Più di un milione di euro il volume di affari per una media, a capo, di 26 mila a euro. Cazzaniga fomenta contestazione contro Brischetto.
Tengono anche le aste Anact (stasera si è svolta la sessione serale) con un volume di affari di 1, 200 milioni di euro (leggermente inferiore all’incasso 2006) per una media a capo pari a 26 mila euro.
Il piano esposto da De Castro e Melzi nella conferenza stampa del 5 settembre u.s. ha contribuito ad evitare quel collasso del settore che un montepremi a 175 milioni (messi a bilancio da Panzironi) avrebbe sicuramente comportato.
Non è mancato un show imprevisto.
Il principe degli ex, Ernesto Cazzaniga, altro non ha potuto fare che distribuire fischietti ad alcuni presenti per contestare il Presidente Anact, Roberto Brischetto, “colpevole” solo per il percorso condiviso con il Commissario Unire, Guido Melzi. Un percorso che ha permesso di mantenere il montepremi 2007 a 220 milioni di euro, di assicurare un aumento dello stesso per il 2008, di raddoppiare le dotazioni dei Grandi Premi di gruppo 1, di reintrodurre il Premio aggiunto e di ridistribuire ai proprietari le iscrizioni dei Grandi Premi.
Non sono mancate nemmeno frasi ingiuriose all’indirizzo di Brischetto, alcune pronunciate dal delegato degli allevatori campani, Antonio Diana, che avrebbe più volte pronunciato “buffone “.
Comportamenti che non hanno bisogno di commenti, di personaggi alimentati solo dal livore di essere fuori dai giochi, che fino a ieri sostenevano un segretario che l'anno scorso era salito sul palco delle aste dicendo che i soldi c’erano e dopo appena aveva inviato una lettera al Commissario d’allora, Francesco Saverio Abate, in cui affermava la necessità di ridurre il montepremi per l’ultimo trimestre 2006 di 34 milioni di euro. E che poco prima aveva firmato una transazione che scontava quasi 100 milioni di euro ai concessionari alle scommesse, continuando a spendere 94 mila euro per ogni talk show di Bruno Vespa e centinaia di migliaia di euro per consulenze inutili .
La puzza di strumentalizzazione è davvero nauseante.
G.R.