Lettera aperta al Segretario Generale UNIRE, trasmessa, per conoscenza, anche all’Ill.mo Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, On. Gianni Alemanno. Pubblicata anche dal quotidiano Libero il 27.08.04.
Milano, 25.08.2004
Egregio,
Signor Segretario Generale UNIRE,
Società di Corse e Categorie, puntualmente estromesse da tutte le consultazioni, allarmate per decisioni e comportamenti quantomeno discutibili, e senza alcuna garanzia che consenta di programmare serenamente i propri investimenti, chiedono che sia fatta assoluta chiarezza su punti la cui discussione non può essere rinviata un minuto di più: montepremi, bilancio, calendario, valutazione degli impianti, doping, criteri di nomina degli addetti alla vigilanza e controllo delle corse.
Gli operatori ippici lanciano un allarme rosso sull’importo del montepremi 2005 che sembra destinato a subire una riduzione nonostante il volume delle scommesse negli ultimi anni sostanzialmente tenga. Gli operatori hanno bisogno di certezze per programmare i loro investimenti, da qui la necessità di conoscere il montepremi per il 2005 prima delle prossime aste del 6 settembre p.v., come consuetudine. Montepremi rimasto inalterato dal 1999 , anzi, diminuito negli ultimi anni e che non può né deve essere considerato una voce residuale del Bilancio, bensì come emergenza primaria per tutto il movimento ippico, stabilendone l’ammontare preventivamente. Pertanto si torna a chiedere chiarimenti sulle poste iscritte dall’UNIRE nel Bilancio Preventivo 2004, dove si sottolinea il carattere di una tantum, solo per il 2004, del contributo ministeriale di 35 milioni di euro. Nel Bilancio si parla infatti di “necessarie economie che permettano, a decorrere dall’esercizio 2005, di raggiungere una situazione di pareggio finanziario, in assenza di ulteriori contributi ministeriali” e sullo stesso sembrano gravare, tra le tante altre, pesanti poste conseguenti al lodo arbitrale 26.05.2003 tra Agenzie ippiche e Ministeri competenti e ai crediti da riscuotere per canoni servizio TV. E ancora resta misteriosa la destinazione del prestito di 150 milioni di euro deliberato dalla Cassa Depositi.
Gli operatori ippici chiedono di sapere perché non sono stati sentiti per argomenti di vitale importanza per i quali la legge prima e il Ministro Alemanno poi, dopo un duro sciopero generale del settore, hanno codificato la loro consultazione. Le ricordiamo il comunicato 5.1.2004 del Ministro Alemanno, diffuso dall’UNIRE, in cui si afferma che per invarianza di montepremi s’intende anche invarianza di calendario: “…… - Definizione di un accordo programmatico con le categorie che abbia l’obiettivo di confermare per il 2004 l’invarianza del montepremi rispetto al 2003 e la definizione delle strategie programmatiche necessarie per il pareggio di bilancio dell’UNIRE dal 2005 in poi;……”. Pensa che le strategie cui fa riferimento il Ministro siano solamente degli aggiustamenti di poste contabili? Pensa che spostamenti di date, riduzioni del numero di convegni di corse senza preavviso e variazioni di montepremi non portino ad una “varianza” del calendario? Pensa che le indicazioni dell’Ente, come Lei stesso ha pubblicamente affermato, dovrebbero essere quelle di contravvenire i Regolamenti solo per rispondere positivamente a richieste estemporanee dell’ultimo momento? Pensa che i costi, i disagi, le incongruenze, determinate dalle situazioni denunciate dagli operatori non concorrano alla formazione del bilancio ed alla invarianza del montepremi?
Gli operatori ippici esigono delucidazioni per comportamenti non conformi alla disciplina regolamentare, a partire da quella aggettivazione di “clientelare” da Lei pubblicamente data, di un calendario che Lei stesso ha promulgato, che distribuisce circa 257.436.430,00 di euro e che disattende completamente la delibera n. 7 del 19.2.2004, relativa ad una articolata e razionale distribuzione delle giornate di corse e delle date dei Grandi premi.
Gli operatori ippici affermano di non aver mai ricevuto i parametri validi per i criteri di compilazione dei calendari dei prossimi mesi, come da Lei pubblicamente affermato.
