Richieste sul tavolo, via alla protesta. Corse in ritardo, ed è solo l’inizio.

Dopodomani (venerdì), essendo rimaste, al momento, inevase le richieste di Upt, Unagt, Fipt, inizierà la prima forma di protesta delle categorie, attraverso un ritardo di 15 minuti dell’inizio delle corse.
Proprietari, allenatori, guidatori lamentano:
1. Un persistente e insostenibile ritardo (quelli di giugno sono stati appena saldati ) dei Premi pagati direttamente dall’Unire;
2. Contrariamente agli impegni assunti dagli attuali vertici Unire, il montepremi ordinario relativo ai convegni diminuiti, rispetto al 2006, nel calendario 2007 non verrebbe recuperato.;
3. Mancata pianificazione della riforma (più volte annunciata) doping, che non offre sufficienti elementi di trasparenza, dal momento del prelievo all’effettuazione delle analisi;
4. Un inadeguato controllo della regolarità dello svolgimento delle corse (e una mancata riprogrammazione tecnica delle stesse), abbinato per il trimestre in corso, all’ufficializzazione di nomine, da parte dell’Unire, di addetti al controllo e vigilanze delle corse che destano più di una perplessità per quanto concerne impegno di spesa e trasparenza;
5. La perpetuazione di una non corretta e onerosa gestione del segnale tv per le corse dei cavalli.
Per l’occasione, abbiamo tolto dalla naftalina il fischietto usato da Guido Melzi d’Eril (a cui confermiamo la nostra fiducia) in occasione della protesta organizzata nel marzo 2005 contro il Mipaf di Alemanno e l’Unire di Panzironi.
L'inizio di una svolta attesa da tempo.
Svolta che, però, ha rallentato se non fermato il passo, di fronte ad una direzione amministrativa e (si fa per dire) tecnica dell’Unire sempre più inefficiente (grondanti di sudore per la fatica, non hanno controllato neppure i prospetti mensili inviati dagli ippodromi sull’utilizzo degli stanziamenti, con il brillante risultato che, per colpa di qualche ippodromo “sprecone” che ha esaurito la sua quota – premi, ora mancano i quattrini).
Né sembra che questi signori abbiano il tempo per provvedere alle incombenze per il pagamento tempestivo dei premi.
Ma allora, Conte Melzi venga con noi a fischiare contro questi dirigenti, che dopo un anno sono ancora al loro posto con i loro mega stipendi e non possono capire il significato del sacrificio di chi si alza alle 5 del mattino, tutte le mattine, per andare in scuderia.
Gente che sembra sposti un grattacielo quando esce alle 8 di sera o quelle poche volte che ritorna in ufficio il sabato.
Venga con noi a fischiare, con la gente semplice che continua a sostenerla, e pretenda l’efficienza dell’apparato dirigenziale dell’Unire.
Un Ente che non dovrebbe avere il sapore dell’acqua minerale, ma una sua funzionalità tecnica specifica, rispondendo con puntualità alle esigenze degli operatori
Un Ente che una volta era la casa degli ippici e che ora sembra il cimitero degli elefanti.
G.R.