I procedimenti davanti al Tar e Consiglio di Stato. Alcune società di corse in alleanza con qualche contestatore.

Con una virulenza e veemenza che non hanno precedenti, l’Unire di Guido Melzi d’Eril ha subito attacchi giudiziari di ogni tipo, in maniera particolare da alcune importanti società di corse (in testa Labronica & Ippodromi e Città) e dall’Anagt di Gabriele Baldi. Di seguito, l’elenco:
1) Ippodromi & Città (con ricorso firmato da Attilio D’Alesio) + Labronica (ippodromo di Livorno, di cui è stato Direttore Attilio D’Alesio) ricorrono al Tar Lazio contro la delibera di incarico dell’aprile 2007 a Maurizio Mattii quale consulente del Commissario. Secondo loro, Maurizio Mattii, parente di soggetti che hanno partecipazioni in un ippodromo, quello di Montegiorgio, è incompatibile perché portatore degli interessi dei familiari, con la conseguenza che il Commissario può farsi condizionare nelle sue scelte da una persona di parte. Prova ne sarebbe il calendario, penalizzante per le società ricorrenti. Si difende Maurizio Matti, osservando come le società non possono essere destinatarie di alcun atto del medesimo – che è privo del potere decisorio - e quindi sono destituite di legittimazione. In ogni caso, che non vi è incompatibilità, perché il medesimo da tempi non sospetti – oltre un anno - non era proprietario di quote di alcun ippodromo, né sussistevano conflitti di interessi (parentela con proprietari di quote di ippodromi), perché non previsti dalla legge per quella consulenza. Ribadiva che, in ogni caso, il calendario, emanato fra l’altro dal Segretario Generale, non penalizzava le società ricorrenti rispetto alle altre. Ippodromi & Città-Labronica chiedevano sospendersi la delibera di nomina. Il Tar Lazio, con ordinanza 25.7.2007, rigettava (clicca qui) la richiesta.
2) Ippodromi & Città (con appello firmato da Attilio D’Alesio) - Labronica (con appello sottoscritto dall’avvocato Andrea Ghezzani, legale rappresentante) insorgevano avverso tale ordinanza al Consiglio di Stato, che il 22.08.07 fissava celermente udienza per il giorno 29.8.07. Veniva totalmente ribaltata l’ordinanza del Tar Lazio, senza specificare come potevano gli atti destinati alle società di corse essere “inquinati” dal Mattii, in cosa consistesse la “obiettiva” incompatibilità e come la stessa potesse riferirsi ad una funzione non decisoria e di consulenza, da che cosa derivasse il “periculum in mora” (cioè il pericolo irreversibile della conservazione della consulenza del Mattii). Tant’è, comunque, che Maurizio Mattii ha perso (clicca qui) la sospensiva ed il provvisorio procedimento cautelare e rassegnerà senza bisogno di richieste o lunghi giudizi di ottemperanza il proprio mandato nelle mani del Commissario.
3) Il prossimo passo sarà la discussione nel merito davanti al Tar Lazio per l’accertamento della fondatezza o meno della domanda di Ippodromi & Città-Labronica.
4) Labronica (ippodromo di Livorno) impugna il calendario delle corse davanti al Tar Toscana per la diminuzione di due giornate rispetto agli anni 2004.05.06. Chiede la sospensiva. Si costituisce l’Unire, eccependo l’incompetenza del Tar Toscana e l’infondatezza nel merito. Con ordinanza 26.7.07 il Tar Toscana accoglie la sospensiva.
5) Unire impugna l’ordinanza del Tar Toscana (e presenta il Regolamento di competenza per portare il processo nella sua sede naturale del Tar Lazio) al Consiglio di Stato. Si è in attesa di conoscere la data della discussione.
6) Samac (ippodromo di Civitanova Marche, ricorso firmato da Ermanno Mori, legale rappresentante) impugna il calendario delle corse 2007 davanti al Tar Marche per la diminuzione di 15 giornate differenziate rispetto all’anno 2006. Chiede la sospensiva. Si costituisce l’Unire, eccependo l’incompetenza del Tar Marche e l’infondatezza nel merito. Con ordinanza 26.7.07 il Tar Marche accoglie, peraltro solo parzialmente, la domanda di sospensiva.
7) Unire impugna l’ordinanza del Tar Marche (e presenta il Regolamento di competenza per portare il processo nella sua sede naturale del Tar Lazio) al Consiglio di Stato. Si è in attesa di conoscere la data della discussione.