Gli operatori ippici hanno invece ricevuto le due delibere relative alle “ Prescrizioni tecniche minime per gli impianti ippici”, che non sono la stessa cosa dei criteri di compilazione dei calendari. Prescrizioni, la cui consultazione, al pari di altri argomenti tecnici di vitale importanza per l’ippica, non può essere surrogata dalla richiesta di rispondere ad un semplice e discutibile questionario. Lo standard prospettato dalle deliberazioni in oggetto appare insufficiente sia per quanto concerne la sicurezza degli operatori, sia per la regolarità delle corse. Parametri “non senso” come l’innaffiamento fisso per le piste di trotto, il vincolo della pendenza delle curve, il tipo di proiettori, renderebbero non idonee le piste più famose d’Europa. Altre materie fondamentali, come il fondo della pista, l’adeguato parco mezzi meccanici, l’accurato utilizzo degli stessi non sono menzionate. E i requisiti per le varie partenze con resa di metri in uso nei nostri ippodromi di trotto, gli indirizzi per alcune tipologie di piste da corsa e per geometrie diverse dai tracciati ad anello non sono presi in considerazione. La redazione delle succitate disposizioni sembra un collage mal riuscito (alcune frasi sono riportate letteralmente) di vecchi studi dell’Ente e criteri consegnati dai nostri consulenti negli ultimi anni.
Gli operatori ippici chiedono il rispetto della normativa sui criteri di nomina degli addetti al controllo e alla vigilanza delle corse. Risulta, tra le molte incongruenze, che nei mesi di agosto e settembre 2004 non sia stato nominato l’handicapper in alcuni ippodromi. Si chiede come possa considerarsi regolare e omologabile una corsa formulata in assenza dell’handicapper, funzionario abilitato a “provvedere al programma ufficiale delle corse e presenziare alla dichiarazione dei partenti”. Il programma ufficiale costituisce, per legge, il documento, diffuso dall’UNIRE, che fa testo agli effetti delle scommesse in base al quale le stesse vengono accettate. Si è certi di non correre il rischio di fare invalidare uno o più convegni di corse - con clamorosi esiti sulle scommesse e sulla credibilità del gioco che costituisce fonte di rilevante entrata per l’Erario - per l’assenza dell’handicapper?
Gli operatori ippici non possono non rilevare le gravissime carenze economiche, organizzative, gestionali, amministrative, ma soprattutto la totale assenza di competenze tecniche specifiche dell’UNIRE, alle quali si può sopperire esclusivamente attraverso una vera consultazione con gli operatori ippici, non limitata a prontuari o modulistica d’ordinanza.
Siamo quasi ad un punto di non ritorno.Gli operatori ricordano ancora una volta che il loro settore crea introiti stabili tutelati dalla legge (art. 12 dpr 169/98) e che decine di migliaia di lavoratori e decine di Società di corse rischiano di essere definitivamente travolte e con essi un indotto che consente investimenti pubblici e privati per il continuo miglioramento della loro attività, punto fermo nel panorama sportivo non solo nazionale. Come intende l’UNIRE tutelare gli operatori ippici di fronte ai prorompenti sviluppi del mercato delle scommesse non ippiche? Come intende tutelarci al di là delle evanescenti cortine fumogene e degli inutili proclami di facciata? Quali le linee di base del suo piano industriale ancora da concertare con tutti gli operatori? Sinora l’unica strategia espressa dall’Ente sembra quella ristretta di non cogliere nuove opportunità di mercato e di contrapporre gli uni contro gli altri, facendoli finire tutti insieme in un vicolo senza sbocco. L’immagine che dobbiamo promozionare deve corrispondere ad un’ippica credibile, di qualità, avvincente quanto trasparente, capace di individuare precisi riferimenti socio-economici, di ristabilire un feeling con il pubblico. Ribadiamo per l’ennesima volta la necessità improcrastinabile di conoscere immediatamente l’importo del montepremi per il 2005 e di iniziare senza indugi un confronto per una serena discussione degli argomenti sopra esposti, in linea con quanto chiesto dallo stesso Ministro, On. Gianni Alemanno.
Federippodromi:Guido Melzi d'Eril
UNAGT : Alessandro Meneghetti
UPT: Vincenzo Mauro
FEDERTROTTO: Mario Mattii
UIF: Walter Scaringi per Alessandro Parravani
UNCPS : Avv. Federica Croci per avv. Paolo M. Zambelli
100 Titolari di scuderie di trotto tra cui:
Scud. Pradona; Scud. Baby Stable; Scud. Lady Samanmtha; Scud. Gragnano; Scud. Oceania; Scud. Quintili R.; Scud. Annet; Scud. Due Pier; Scud. Bordoni; Scud. Fox; Scud. Bacalini; Scud. Marco Petrini; Scud. Savini.
100 Titolari di scuderie di galoppo tra cui:
Scud. Anacleria Carmela, Scud. Maggi Armando, Scud. Pessi Ovidio, Scud. Roberto Brogi, Scud. Green Stars, Sxcud. Lady Fashion, SDcud. Chimax, Scud. Bietolini Luigi, Scud. Bietolini Gianluca, Scud. Stema, Scud. Green, Scud. Colasanti Luigi; Scud. Franco Imbaglione, Scud. Dauble King Scud. Marco Petrini, Scud. Antonio Perraneo.