilità di non pagare gli ippodromi per i servizi resi. Occorre in particolare il coraggio di istituire un protocollo di chiusura per il passato e un protocollo di programmazione per il futuro che passi al vaglio del Ministero competente.
Non c’è dubbio, è proprio un’altra bella figura dell’Avvocatura di Stato che si è sostituita all’organo amministrativo, consigliando all’Unire di proseguire i pagamenti in base al modello “Deloitte” bocciato nel merito dal Tar toscana.
Una difesa dell’operato dell’Ente priva di cittadinanza nella realtà giuridica e fattuale. E non ci sono incertezze sul fatto che tutto questo si debba alle “virtù” di Panzironi e di tutti quelli che l’hanno appoggiato.Mentre per l’Unire si prospetta una stagione di forti contrasti, tra questioni spinose da risolvere e nuovi problemi che si sommano alle beghe di sempre.
Eppure, nel caso delle convenzioni, l’andamento della vicenda giuridica era già stato annunciato dalla sentenza del Tar. Evidentemente, qualcuno ha fatto finta di non vedere.
O, peggio, ha sottovalutato i termini della questione dimostrando la solita incompetenza.
Un errore che, tanto per cambiare, rischia di costare caro a un settore, vicino alla deriva.
TROTTING WORLD MASTER: VITTORIA A STELLE E STRISCE
Si è conclusa al Sant’Artemio di Treviso la prima edizione del Trotting World Master. Una manifestazione che ha visto l’esibizione di tre team, quello italiano, quello europeo ed il nordamericano, confrontarsi sulle piste di Bologna, Torino, Trieste e Treviso.
Ad aggiudicarsi la manifestazione è stata la squadra americana rappresentata da Lachance, Gingras e Jamieson che, nell’arco delle quattro giornate hanno totalizzato ben 98 punti contro gli 83 degli italiani e gli 82 dei componenti europei.
Una bellissima quattro giorni, di notevole impatto mediatico, anche televisivo, e che ha riportato il pubblico negli ippodromi interessati, ripagando quanti hanno seguito le corse con prestazioni di altissimo livello.
G.R.