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Unagt : Tg Comitato 20.11.07: guidatori minacciati e picchiati: Aversa sotto assedio
Inviato da unagt il 20/11/2007 22:45:01 (1144 letture)

Intere famiglie vivono nel terrore, mentre i dirigenti discutono del problema.



L’assedio delle forze dell’ordine, controlli a tappeto e la dichiarazione dei partenti effettuata solamente il giorno della corsa, evidentemente, non è bastato a reprimere le azioni della malavita ad Aversa, dove l’emergenza segna ancora il livello più alto.
Da aprile scorso, quando l’ippodromo sembrava essere stato
bonificato dalla criminalità con l’intervento massiccio delle forze dell’ordine che blindarono letteralmente la struttura, la situazione sembra aver fatto un enorme passo indietro.
Sabato
scorso, infatti, la giuria ha annullato la corsa in programma dopo il progressivo ritiro di 7 concorrenti su 14.
E proprio alcuni dei guidatori dei cavalli ritirati sono stati, questa mattina,
minacciati e picchiati.
Il Commissario
Unire, intervistato in proposito dal Corriere dello Sport, ammette “che l’Unire ha costantemente monitorato le corse ricevendo segnali non buoni …ora ne parleremo col Ministero e con le forze dell’ordine per valutare nuovi provvedimenti”. 
E mentre dopo mesi se ne parla ancora, intere
famiglie continuano a vivere nel terrore. Colpevoli solo di cercare di svolgere onestamente il proprio lavoro.
E in
assenza di provvedimenti superiori, per proteggersi alla meno peggio valuteranno le iniziative più idonee da prendere.
La più probabile:
disertare la dichiarazione dei partenti.
E quella prevista per domani
, mercoledì, è a rischio.

Infinitif: cresce il sospetto che non sia un caso isolato.
L’Unire continua a tacere e le categorie chiedono interventi

L’indirizzo è sempre quello. Il tenore della lettera anche.
Chi aprirà la busta, all’Unire, non si troverà davanti a una novità. Perché al centro della missiva c’è ancora una volta il caso
Infinitif, il cavallo d’oltralpe che ha gareggiato e vinto in un Derby tutto italiano.
Prima le
scuderie concorrenti avevano chiesto all’ente la documentazione relativa alla nascita e alla nazionalità del campione, scoprendo che la burla era impressa chiaramente nero su bianco.
Ora, dopo che l’Unire è rimasta
immobile a guardare la “bomba” che gli esplodeva in mano, le categorie professionali chiedono chiarimenti e, soprattutto, interventi da parte di chi è pagato profumatamente per mettere mano a situazioni del genere.
Soprattutto perché quello di
Infinitif potrebbe non essere un caso isolato. Anzi, il sospetto che vi siano molti altri cavalli “irregolari” aumenta di giorno in giorno.
Questo è il testo della lettera inviata oggi da Upt, Fipt, Unagt e Assogaloppo.

Le categorie professionali ippiche sotto elencate, preso atto delle notizie apparse nei giorni scorsi sui maggiori quotidiani nazionali e del settore, in relazione alla partecipazione del cavallo Infinitif al Derby dell’ottobre scorso, chiedono che l’UNIRE faccia immediata chiarezza sul caso, adottando prontamente le dovute iniziative, per restituire all’ippica una credibilità che tra cavalli di dubbia nazionalità, cavalli scambiati, cavalli dalla doppia identità, corse deferite e annullate per sospetti aggiustamenti, è scesa ai minimi storici.
E’  prende sempre più corpo il sospetto che il caso Infinitif non sia isolato e che in più di un’occasione abbiano corso, contro la legge come Infinitif, cavalli non italiani in corse riservate esclusivamente ai cavalli indigeni. Fare chiarezza per questo genere di episodi contribuisce anche a restituire fiducia all’ambiente e quella sicurezza indispensabile per combattere fenomeni malavitosi.
E’ il caso di quello che sta accadendo ad Aversa e in altri ippodromi. Se vertici e uffici UNIRE continueranno ad essere caratterizzati da questa colpevole inerzia, nemmeno un allargamento della rete di centinaia di migliaia di punti vendita sarà sufficiente ad invertire la tendenza negativa che ci ha ridotto così.
Ci aspettiamo invece
qualità, rigore e trasparenza, trinomio alla base delle assicurazioni del 5.9.2007 di Ministro e Commissario”.

Elezioni Anact: la stretta finale

Quasi completata la lista alternativa a quella VianiMoscati - Caravita.
Presidente
Riccardo Targioni, vicepresidenti Pierluigi D’Angelo e, con ogni probabilità, Alessandro Ferraris.
Delineata anche la lista dei delegati regionali:
Ioan per il Friuli, Dalla Libera per il Veneto, Stradaioli per la Romagna, Morini per l’Emilia, Turrini per la Lombardia, Moccia per il Lazio, Melloni per la Sicilia e Ferrero per il Piemonte.
Dopo il batti e ribatti dei giorni scorsi la situazione è questa: i “
dimissionari” hanno fatto di tutto per non accettare la giusta proroga delle assemblee elettive, per battere sul tempo la fazione “uscente” ancora in fase organizzativa.
Ma nella fretta hanno
sparato tutte le cartucce in anticipo.
E ora potrebbero trovarsi davanti a un pericoloso fuoco di sbarramento e a qualche problema di troppo.

G.R.

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