Cinque punti al centro della protesta.
Su La Gazzetta dello Sport il caso Infinitif e In Dix: italiani o francesi ? 
Il contesto ippico sta diventando, a dir poco, esplosivo e, paradossalmente, per piccoli problemi quotidiani irrisolti che, col tempo, diventano grandi problemi.
Necessita ripristinare funzionalità, indispensabile per avviare una macchina ippica che da tanto (troppo) tempo è ferma, ingessando l’Unire e tutto ciò che vi ruota attorno.
Per dirigenti e funzionari dell’ente tutto ciò che concerne il cavallo è tabù.
Mai una risposta: dai pagamenti dei premi al doping, dalle nomine dei funzionari alla televisione dell’ippica, dai controlli dei libretti programmi allo stanziamento degli ippodromi, dai certificati di importazione e esportazione alla giustizia sportiva.
Il malcontento dilaga e la gente non sa più a quale santo rivolgersi.
E Guido Melzi è costretto (colpevolmente) a ricoprire tutti i ruoli e improvvisarsi Commissario – centralinista, Commissario - facchino, Commissario - programmatore, senza però fare il Commissario. Invece è stato nominato Commissario Governativo e deve esercitare i suoi poteri, ancorando segretario e direttori generali e quant’altri ai loro doveri, al servizio dell’ippica e non della politica.
Se dovessero prendere un’altra strada, nessuno li rimpiangerebbe.
La sopportazione delle categorie è al limite.
Pertanto Upt, Fipt, Unagt, loro malgrado, constato che alle parole non seguono i fatti, hanno indetto lo stato di agitazione e pubblicato il seguente comunicato, a firma dei rispettivi Presidenti.
“Le sottoscritte associazioni, riunite a Bologna, pur ribadendo stima e fiducia nei confronti del Commissario Guido Melzi d’Eril, non possono esimersi dall’evidenziare:
1. Debbono essere ancora pagati, nonostante le assicurazioni ricevute, i Premi di giugno saldati direttamente dall’Unire;
2. Si apprende oggi da Lo Sportsman, contrariamente agli impegni assunti dagli attuali vertici Unire, che il montepremi ordinario relativo ai convegni diminuiti nel calendario 2007 (rispetto a quello 2006) non verrebbe recuperato. Evidentemente la questione è dovuta ad uno stanziamento provvisorio esagerato da parte di alcuni ippodromi che hanno esaurito, o quasi, la quota – premi di loro competenza, squilibrando così la distribuzione del montepremi ordinario, con la conseguenza che verrebbe premiato chi si è comportato male, a scapito di chi ha applicato, in via prudenziale, una programmazione oculata. E’ questo il risultato di un mancato controllo da parte degli uffici Unire competenti, che, da quanto risulta, non hanno verificato, ma nemmeno guardato, forse perché troppo stanchi, i prospetti mensili degli stanziamenti a premi inviati dalle società di corse;
3. Mancata pianificazione della riforma (più volte annunciata) doping, che non offre sufficienti elementi di trasparenza, dal momento del prelievo all’effettuazione delle analisi;
4. Un inadeguato controllo della regolarità dello svolgimento delle corse (e una mancata riprogrammazione tecnica delle stesse), abbinato per il trimestre in corso, all’ufficializzazione di nomine, da parte dell’Unire, di addetti al controllo e vigilanze delle corse che destano più di una perplessità per quanto concerne impegno di spesa e trasparenza;
5. La perpetuazione di una non corretta e onerosa gestione del segnale tv per le corse dei cavalli.
Pertanto, pur apprezzando il coraggio e lo sforzo con cui Guido Melzi d’Eril ha difeso il montepremi (voce di bilancio stabile per legge, art 12 Dpr 169/98) riportandolo a euro 218,2 milioni dai 175 proposti da Panzironi, pur ribadendo piena fiducia nella sua persona, Upt, Fipt, Unagt, in difetto di assicurazioni formali del rispetto e dell’espletamento dei punti di cui sopra, attueranno da venerdì 12 ottobre un ritardo di minuti 15 dell’inizio delle corse, riservandosi, in assenza di un segnale di svolta, ulteriori e più incisive forme di protesta in tutte le competenti sedi.”
"Infinitif e Indix francesi ? Allora fuori dal Derby”, il titolo di un articolo di Michele Ferrante su La Gazzetta dello Sport di oggi (venerdì) (clicca qui).
Due sarebbero le raccomandate pervenute all’Unire, firmate da 9 delle 10 scuderie avversarie domenica nel Derby di Infinitif e In Dix Huit, della scuderia Bolgheri, riconducibile a Jean Pierre Dubois, famosa anche per i cavalli con doppio passaporto come Gastine, radiata dal nostro albo.
Nelle due missive si chiede tutta la documentazione che comproverebbe che i due cavalli sono italiani.
Un cavallo per essere iscritto al libro genealogico italiano deve rientrare in Italia entro il 31 dicembre dell’anno di nascita e il microchip al puledro deve essere inserito sotto la madre.
Anche per questo sussisterebbero elementi che desterebbero dubbi sulla nazionalità dei due soggetti, tra cui il certificato di intervento fecondativo (CIF) del 9.06.2003 di Island Dream, la mamma di Infinitif, redatto presso la stazione di monta di Marco Folli (a Mordano).
Nello stesso certificato è indicata quale proprietaria la scuderia Bolgheri, dato sicuramente errato, in quanto persino dalle stesse dichiarazioni dei proprietari, la vendita della cavalla sarebbe avvenuta l’8.5.04 (il giorno prima della nascita di Infinitif, in Francia).
E dopo meno di due mesi il puledro sarebbe già stato trasportato, al seguito della madre, in Italia, dove il 29.06.04 il dottor Gustavo Fadiga (genero di Gianfranco Fabbri) gli inserisce il microchip.
Discorso pressoché identico per In Dix Huit, con la mamma Guilty of Love fecondata presso Folli l’8.6.2003 (il giorno prima di Infinitif), nato in Francia l’8.5.2004 (il giorno prima di Infinitif) e con microchip inserito il 29.06.04 (stesso giorno di Infinitif), sempre dal dottor Gustavo Fadiga.
Comunque, sarà pure vero che cento indizi non fanno una prova, come cento conigli non fanno un cavallo, ma di fronte ai dati sopra riportati, pare più che logica la richiesta delle scuderie Al..Az, Bivans, Orlando Stable, Furia, Mondial Sports, Stall Catch Glory, Tecnica nella Luce, Toni D’Aquino, Trofal Star di correre con riserva sino all’esito della verifica della documentazione richiesta, al fine di accertare la nazionalità di Infinif e In Dix Huit.
G.R.