Premi di giugno ed indennità tris ancora in alto mare.

L’Unire di Guido Melzi, pur tra mille difficoltà, sembra aver imboccato la strada giusta verso il risanamento.
L’approvazione del bilancio preventivo 2007 e il faticoso mantenimento del montepremi a 220 milioni rappresentano dei traguardi importanti per un futuro con meno incertezze.  
Permangono comunque problemi spinosi che debbono essere risolti al più presto, altrimenti gli operatori faranno sempre più fatica ad arrivare a fine mese e il settore continuerà ad essere poco credibile.
Siamo al 10 agosto ed ancora non sono stati pagati i premi di giugno che dovrebbero essere saldati entro il 15 luglio.
E sembra che prima di metà settembre non sarà effettuato nessun accredito.
Inammissibile ed intollerabile, soprattutto se la causa consiste, come sembrerebbe, nella  permanente e cronica disorganizzazione dell’Ente in cui aree tecniche e servizio premi sembrano scomparti a sé stanti. Infatti al servizio premi non sarebbe ancora pervenuta dall’area trotto la contabilizzazione dei premi al traguardo, necessaria per gli accrediti. 
Ma vi è di peggio per quanto concerne le indennità Tris ferme al 15 maggio.
Dopo quasi tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento Tris non è stato ancora aggiornato il software con le nuove disposizioni.  
Il treno Unire è stato rimesso sui binari, ma è ancora fermo in stazione. 
Se non si imprimerà un’accelerazione per risolvere l’anarchia tecnica e amministrativa dell’Ente il lavoro fin qui svolto servirà a ben poco.

G.R.