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Unagt : Tg Comitato 21.9.07: rilancio, l’Anact critica con il paraocchi
Inviato da unagt il 21/9/2007 22:43:39 (849 letture)

Lo sdegno delle associazioni. Domani le batterie di qualificazione al Derby.



Frattura nell’Anact. L’altro ieri  (mercoledì) il direttivo dell’associazione si è diviso (per l’eliminazione della percentuale destinata agli allevatori nei convegni differenziati, utilizzata per raddoppiare la dotazione dei G. Premi di gruppo di 1 e, quindi, in parte ridestinata agli allevatori stessi)  e 9 consiglieri su 15 hanno votato una mozione che ha sconfessato la linea del Presidente Roberto Brischetto, tesa al mantenimento e all’incremento del montepremi e al rilancio dell’ippica.
Un paradosso, un, si fa per dire, insulto all’intelligenza umana, che non trova riscontro se non in una logica politica che nulla a che fare con il bene dell’ippica e degli ippici tutti, ma perseguita, probabilmente, nel tentativo di restaurare vecchi interessi e vecchi privilegi. 
Una strategia complessiva in relazione alla quale sarebbe opportuno individuare il vero direttore d’orchestra (i musicanti sono noti, i soliti portatori d’acqua), le vere intenzioni, i veri obiettivi e i veri programmi.
Di seguito pubblichiamo il comunicato di sdegno diffuso dai Presidenti e Vicepresidenti di Upt, Unagt, Fipt e Assogaloppo.

I Presidenti delle associazioni sottoscritte, informati delle presa di posizione della maggioranza dei consiglieri Anact, orfani di una  attività assistita,  manifestano il proprio sdegno per  il tentativo strumentale e mistificante  di screditare le scelte innovative del Ministro Paolo De Castro e del Commissario Guido  Melzi d’Eril per la  riqualificazione, il rilancio e la stabilizzazione dell’ippica, un settore condotto dalle precedenti gestioni a un punto di quasi non ritorno.
Il percorso verso il rispetto delle regole, l’efficienza, la qualità, la regolarità, la certezza dei posti di lavoro, l’esaltazione dello spettacolo non piace a chi è abituato a vivere di assistenzialismo.
E di assistenzialismo vuole continuare a vivere.

A costoro sembra  non  interessare il futuro dell’ippica, cancellare un’eredità del passato che si è contraddistinta per l’inefficienza delle Aree amministrative e tecniche,  che ancora non riescono a risolvere problemi vitali quali il pagamento dei premi, l’espletamento dei bandi, la programmazione, il controllo di giurie e corse, la lentezza della giustizia sportiva e il doping.

Costoro
sembra  facciano finta di non sapere che proprio la nuova Unire ha consentito a tutti gli allevatori di incassare, per effetto del montepremi, salito dai 175 milioni messi a bilancio da Panzironi  ai 220 milioni deliberati da Melzi (+ 24,60%), 9 milioni di euro (di cui circa 5,4 per il trotto) che non avrebbero mai visto.
E’ triste constatare come la politica degli obiettivi disfunzionali agli interessi collettivi ippici  riesca ancora a muovere consumati personaggi, nostalgici di un  passato che ci ha portati sull’orlo della bancarotta.”

Domani ( sabato), all’ippodromo di Tor Di Valle, si disputeranno  le tre batterie di qualificazione al Derby del trotto, con il rientro di Infinitif (J.P. Dubois).
La finale è in programma domenica 7 ottobre.

G.R.

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