Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Unagt : Tg Comitato 9.11.07: Programma spot all’Anact: prime defezioni
Inviato da unagt il 9/11/2007 23:53:00 (995 letture)

Morsiani: roba da pazzi, me ne vado.




Questo programma non merita alcun commento. Anacronistico, utopico e demagogico, un ritorno a un passato che ci ha affondato.  Roba da pazzi.
Ho già dato mandato ai miei legali
di  predisporre l’iter procedurale per il recesso dall’Anact e conseguente storno a mio favore del 5% destinato alla medesima Anact dall’Unire ai sensi dell’art. 19 del Regolamento delle corse, onde garantirle i mezzi necessari per l’assolvimento dei compiti istituzionali e assicurare la necessaria collaborazione. 5%  mai  contrattualizzato dall’Unire. 
L’Anact è una associazione privatistica e in un momento storico in cui i quattrini pubblici e gli appalti pubblici sono assoggettati, ai fini della trasparenza e della legalità, a bandi di gara europea, non ha senso non indire un concorso per l’assegnazione dei compiti di tenuta del libro genealogico
”.
Non dedica alla questione una parola in più Roberto Morsiani, al quale non è affatto piaciuta la lettera pubblicata oggi (venerdì) su Lo Sportsman (clicca  qui), in cui i consiglieri dimissionari Anact annunciano un programma che appare come l’ennesimo slogan all’assistenzialismo.
Della serie: “dateci i soldi anche se non ci sono”, fuori dalla realtà e senza riferimenti  a piani di rilancio.

Sembra dunque allontanarsi sempre più la soluzione della crisi scaturita dai contrasti interni all’associazione. Ieri quasi 300 allevatori (in arrivo un Comitato promotore), che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione nazionale, hanno giustamente chiesto che la convocazione dell’assemblea elettiva sia preceduta dalle assemblee  regionali per un confronto tra i candidati: un momento evidentemente giudicato importante, nel quale ci si possa fermare a riflettere per chiarire, in mezzo a tanta confusione, le idee a tutti.
Ma la richiesta sembra destinata a rimanere inascoltata
.
 E mentre Biasuzzi e Morsiani denunciano pubblicamente il sistema, oggi, sempre su Lo Sportsman , appare la citata “lettera slogan”. Si delinea l’ennesima, inevitabile divisione all’interno delle categorie. Con gli allevatori nell’occhio del ciclone.
Il ministro De Castro parla (clicca  qui) di qualità, trasparenza e rigore, cercando di restituire serenità e credibilità all’ambiente.
Ma non tutti sembrano percepire il significato profondo del suo messaggio.

Ippodromi e Città: dipendenti sul piede di guerra


Il 31 dicembre prossimo scadrà la convenzione tra il Comune di Firenze e Ippodromi & Città, ma il bando per la nuova convenzione non è stato ancora approvato.
La delibera, approvata dalla giunta e dalla commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio è stata bloccata dalla commissione urbanistica e non è piaciuta al Consiglio  dove nei giorni scorsi è rimasta imbrigliata. Rabbia e preoccupazione sono stati espressi dai sindacati e dai lavoratori, preoccupati per il proprio futuro.
Secondo i membri della rappresentanza sindacale (Corriere di Firenze e La Nazione 09.11.07) “le strutture hanno bisogno di urgenti investimenti” - addirittura nei mesi scorsi in alcuni boxes dell’ippodromo di trotto, al posto dei cavalli, c’erano maiali“… e l’attuale proprietà, visto l’avvicinarsi della scadenza , non vuole investire”.
Inoltre,  considerato che dal gennaio 2008 l’Unire ha vietato di effettuare alle Mulina corse in notturna, perché l’impianto non è adeguato, la situazione diventa ancora più preoccupante.
Ancor di più se è vero, come si vocifera, che il Comune proporrà una proroga di quattro mesi a Ippodromi e Città (società indebitata, al 31.12.2006, nei confronti dello Stato per euro 11,405 milioni)   che, però, dal canto suo, chiede ancora un anno di gestione.
Un incubo per i dipendenti, un sogno che diventa realtà per i maiali di cinta senesi.

G.R.

  Pagina stampabile Invia questa notizia a un amico

I commenti sono di proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&