8) Ippodromi & città (con ricorso firmato da Attilio D’Alesio, amm.re delegato) impugna il calendario delle corse 2007 davanti al Tar Lazio per tutti gli ippodromi gestiti (Roma tr, Napoli tr. e gal., Firenze tr. e gal.), asserendo che dovevano essere annullati tutti gli atti relativi al calendario 2007 adottati da Commissario e Segretario Unire dal 25.05. 2007 in poi e chiedendo il risarcimento del danno subito da ippodromi e Città a causa dell’illegittima riduzione di corse rispetto al calendario per l’anno 2004. Fra l’altro anche perché le diminuzioni di quegli anni non erano state impugnate per le promesse dei contributi per una personalizzazione (poi non corrisposti), pari ad almeno 900.000 euro annui, come da documento di impegno dell'ex Segretario Unire (clicca qui). A fronte di tale personalizzazione e dei vantaggi diretti derivanti dalla istituzione di Roma e Napoli nel novero degli ippodromi di “rilevanza nazionale “ Ippodromi & Città aveva accettato la riduzione di 66 giornate dal 2004 al 2006. Si costituiscono, fra gli altri, il Commissario Unire e gli ippodromi di Cesena, Bologna, Follonica, Corridonia. Ippodromi & città chiede la sospensiva del calendario 2007. Il Tar Lazio, con ordinanza 30.08.2007, rigetta (clicca qui) l’istanza.
9) Euroitalia (ippodromo di Castrano, ricorso firmato da Giuseppe Trisolino), impugna il calendario delle corse 2007 perché non figura fra gli ippodromi cui sono assegnate corse. Si costituisce l’Unire. Euroitalia chiede la sospensiva. Il Tar Lazio, con ordinanza 30.08.2007, rigetta (clicca qui) l’istanza.
10) Asir (ippodromo di Ravenna, ricorso firmato da Giuseppe Pizzigati) impugna il calendario 2007 davanti al Tar Emilia-Romagna, per ottenere la riassegnazione di giornate. Chiede la sospensiva. L’udienza per la discussione è fissata per il giorno 6.09.2007.
11) Trenno (ippodromi di Milano e Montecatini, ricorso firmato da Claudio Corradini) impugna il calendario 2007 davanti al Tar Lazio per ottenere la riassegnazione di giornate. Chiede la sospensiva. L’udienza è fissata per il giorno 27.09.07;
12) L’associazione ippica capalbiese (ippodromo di Capalbio, ricorso firmato da Domenico Fratto), impugna davanti al Tar Lazio il calendario 2007 per ottenere la riassegnazione di giornate. Chiede la sospensiva. L’udienza è fissata per il giorno 27.09.07;
13) L’Anagt, con atto a firma Gabriele Baldi, impugna davanti al Tar Lazio il Regolamento tris nella parte in cui vieta l’invito a cavalli risultati non negativi alle prime analisi. Si costituiscono l’Unire e il Commissario Governativo. L’Anagt chiede la sospensiva. Il Tar Lazio, con ordinanza 30.8.2007, rigetta (clicca qui) l’istanza.
14) Nello stesso periodo è depositata presso il Tar Toscana la sentenza n. 2032/07, che accoglie la domanda della Labronica di dichiarazione di illegittimità delle convenzioni ( non approvate dal ministero vigilante) con gli ippodromi, in quanto stilate e firmate dall’ex Segretario Generale Unire Franco Panzironi nel 2005, invece che dal Commissario o dal Presidente del C.di A.
Insomma, una vera e propria rivoluzione giudiziaria, capeggiata da alcune società di corse e spalleggiata da vari altri soggetti che, per diverse ragioni, si sentono all’opposizione dell’attuale gestione dell’Unire.
Ma la rivoluzione giudiziaria appare strumento di una più complessa azione di conflitto a tutto campo: come si spiega, ad esempio, che il sig. Attilio D’Alesio firmi un ricorso contro il calendario 2007, quando l’UNIRE ha obiettivamente ridotto le giornate ad Ippodromi & città in misura addirittura inferiore rispetto a quanto proposto da Uni e Federippodromi, con nota 5.04.2007 (clicca qui) a firma dott. Gaetano Papalia (Presidente di Ippodromi & Città)? Che senso aveva lamentarsi dell’accoglimento delle proprie stesse richieste? Che conseguenza potrebbe avere un eventuale accoglimento delle richieste delle società di corse di riavere giornate? Se lo stanziamento a premi 2007, è quello che è (malgrado l’obiettivo e importante risultato della riconduzione del montepremi a 220 milioni di euro contro i 175 messi a bilancio da Franco Panzironi) e se si debbono comunque diminuire, anche se gradualmente e con grande attenzione, le giornate per avere un prodotto più qualificato, come può pretendersi una variazione di bilancio che dovrebbe conseguire alla assegnazione di ulteriori giornate (ed a scapito di chi?) dovendosi forzatamente ridurre altre uscite? Chi paga?
Ed è ora di domandarsi che fine faranno queste convenzioni? Chi pagherà?
G.R.