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Unagt : Tg Comitato 26.10.07: galoppo: i soldi ci sono. I problemi pure
Inviato da unagt il 26/10/2007 23:07:55 (886 letture)

Ufficializzato il montepremi che conferma gli impegni dell’Unire, ma i conti, probabilmente, non torneranno.

Il Consiglio di Stato dice “no” a Euro Italia e difende l’Unire.

Ricorre anche Trenno, ma contro la Labronica.



 L’Unire (anche se in ritardo) ha ufficializzato, come per il trotto, anche il montepremi ordinario del galoppo.
Una circolare (clicca  qui) del segretario generale trasmessa nei giorni scorsi alle società di corse al galoppo ha confermato che il montepremi complessivo per l’anno 2007 è pari a 218,2 milioni di euro, come da bilancio di previsione 2007. Lo stanziamento ordinario registra invece una diminuzione del 9,23% rispetto al 2006, dovuta al reinserimento del premio aggiunto per un pari importo.
Quindi le dotazioni a premi dei convegni tagliati nel galoppo, come nel trotto, vengono recuperate.
Cifre che confermano il mantenimento degli impegni assunti dall’Unire con le categorie nel novembre 2006. Ma che sinora non sono state ufficializzate perché Panzironi prima di andarsene aveva pensato bene di lasciare tre bilanci aperti, tra cui il preventivo 2007 (con proposta di montepremi a 175,134 milioni), ritornato approvato dal Mipaf a fine settembre.
Il problema, adesso, è vedere quante società hanno speso in anticipo la loro quota premi, non tenendo conto degli inviti alla prudenza.
Un atteggiamento, purtroppo, ricorrente. Come ricorrente è l’idea che “tanto alla fine qualcuno che tira fuori i soldi e pareggia i conti lo si trova sempre”.
 Una volta tutto questo si chiamava assistenzialismo. Oggi, forse, per gli ottusi si traduce in furbizia.
Resta il fatto che è proprio questo tipo di comportamento a portare l’ippica alla deriva, facendo scontare a tutti gli errori di pochi.


Nuova puntata, martedì scorso (23 ottobre), della battaglia politico-giudiziaria messa in moto contro l’Unire da alcune società di corse (in testa Ippodromi & Città di Attilio D’Alesio e Gaetano Papalia e Labronica Corse) e dall’Anagt di Gabriele Baldi.
E nuova sconfitta su carta bollata per i manager delle società di corse in questione che da mesi stanno attaccando, senza troppo successo e con qualche spesa di troppo, il calendario delle corse 2007.
Il Consiglio di Stato, infatti, confermando l’orientamento giudiziario dei vari Tar italiani,  ha respinto l’appello di Euro Italia (il cui ricorso era stato già respinto in primo grado dal Tar Lazio) contro il calendario, riconoscendone validi i criteri ispiratori.
Se oltre a firmare ricorsi, questi signori iniziassero a comportarsi da veri imprenditori, forse le società che rappresentano godrebbero di una maggiore salute finanziaria.


Nel frattempo la società Trenno srl ha presentato ricorso in appello contro la Labronica Corse per l’annullamento della sentenza 2032 del 20 agosto 2007, con cui il Tar Toscana ha dichiarato nulla non solo la convenzione Unire - Labronica, ma anche tutti gli atti che costituiscono il presupposto delle convenzioni con tutte le altre società di corse, firmati (guarda caso) da Franco Panzironi.
Se si continuerà ad andare avanti a suon di ricorsi non sarà facile per l’Unire ridefinire i rapporti convenzionali con le società di corse. E in assenza di un contratto, senza approvazione ministeriale, l’ente non potrà continuare a pagare emolumenti agli ippodromi, nonostante le ridicole prove di forza di qualcuno di essi.
Forse è il momento che qualche impianto si faccia due conti in tasca e decida se sia il caso, o no, di continuare a vivere di assistenza.
Tanto più se il denaro che arriva dall’Unire è utilizzato per tutto meno che per rendere efficienti le proprie strutture.

G.R.

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