Si era piazzato “solo” terzo con una cavalla favorita. Dov’era la sicurezza predisposta dalla società che gestisce l’ippodromo? Intanto il Tar di Firenze annulla la convenzione tra l’ippodromo di Livorno e l’Unire.

Siamo veramente alla frutta.
Questa sera (giovedì) a Tor di Valle, dopo la seconda corsa uno “spettatore” ha varcato il recinto delle scuderie e aggredito Lucio Becchetti, reo di essersi piazzato “solamente” terzo con la cavalla Giacinta Fp, favorita, sotto la pari, al gioco.
Ci si chiede dov’era la “security” predisposta dalla società che gestisce l’ippodromo capitolino?
E sì che proprio in questi giorni, in seguito a un altro episodio che ha visto coinvolto Giampaolo Minnucci, era stata sbandierata una maggior severità nei controlli.
In realtà sembra che si sia severi con chi non si ha nulla da temere, mentre si è “accondiscendenti” con personaggi che possono risultare scomodi.
Finora si è trattato di episodi isolati, ma occorre subito intervenire per evitare che questo stato di cose diventi “routine”.
Intanto il personaggio in questione è stato prontamente identificato e segnalato alle forze dell’ordine. Ci auguriamo che emettano un provvedimento restrittivo, vietandogli l’ingresso negli ippodromi, sulla falsa riga di quanto avviene per chi è responsabile di incidenti negli stadi di calcio.
Ma soprattutto sono le società di corse che devono vigilare sulla sicurezza di quanti lavorano all’interno degli ippodromi, siano essi dipendenti o protagonisti dello spettacolo.
Intanto giunge notizia che il Tar di Firenze ha annullato “nel merito” la convenzione tra la società che gestisce l’ippodromo di Livorno e l’Unire. Sembrerebbe che all’origine del provvedimento ci sia la mancata certificazione da parte del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali dell’accordo siglato dall’allora Segretario Generale Unire Franco Panzironi. Un'altra “perla”, sulla quale torneremo in maniera più approfondita domani.
G.R.