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Unagt : Tg Comitato 29.11.07: il nuovo che avanza è Tino Cazzaniga
Inviato da unagt il 29/11/2007 23:52:00 (1050 letture)

INCENSO E PROMESSE PER PRENDERE VOTI. MA CHI CI CREDE?



Anact: ormai ci siamo. Sabato si vota, dalle 15.00 alle 19.00. Ma le liste che appaiono sulla stampa (vedi Lo Sportsman di oggi) mancano di qualche nome.
E’ il caso della squadra che presenta Alessandro Viani Presidente. Non ci sono i nomi dei delegati per la Lombardia e per la Romagna.
 Il primo forse per non disturbare Alberto Bonati e Andrea Falco che si presentano, rispettivamente, come Presidente e Vicepresidente. Entrambi sono vicini a Viani. Il secondo probabilmente perché altrimenti comporterebbe una fuga di voti.
Ovviamente stiamo parlando di Ernesto Cazzaniga l’ex degli ex che però sul quotidiano Libero, esclama “Allevatori, votate per Viani, è l’uomo giusto”.
Un’altra intervista capolavoro del benemerito Antonio Terranno (lo proponiamo per il premio Pulitzer), nella quale Cazzaniga si autoincensa magnificando i risultati ottenuti per gli allevatori in termini di provvidenze durante la sua presidenza all’Anact.
Ma, casualmente, super Tino dimentica di aver appoggiato l’Unire di Panzironi (“Bravo Panzironi” non l’abbiamo di certo scritto noi) che ha ridotto il montepremi dai 274 milioni del 2004 ai 175 (poi portati a 218 da Melzi) del 2007. E tutto questo ha, ovviamente, causato un calo delle provvidenze a favore degli allevatori, per 19,8 milioni di euro.
Cifre e non le solite parole.
Non c’è che dire. Sarà la fatica della campagna elettorale, per inventare nuovi slogan e nuove promesse che, come già in passato, non diventeranno mai realtà. Ma mai, come in questi frangenti, si assiste a vuoti di memoria tanto clamorosi. Evidentemente questi signori non possiedono specchi in cui guardarsi e guardare dentro stessi per prendere coscienza dei danni fatti in passato e di quelli futuri che non mancheranno qualora Cazzaniga mascherato e i suoi amici dovessero farcela.
A questo dovrebbero pensare tutti gli operatori che hanno visto via via diminuire le risorse a disposizione, fino ad un livello mai così basso.
Se questa è l’Anact che gli allevatori vogliono allora la lista Viani è davvero quella giusta.

IL NUOVO SI FA SPAZIO A COLPI DI CONSENSI

A proposito di allevatori, la campagna elettorale volge al termine.
Ieri si sono tenute in Friuli l’ assemblea regionale e si è registrato il ritiro del candidato delegato Ivano Gigante. Mentre per stasera è stata fissata l’assemblea in Veneto, a  Padova, presenti i candidati dell’una e dell’altra lista. Applausi per gli interventi di Targioni e D’Angelo.
La lotta appare incerta. Anche se i sondaggi per la Presidenza vedono Riccardo Targioni in netto vantaggio su Sandro Viani. Scontata sembra anche la nomina di Pierluigi D’Angelo a una delle due poltrone da vicepresidente. All’ultimo respiro, invece, la seconda vicepresidenza: la corsa tra Sandro Moscati e Alessandro Ferraris dovrebbe decidersi, infatti, per una manciata di voti.
E’ certo, comunque, che la nuova squadra, formata da Targioni, D’Angelo e Ferraris ha le carte in regola per conquistare il maggior numero di consensi, garantire un futuro migliore all’associazione, contribuire al rilancio dell’ippica e a un aumento (non a una diminuzione come l’Anact di Cazzaniga) e stabilizzazione del montepremi.

