Lo sdegno delle associazioni. Domani le batterie di qualificazione al Derby.

Frattura nell’Anact. L’altro ieri (mercoledì) il direttivo dell’associazione si è diviso (per l’eliminazione della percentuale destinata agli allevatori nei convegni differenziati, utilizzata per raddoppiare la dotazione dei G. Premi di gruppo di 1 e, quindi, in parte ridestinata agli allevatori stessi) e 9 consiglieri su 15 hanno votato una mozione che ha sconfessato la linea del Presidente Roberto Brischetto, tesa al mantenimento e all’incremento del montepremi e al rilancio dell’ippica.
Un paradosso, un, si fa per dire, insulto all’intelligenza umana, che non trova riscontro se non in una logica politica che nulla a che fare con il bene dell’ippica e degli ippici tutti, ma perseguita, probabilmente, nel tentativo di restaurare vecchi interessi e vecchi privilegi.
Una strategia complessiva in relazione alla quale sarebbe opportuno individuare il vero direttore d’orchestra (i musicanti sono noti, i soliti portatori d’acqua), le vere intenzioni, i veri obiettivi e i veri programmi.
Di seguito pubblichiamo il comunicato di sdegno diffuso dai Presidenti e Vicepresidenti di Upt, Unagt, Fipt e Assogaloppo.
“I Presidenti delle associazioni sottoscritte, informati delle presa di posizione della maggioranza dei consiglieri Anact, orfani di una attività assistita, manifestano il proprio sdegno per il tentativo strumentale e mistificante di screditare le scelte innovative del Ministro Paolo De Castro e del Commissario Guido Melzi d’Eril per la riqualificazione, il rilancio e la stabilizzazione dell’ippica, un settore condotto dalle precedenti gestioni a un punto di quasi non ritorno.
Il percorso verso il rispetto delle regole, l’efficienza, la qualità, la regolarità, la certezza dei posti di lavoro, l’esaltazione dello spettacolo non piace a chi è abituato a vivere di assistenzialismo.
E di assistenzialismo vuole continuare a vivere.
A costoro sembra non interessare il futuro dell’ippica, cancellare un’eredità del passato che si è contraddistinta per l’inefficienza delle Aree amministrative e tecniche, che ancora non riescono a risolvere problemi vitali quali il pagamento dei premi, l’espletamento dei bandi, la programmazione, il controllo di giurie e corse, la lentezza della giustizia sportiva e il doping.
Costoro sembra facciano finta di non sapere che proprio la nuova Unire ha consentito a tutti gli allevatori di incassare, per effetto del montepremi, salito dai 175 milioni messi a bilancio da Panzironi ai 220 milioni deliberati da Melzi (+ 24,60%), 9 milioni di euro (di cui circa 5,4 per il trotto) che non avrebbero mai visto.
E’ triste constatare come la politica degli obiettivi disfunzionali agli interessi collettivi ippici riesca ancora a muovere consumati personaggi, nostalgici di un passato che ci ha portati sull’orlo della bancarotta.”
Domani ( sabato), all’ippodromo di Tor Di Valle, si disputeranno le tre batterie di qualificazione al Derby del trotto, con il rientro di Infinitif (J.P. Dubois).
La finale è in programma domenica 7 ottobre.
G.R.