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Unagt : Tg Comitato 11.12.07: Liberato Equinox Bi, il campione rapito a Mirano
Inviato da unagt il 11/12/2007 16:57:26 (1274 letture)

E’ stato ritrovato in un campo sportivo di Marina di Altidona, nelle Marche.
Serrate indagini da parte dei carabinieri.
Per i Biasuzzi finisce un incubo: ma a quale prezzo?



                   
                      Equinox Bi (n.6) vince la Breeders Crown a Toronto



Clamoroso colpo di scena nel rapimento di Equinox Bi, il campione sequestrato la notte del 2 novembre scorso dal suo box di Mirano: il cavallo della scuderia Biasuzzi è stato infatti ritrovato dai carabinieri intorno alle 10 di questa mattina nelle Marche, sotto un ponte in località Marina di Altidona, tra Porto San Giorgio e Pedaso. Il cavallo è stato poi trasferito al vicino campo sportivo.
 Proprio mentre i suoi proprietari stanno dismettendo il settore corse italiano per concentrare le proprie energie verso l’ippica offerta dai paesi stranieri, Equinox Bi sta facendo il suo ritorno a casa. Ancora senza un nome i suoi sequestratori anche se sul caso non hanno mai smesso di lavorare le forze dell’ordine. E non smetteranno di certo ora che il cavallo è stato liberato.
Anche perché si dovrà accertare a quali condizioni è stato rilasciato.
L’ingegnere Mauro Biasuzzi, che dopo il rapimento del cavallo aveva sparato a zero su tutto l’ambiente, è nelle Marche da questa mattina alle 10. Presumibilmente già al corrente delle modalità del ritrovamento. Vero le 11 i carabinieri di Montegiorgio (in contatto con i colleghi di Mestre) si sono presentati negli uffici dell’ ippodromo San Paolo e, stampati microchip e dati segnaletici, si sono recati con i veterinari dell’Asl sul posto in cui era stato avvistato Equinox Bi.
Per Mauro Biasuzzi, ascoltato dai carabinieri di Lapedona, è la fine di un incubo. Anche se restano in piedi tutti i problemi e le difficoltà messe in luce dall’ingegnere.
Sul fronte delle indagini cade la pista dell’est, ipotizzata in un primo momento dai proprietari.
Il cavallo - come aveva detto Vincenzo Pisquoio Dell’Annunziata mercoledì scorso, ad Aversa, al quotidiano Libero - è rimasto tra noi. E’ qualcuno dell’ambiente che ha organizzato il colpo, qualcuno dell’ippica”.
Dopo il ritrovamento, Equinox Bi è stato trasportato a Lapedona, nel maneggio Sciarresi. Nel tardo pomeriggio sarà trasportato all’ippodromo San Paolo di Montegiorgio (dove pernotterà) per ulteriori controlli e per il test del Dna che sarà effettuato dai veterinari Unire.
Microchip e dati segnaletici del cavallo (soddisfacenti le condizioni di salute) corrispondono: maschio baio, stella in posizione mediana, traccia di lista mediana, balzana al nodello posteriore sinistro, rabicanata al 3° medio dello stinco posteriore destro (clicca  qui).
Chi
è Equinox Bi, campione sfortunato e valoroso?  Orfano dalla nascita (2001), sua madre (Personal Banner) muore  durante il parto.  Nel gennaio 2005 si infortuna  a un ginocchio  e rientra dopo due anni, nel febbraio 2007. 
Si è subito guadagnato il ruolo di numero uno del trotto italiano in un’estate eccezionale che lo aveva visto prima trionfare a Milano nell’Unire, poi diventare campione di portata mondiale negli Stati Uniti. Secondo nel Nat Ray e poi a segno, in Canada, nella Breeders Crown  e nel Maple Leaf Trot.
 
Ha vinto in carriera euro 1.048.504,40. I successi più importanti : 3 anni nel Veneto, nel Nazionale e nel Marangoni, a cui vanno sommati i piazzamenti nel Giovannardi, nel Città di Napoli, nel Derby e il secondo posto conquistato a Vincennes (Parigi) nel Charles Tiercelin.

FABBRI MENTE ANCHE SULLA SUA CARICA ANACT

Ma un giorno riuscirà Gianfranco Fabbri a dire la verità? Scherzi a parte, l’articolo firmato oggi su Il Giornale è un’altra chicca dell’amico fraterno di Jean Pierre Dubois (il signore del caso Infinitif), dal cui Paese di residenza (Vergiano) era partita la denuncia di nascita di Infinitif .
La stessa persona che, sempre su Il Giornale, a proposito del fatto che Infinitif potesse non essere italiano non aveva avuto un solo dubbio nell’affermare: "Si cerca pretestuosamente di farlo apparire come figlio illegittimo del nostro allevamento".
Ebbene oggi Fabbri si supera, firmando il suo capolavoro così:”Gianfranco Fabbri consigliere Anact”.
E no, caro Gianfranchino, tu non sei più consigliere Anact.
Anche se dopo l’elezione di tuo fratello Tino Cazzaniga  in Emilia è come se lo fossi ancora.

G.R.

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