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Unagt : Tg Comitato 27.9.07: Ippodromi & Cittą, stop dal 3.10.07?
Inviato da unagt il 27/9/2007 17:40:35 (1118 letture)

Preavviso di serrata.




Il  Presidente di Ippodromi & Città e di Uni, Gaetano Papalia, ha annunciato una serrata dei suoi ippodromi con decorrenza mercoledì 3 ottobre.
Le ragioni della serrata: crediti insoddisfatti nei confronti dell’Unire per circa 9.000.000 di euro.

Si lamenta Papalia del fatto che l’Unire avrebbe interrotto o sospeso i pagamenti in esito a una sentenza del Tar Toscana, la quale, al contrario, si limiterebbe ad annullare la sola convenzione con la soc. Labronica di Livorno, né il mancato pagamento potrebbe legittimamente giustificarsi con i debiti verso Erario e Inps della Ippodromi & Città, in quanto le relative cartelle esattoriali sarebbero state impugnate.

Le ragioni esposte da Papalia sono incomprensibili, o meglio sono comprensibili solo nella loro pretestuosità e strumentalità, infatti:


1)   Non
è concepibile, né evidentemente provabile o documentabile, un presunto credito di Ippodromi & Città nei confronti Unire per 9 milioni di euro.
2)      
E’ invece provato e documentato un credito dello Stato nei confronti di Ippodromi & Città  - risultante dal bilancio della stessa società al 31.12.2006 (clicca  qui) – di 11.405.164 euro, in gran parte già richiesto con cartelle esattoriali.
3)    La sentenza Tar Toscana non annulla tutte le convenzioni Unire, ma annulla, e questo è decisivo, tutti gli atti che ne costituiscono presupposto e parte integrante. Di conseguenza tutte le convenzioni nella sostanza, facendo riferimento a clausole, condizioni, valutazioni contenute negli atti annullati, e anzi tenendo gli atti annullati quali parte integrante dello schema contrattuale, sono inapplicabili.
 
In più le convenzioni sono comunque inefficaci in quanto non approvate dal Ministero vigilante.
4)    
Le perplessità create dalla pronuncia del Tar Toscana, peraltro, non potranno mai portare l’Unire a rifiutare sine die pagamenti alle società di corse, in quanto le stesse prestano comunque servizi. Sino alla regolarizzazione del sistema (che potrà avvenire in vari modi: es. rimuovendo le irregolarità formali, o redigendo nuove convenzioni, o per assurdo, confermando gli atti annullati, e così via), l’Unire dovrà pagare alle società di corse compensi in conto, salvo conguaglio attivo e passivo finale.
5)    
Tanto è vero che l’Unire, con nota 27.9.07 prot. 58794 (clicca  qui), ha disposto una remunerazione in conto alle società di corse, che verrà erogata entro la prossima settimana.
6)    
Ne consegue che la conferenza stampa di Papalia è già anacronistica e sorpassata, infatti l’Unire pagherà gli ippodromi per i servizi resi. Ma difficilmente potrà pagare Ippodromi & Città, perché tale società non ha pagato cartelle esattoriali per debiti verso l’Erario. L’art. 48 bis del D.Pres. 29/9/73 n. 602

(clicca  qui) infatti impedisce all’Unire di pagare importi superiori a 10.000 euro se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento pari almeno a 10.000 euro (e questo è il caso di Ippodromi & Città).
Del tutto insignificante il riferimento a dedotte, ma non provate impugnative delle cartelle da parte di Ippodromi & Città: in primo luogo perché né l’art. 48 bis citato, né le circolari della ragioneria generale dello stato n. 28 del 6.8.07 e n. 29 del 4.9.07 (clicca  qui) ammettono deroghe in caso di impugnative, in secondo luogo perché comunque non è neppure allegato il fatto di sospensive concesse dalle presunte autorità decidenti, e quindi non è in discussione l’esecutività delle stesse.

Conclusione
: le ragioni della minaccia di serrata sembra a nostro avviso non poter riguardare affatto il mancato pagamento (o meglio, presunto mancato pagamento) da parte di Unire.

Notizia dell’ultima ora: anche Trenno Spa, (società collegata alle agenzie che, secondo i bilanci Unire, debbono all’Ente ippico quasi 100 milioni di euro per canoni Tv in precedenza eliminati, in via prudenziale, dalla vecchia gestione, ivi compresi Segretario e Direttore Generale amministrativo) sembra voler affiancare nella serrata Ippodromi & Città.
Finalmente, la fronda anti-Melzi è venuta allo scoperto.

Dopo la guerra giudiziaria, le minacce contro il presidente dell’Anact e dell’Upt, le dimissioni di Colombo, ecco ora la serrata.

Giunge notizia, in tarda serata, che la società Ippodromi & Città sia intenzionata a ritirare la sua mozione di protesta, anche se ufficialmente nulla è mutato dalla conferenza stampa.
Forse perché il tentativo di strumentalizzare le categorie, per fini che nulla hanno a che fare con il montepremi, è fallito.


G.R.

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