LA NOMINA DI GOFFREDO SOTTILE
APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI


Nella riunione odierna il
Consiglio dei Ministri ha ratificato la nomina dell'attuale prefetto di Torino, Goffredo Sottile, a Presidente dell'Unire. Per la conclusione dell'iter, a questo punto, manca solamente la firma del Presidente della Repubblica. Dopodiché De Castro passerà alla nomina degli altri sei componenti il Consiglio di Amministrazione. L’Iter dovrebbe concludersi entro fine gennaio.

IL CASO INFINITIF, UN SILENZIO MOLTO PERICOLOSO


Col silenzio l’Unire è partita. E col silenzio l’Unire continua a gestire la vicenda Infinitif, il cavallo vincitore del Derby 2007.
Dopo la nomina della Commissione, con compito solo consultivo, l’ente sembra aver riposto la questione in un cassetto in attesa di tempi migliori. E mentre le scuderie che hanno sollevato il caso attendono da mesi di sapere cosa ne sarà del premio attualmente assegnato (contro legge) al campione, nessuno si preoccupa di tenere aggiornato l’ambiente sugli sviluppi del lavoro della Commissione.
Eppure Infinitif è al centro anche di diversi ricorsi giudiziari.
Crediamo che in un qualsiasi altro paese civile il caso sarebbe stato risolto in tempi brevissimi. O addirittura non sarebbe mai sorto.
Visto che la storia della nascita del cavallo è tutta ampiamente documentata. E che tutti i documenti sono fin dall’inizio in possesso dell’Unire. E che è compito istituzionale dell’Unire provvedere attraverso l’Ufficio Centrale del Libro Genealogico (UC) provvedere “in qualunque momento a controllare le condizioni di iscrivibilità dei soggetti al libro genealogico e disporre l’accertamento della loro identità e ascendenza “ [ art. 14, punto 2, Disciplinare  del Libro genealogico
(clicca  qui) ].
La vicenda è semplice: la mamma di Infinitif (Island Dream) fino al 9 febbraio 2006  era iscritta allo stud - book francese
(clicca  qui) e il cavallo (come la mamma non registrato nei libri genealogici italiani 2004-05) è nato nel 2004.
Vale la pena di ricordare che, per gli artt. 14 del Disciplinare
(clicca  qui)  e 1 delle Norme Tecniche del libro genealogico (clicca  qui), un cavallo se iscritto ad altro libro genealogico  non può essere iscritto a quello italiano iscritta ad e che il puledro deve essere registrato entro il 31 dicembre dell’anno di nascita.
Ulteriore condizione fondamentale è che la fattrice sia iscritta al libro genealogico italiano entro l’anno di nascita del puledro [art. 9, comma 3 Norme Tecniche
(clicca  qui)]. Se Island Dream è stata iscritta in Francia sino al 2006, non poteva essere iscritta in Italia nel 2004.
E la fede di deposito di Infinitif è stata rilasciata contro legge dall’Ente solo nel giugno 2006 come, in base ai documenti forniti ufficialmente dall’Ente,  confermano Unire [nota protocollata 27.07.06
(clicca  qui)] e Anact [lettera del 23.05.07 del segretario Antonio Torciere all’Unire e p.c. ing. Marco Pittaluga (clicca  qui)].
Dopo l’importazione di Island Dream dalla Francia e la sua registrazione in Italia.
Senza tenere conto che per l’ammissione dei soggetti al libro genealogico, l’allevatore deve essere iscritto all’albo degli allevatori italiani [art. 6 Disciplinare
(clicca  qui)] . E Jean Pierre Dubois (ben altra cosa dalla scuderia Bolgheri), proprietario di Island Dream sino la 9 febbraio 2006 non può allevare in Italia per conto proprio. 
E’ semplice, dicevamo, per chi ha voglia di fare chiarezza.
Per tutti gli altri, ingarbugliare carte così chiare è senz’altro un lavoro che tiene svegli la notte.

G.R.

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