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Unagt : Tg Comitato 17.10.07: Anact, cercasi testa di ponte con il passato
Inviato da unagt il 17/10/2007 23:42:18 (859 letture)

Presidenza onoraria: Fabbri ci prova.
Concessioni senza gara
: condannata l’Italia. E all’Onorevole Contento viene anche da sorridere.



Le toto nomine sono sempre più di moda, nella politica come nell’ippica.
Quest’ultima risente di un’impostazione più politica che  tecnica, che ne limita le possibilità di rilancio e permette il perpetuarsi di una lunga crisi, che, da anni,  investe il settore tecnico – amministrativo, dequalificando corse e minando l’ efficienza dell’Unire.
Ritornando al caso Anact, i dieci consiglieri dimissionari sarebbero alla ricerca del candidato Presidente “testa di ponte”. Fonti attendibili affermano che la candidatura di Sandro Viani, in un primo momento in pole position, sembra accantonata e che in ogni caso il nome dell’aspirante deve essere ricercato tra quelli disposti a seguire la linea di Gianfranco Fabbri che, naturalmente, si dichiara fuori dai giochi.
Fabbri, secondo voci ricorrenti,  potrebbe diventare Presidente onorario, nomina di competenza dell’assemblea, su proposta del C.D. o di 1/10 dei soci e che è conferita a persone che si siano particolarmente distinte in azioni volte a dare prestigio e vantaggio all’Associazione.
L’ex consigliere Anact, l’ex Presidente Anact, l’ex Vicepresidente Unire, si è distinto in passato per l’appoggio incondizionato all’Unire di Franco Panzironi che, a sua volta, ha brillato soprattutto per la permissività nei confronti  dei concessionari alla raccolta delle scommesse (minimi garantiti, quote di prelievo e canoni tv non pagati) e per aver ridotto  il montepremi dai 274,377 milioni del 2004 ai 175,384 (poi riportati a 218,2 da Melzi)  proposti nel bilancio preventivo 2007.
Il curriculum c’è tutto. Spiccano in particolare le azioni prestigiose.
Se ne sono accorte soprattutto le categorie facendosi due conti in tasca.

La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per il rinnovo, senza gara, di 329 concessioni ippiche.
E l’Onorevole Manlio Contento, su uno “scherzo” che alle agenzie ippiche costò più di 129 milioni di euro, ci si fa anche una risata. Emerge dall’intervista realizzata da Nicola Tani e pubblicata su Totoguida Scommesse il 16 ottobre scorso. Interessante il commento dell’ex sottosegretario all’Economia con delega ai giochi, incarico ora passato con il cambio di legislatura ad Alfiero Grandi.
“…A mio avviso le osservazioni della Commissione Europea (attivata da un esposto Stanley) potevano avere un fondamento. – le parole di Contento –  La competenza con la legge 200 del 2003, andò al Ministero delle Politiche, guidate da Gianni Alemanno che si mosse in maniera diversa…”.
Tani, tra parentesi, aggiunge “lo dice sorridendo”.
Parlando della medesima legge che ha permesso di cancellare 129,657 milioni di euro dovuti dalle agenzie ippiche dal bilancio consuntivo Unire 2003, facendoci, anziché sorridere, versare un mare di lacrime.

G.R.

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