Alla sbarra le esternazioni di Benedetti, l’Unagt chiede garanzie per i suoi.
Società di corse e Unire: presto la firma.

Finisce dritto all’Unire, con specifica richiesta di assicurazioni e garanzie, l’intervento di Roberto Benedetti pubblicato da “Il Giornale” il 6 novembre scorso. La lettera, che ha per oggetto le fantasiose esternazioni del professionista su presunti giri di potere, è stata inviata dall’Unagt all’Ente a cui, si chiede, passando dal mondo dei sogni a quello della realtà, che il presidente, in assenza di un chiarimento pubblico, non sia più nominato in convegni ai quale partecipano aderenti all’Unagt.
Ecco il testo della lettera trasmessa all’Unire:
“Questa associazione fa riferimento ad un articolo apparso in data 6.11.07 sul quotidiano “il Giornale”, a firma Roberto Benedetti.
Nel predetto articolo, il dott. Benedetti, riferendosi all’Unagt, usa toni e parole che da un lato si ritengono offensivi, ma dall’altro lato risultano espressione di malanimo e cattiva predisposizione nei confronti dell’Associazione e, di conseguenza, dei singoli associati. Argomenti, questi, che potrebbero semplicemente infastidire o irritare in rapporti comuni, ma che assumono un rilievo ben diverso quando a profferire le frasi in questione è un Presidente di Giuria, che tutti i giorni o quasi è chiamato a dare giudizi ed applicare sanzioni nei confronti di guidatori ed allenatori.
Riportiamo una campionatura dell’articolo in questione, nel quale l’Unagt è definita una “setta” che avrebbe un “progetto egemone che i guidatori Unagt… hanno in testa”; nel quale l’Unagt è accusata di volere gli ex guidatori nelle terne per chiudere e completare il disegno di potere che investe l’intera ippica, senza “finestre aperte”, con metodi di un Moloch, di un Kgb o di un “Grande fratello”.
L’Unire, secondo il dott. Benedetti, avrebbe dovuto vigilare affinché questo “Moloch” non si sostanziasse; e secondo lui è ora di farlo.
Senza entrare nel merito delle assurde accuse e delle fosche tinte di una strategia di potere che non esiste, non si vorrebbe che per combattere il progetto “deviato”, come dice lui, il dott. Benedetti, quale Presidente di Giuria, veda affievolire se non perdere quella comprovata e tradizionale imparzialità che sino ad ora lo ha caratterizzato.
Non si può quindi che chiedere garanzie specifiche, in proposito, o assicurazioni e pubbliche prese di posizione dell’interessato, in difetto di che si dovrà chiedere che il predetto Presidente non sia nominato in convegni ai quali partecipino aderenti Unagt.
In attesa di un pronto riscontro, porgiamo i migliori saluti.”
Come abbiamo ribadito anche nell’intervento di ieri, il nostro primo dovere è quello di difendere gli associati. Persone che si sono affidate a noi per vedere tutelati i propri diritti e che si aspettano azioni energiche se questi vengono calpestati. Che sia già accaduto o che sia nell’aria poco importa.
Importante è vigilare, sempre e comunque, soprattutto quando ci si trova in situazioni che di chiaro hanno solo poche righe, nero su bianco, con un mare di fantasia intorno.
E’ in via di definizione, dopo l’ormai famosa sentenza del Tar Toscana n. 2032/07, la nuova disciplina dei rapporti fra società di corse e Unire.
Dopo la riunione che si è tenuta ieri presso gli uffici di via Cristoforo Colombo, a Roma, tra Unire, Uni, Federippodromi, e, sembra, Trenno, sembrano delinearsi i contorni per una soluzione condivisa della questione, attraverso una proroga della attuale convenzione fino al 2008, salva naturalmente l’approvazione del Ministero competente.
Speriamo che con la stessa celerità si risolvano anche i problemi delle categorie, a partire dal doping per arrivare al CCNL, senza dimenticare il corso allievi e tutto il resto.
G.R.